MOSCA, 13 OTT -(Italia Estera) - A Mosca i ristoranti italiani si sprecano (ce ne sono oltre cento) ma invece c'é poco "made in Italy" sugli scaffali dei fornitissimi supermercati: è una
vistosa carenza alla quale il ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno, in visita nella capitale russa dove ha incontrato il collega Aleksei Gordeiev, vorrebbe porre rimedio con il varo di nuove iniziative.
"Il primo dato fondamentale - ha spiegato Alemanno, che ha visitato la Fiera Internazionale di Mosca "Autunno d'oro" - é che bisogna migliorare tutto il rapporto fito-sanitario e doganale tra Italia e Russia per non avere impedimenti burocratici nelle relazioni commerciali. Dobbiamo poi fare una grande penetrazione dal punto di vista promozionale, di presenza commerciale qui a Mosca e in tutta la Russia".
Il ministro punta alla creazione di "un consorzio di internazionalizzazione che metta assieme tutti gli esportatori, tutte le imprese anche piccole e medie che vogliono arrivare in Russia". A suo avviso è necessaria "una base organizzativa forte che metta a fattore comune i servizi e ci permetta di allargarci in un mercato molto promettente. Questo è vero motore del nostro interesse. La società Buonitalia, che collabora con l'Ice, ha ricevuto uno stanziamento di 50 milioni di euro proprio per costituire e rafforzare questi consorzi di
internazionalizzazione dei prodotti agro-alimentari e uno dei primi luoghi da dove partiremo è proprio la Russia".
"Ci sono - ha sostenuto Alemanno - enormi potenzialità sul mercato emergente russo, un mercato ben disposto verso di noi come dimostra la proliferazione di ristoranti italiani a Mosca.Il problema è che sugli scaffali dei supermercati c'é poco prodotto italiano".
Al termine dell'incontro con Alemanno, il ministro Gordeiev si é detto interessato ad intensificare la collaborazione con l'Italia, in particolare in campo veterinario e fito-sanitario.
Ha reso noto che a febbraio sarà organizzato nella Penisola un "forum congiunto" che permetterà agli esperti dei due paesi di esaminare le "tecnologie più moderne del settore
agricolo". "Per noi - ha affermato il ministro russo - è molto importante usare l'esperienza accumulata dal settore agricolo italiano".
Durante il loro colloquio i due ministri non hanno discusso dell'allarme suscitato dal propagarsi dell'influenza dei polli."E' una questione di controllo sanitario, non di produzione
agricola", ha detto Alemanno. "Questo - ha dichiarato da parte sua Gordeev - è un problema non dei paesi singoli ma della comunità internazionale nel suo insieme e dovrebbe essere discusso a livello della Fao in quanto nessun paese è al riparo da questa malattia"