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22 ott 2005Berlusconi: '''RockPolitick'? Nuovo attacco contro di me''

 ''Non c'era bisogno di Celentano per ventate di libertà in televisione... '' 

ROMA - (Italia Estera) -  ''Non c'era bisogno di Adriano Celentano per avere ventate di liberta' in televisione... Basta guardare ogni giorno i canali Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio da parte di Serena Dandini e Sabina Guzzanti, Gene Gnocchi ed Enrico Bertolino, Dario Vergassola, Corrado Guzzanti e altri che cerco di non tenere a mente. Oltre, e' ovvio, a Rockpolitik.'' Cosi' Silvio Berlusconi nel libro di Bruno Vespa ''Vincitori e vinti. Le stagioni dell'odio dalle leggi razziali a Prodi e Berlusconi'' in uscita da Mondadori all'inizio di novembre, commenta le polemiche innescate dalla trasmissione di Celentano. ''Quello di giovedi'' 20 ottobre - dice a Vespa il presidente del Consiglio - e' soltanto l'ultimo episodio di un sistema della comunicazione - televisione ma anche stampa - che dal 2001 ha sistematicamente attaccato l'operato del governo e il Presidente del Consiglio''.

Berlusconi denuncia: ''Mi accusano di controllare le principali 6 reti televisive nazionali, mentre la verita' e' sotto gli occhi di tutti: l'intero palinsesto di Rai 3 e' mirato contro il presidente del Consiglio e contro il Governo, l'informazione di Canale 5 da' spesso piu' spazio alle ragioni dell'opposizione piuttosto che alle nostre, Tg1 e Tg 2 sono abbastanza equilibrati. C'e' solo il Tg4 dalla nostra, con Emilio Fede che tuttavia non ha mai offeso nessuno dell'opposizione''. Ma, avverte il Cavaliere, ''sono soprattutto le trasmissioni di intrattenimento, quando si occupano di questioni sociali e politiche, a riservare piu' critiche che non riconoscimenti al governo. Per non parlare della stampa quotidiana. Io non pretendo un sistema dell'informazione che ci elogi. Ma denuncio le falsificazioni dell'opposizione sul nostro lavoro che vengono presentate come verita' senza alcun contraddittorio''. Berlusconi cita ''due esempi''

Berlusconi ricorda la riforma della scuola. ''Quando fu approvata la riforma -ricorda-la sinistra scateno' una campagna che ci accusava di aver abrogato il cosiddetto ''tempo pieno''. Non era vero, ma stampa e televisione presero per buona questa affermazione senza neppure verificarla e fummo costretti per mesi a difenderci da questa falsa accusa. E' questo il metodo abitualmente adottato dalla sinistra: quello di ripetere continuamente una menzogna sino a farla apparire verita'''. Secondo il premier ''e' lo stesso metodo adottato contro ogni nostra legge finanziaria: dal 2001 ad oggi continuano ad accusarci di aver tagliato la spesa sanitaria, mentre la verita' e' che in questi cinque anni l'abbiamo aumentata di quasi il 50% passando da 65 a 93 miliardi di euro. Ma questa realta' fara' fatica a trovarla sui giornali o in televisione.''



 
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