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19 ott 2005Tremaglia omaggia la memoria degli italiani sepolti a Mogadiscio

ROMA, 19 ott -(Italia Estera) - Si è svolta oggi, nel Cimitero Monumentale del Verano, nell’area denominata “Il Crocione”, la cerimonia in onore di tutti gli Italiani, civili, militari e religiosi, caduti o scomparsi in Somalia. Durante la commemorazione è stata scoperta una lapide di marmo, benedetta dal Cappellano della Marina Militare Italiana Mons. Patrizio Maria Benvenuti.
Nel corso della cerimonia è stato letto il messaggio del Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia: “Nel gennaio di quest’anno il cimitero Italiano di Mogadiscio è stato profanato, tale atto, che ha indignato la nostra coscienza nazionale, ha anche offeso nel profondo i tanti compatrioti che si sono stabiliti in quella terra e che onorano i loro cari defunti che lì riposano”. “Nell’imminenza del tragico gesto – ha sottolineato – ho condannato con fermezza quell’ignobile delitto, espressione di menti scellerate, nemiche della pacificazione e della stabilizzazione della Somalia”. “La lapide commemorativa che oggi viene scoperta – ha affermato Tremaglia – serve a non dimenticare gli Italiani civili, militari e religiosi che morirono lontani dalla Madre Patria lasciata chi per cercare fortuna, chi per dovere militare o chi per missione pastorale e le cui tombe sono state profanate da ignoti vandali, indignando non solo la nostra coscienza nazionale, ma offendendo nel profondo gli affetti di tante persone che hanno vissuto stabilmente in quel Paese”.
Tremaglia, nel proprio messaggio, ha poi aggiunto: “Ho voluto rispondere in questo modo al grido di dolore delle Associazioni intorno alle quali si ritrovano molti profughi e reduci dalle terre Somale”, per poi infine ringraziare le associazioni Amici della Somalia, l’Associazione Nazionale Reduci Rimpatriati d’Africa, l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra, il Forum Italia-Somalia, l’Associazione Nazionale Comunità Italo-Somala e gli Ordini religiosi che hanno aderito.
Durante la cerimonia il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati On. Luigi Ramponi ha letto il messaggio di pacificazione che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha voluto dedicare alla giornata.
 Erano presenti alla cerimonia, tra gli altri, il Ministro Plenipotenziario Sandro Maria Siggia, Capo di Gabinetto del Ministro Mirko Tremaglia, ilVicepresidente della Commissione Difesa del Senato Sen. Mario Palombo e il Comandante del Comando Militare della Capitale Gen. Giuseppe Morea.
Una cerimonia solenne al Cimitero Monumentale del Verano per rendere il dovuto omaggio alla memoria degli italiani sepolti nel cimitero di Mogadiscio.  “L’iniziativa realizzata dal Ministero per gli Italiani nel Mondo è la risposta – spiega Tremaglia - alla barbara profanazione delle tombe dei nostri connazionali sepolti nel Cimitero di Mogadiscio”.
Il triste fatto delle 700 tombe profanate risale al 15 gennaio scorso quando ignoti hanno devastato con vanghe e badili le tombe del cimitero italo-somalo, dove sono sepolti molti italiani morti durante il periodo coloniale. La Somalia è stata infatti una colonia italiana dal 1908 al 1941. Nessuno si era accorto di nulla fino a quando si è visto giocare dei ragazzini con ossa e teschi per strada.
 
Ecco quanto pubblicava  Italia Estera alla data del 19 gennaio scorso:

MOGADISCIO – (Italia Estera) - Il cimitero italiano di Modagiscio, in Somalia è stato completamente distrutto la scorsa notte. Le tombe sono state tutte profanate - più di 700 - e gran parte dei poveri resti sono stati gettati in mare. Il cimitero é quello situato dietro al villaggio di SOS Kinder, sulla vecchia strada imperiale che porta verso il villaggio Duca degli Abruzzi, Attualmente Giohar.  L’operazione è stata condotta da un gruppo di miliziani i quali hanno agito , pare, su indicazione precisa di alcuni movimenti islamici che mal tollerano nell’area la presenza di cimiteri non musulmani. Inoltre si apprende da fonti italiane a Mogadiscio che dietro questa profanazione ci sarebbero anche precisi interessi edilizi. Il terreno dove sorge il cimitero profanato e distrutto, è ubicato nella zona sud di Mogadiscio ed è di proprietà italiana.

 Come riferisce il sito italosomali.org il precedente cimitero italiano era situato al  centro della città in una collina che si affacciava sul panorama di Mogadiscio sulla strada che conduceva verso l'aeroporto. Il governo di Barre volle costruire il monumento di Dhagax Tur (il Balilla somalo) e sfrattò il cimitero negli anni 70.

 Molti cittadini somali si sono  indignati per la profanazione e il fatto è avvenuto perchè nella località in cui sorgeva il cimitero vi si è trasferita la nuova corte di giustizia. Contemporaneamente all'insediamento le milizie al seguito della corte hanno compiuto lo scempio e la distruzione del cimitero nella giornata di ieri 18.
Alcuni giornalisti locali che si sono recati sul luogo, non hanno avuto accesso al sito e la popolazione che vive vicino al cimitero ha riferito che questi individui hanno sfogato i loro insani istinti odiosi scavando le tombe, rompendo le lapidi ed infine hanno finito di sfogarsi contro i poveri resti umani.
 
Al colmo della loro furia distruttrice e distruttiva hanno caricato i poveri resti di una cinquantina di salme e gettato nei pressi dell'aeroporto. La popolazione ha denunciato e teme per la situazione sanitaria attinente i resti umani del cimitero italiano.
 
Italosomali.org afferma che la gente comune tuttavia è indignata per tali atti barbari e incivili che non hanno niente a che fare con presunti odi acclarati o meno, circa la politica italiana ante guerra civile somala, come qualcuno suppone.




 
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