Carmine Gonnella (Britalyca La Voce Alternativa) www.britalyca.com - da Londra-Kent BR33HN ci scrive per esporre la sua opnione sulla legge elettorale:
LONDRA, 23 ott - (Italia Estera) - Alla luce degli ultimi cambiamenti apportati alla legge elettorale, mi chiedo se la legge Tremaglia [ legge 459/2001 } non vada rimessa in discussione o addirittura riformata, in base alla sua incompatibilita' sia con la nuova legge che con l' articolo 48, [..il voto e' EGUALE, libero,
personale e secreto.]. Mi spiego: la nuova legge elettorale ( mi corregga se sbaglio ) e' interamente proporzionale, mentre la legge Tremaglia lo e' solo in parte. ...[ . In ciascuna delle ripartizioni di cui al comma 1 è eletto un deputato e un senatore ( ovviamente con sistema maggioritario ) , mentre gli altri seggi sono distribuiti tra le stesse ripartizioni in proporzione al numero dei cittadini italiani che vi risiedono, secondo l'elenco di cui all'articolo 5, comma 1, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti. ] e' un po' come se in Italia si eleggesse un Senatur e un Deputato in ciascuna regione ed il resto distrubuito in proporzione al ..... Che qualcuno ci faccia chiarezza altrimenti noi poveri semi-analfabeti ( in materia ) continueremo a credere di avere ancora voce in capitolo .Con l' attuale legge Tremaglia, quelle Nazioni al di sotto di 200 mila residenti iscritti non avranno mai nessuna e sottolineo nessuna voce in capitolo, nello specifico: in europa per esempio il Senatur / Deputato eletto con il sistema maggioritario ( ? ) saranno tedeschi, e i rimanenti seggi probabilmente saranno tedeschi, svizzeri , francesi ( probabilmente ) del Belgio. Alle rimanenti Nazioni come l' Inghilterra restera' solo il privilegio di poter votare via posta ( ammesso che il postino non faccia errori visto che il plico viene spedito con posta ordinaria ) . Suggerirei a questo punto, che invece di una legge incostituzionale facessero una legge che garantisca il voto via posta al cittadino residente all' estero, estendentolo a tutte le elezioni con diritto di eleggibilita' nelle rispettive circoscrizioni di appartenenza in proporzione alla popolazione registrata all' estero. Questo e' quel che io chiamo: " il voto eguale ", tutto il resto e' stupido tionfalismo. Tremaglia: " dopo 60 anni finalmente i nostri confratelli residenti all' estero potranno votare ed ora che qualcuno mi dica grazie ". L' articolo 48 ( dal 1948 ) ha sempre sancito il diritto al voto anche ai cittadini italiani residenti all' estero, col rientro in italia, con uno sconto sul biglietto del 75%. Con la legge Tremaglia questo privilegio ci e' stato sottratto. Altro che trionfalismo.Grazie Sig. Ministro per aver inventato il voto via posta e ricordato ai nostri pochi padri costituenti rimasti in vita che le poste esistevano anche nel lontano 1948.