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18 ott 2005CILE:L’Ambasciatore d’Italia Paolo Casardi alla Giornata degli Italiani nel Mondo

SANTIAGO DEL CILE - L’Ambasciatore d’Italia in Cile, Paolo Casardi, ha presieduto la cerimonia commemorativa dei 513 anni dalla spedizione ideata e comandata dal genovese Cristoforo Colombo, il cui culmine fu la scoperta del continente americano il 12 ottobre 1492. La celebrazione è stata realizzata martedì 11 ai saloni della Galleria Italia dell’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Santiago.
Nell’occasione, l’IIC ha presentato ufficialmente il libro “Italia en Chile: Un Amor Productivo” degli autori Giacomo Marasso, Oscar Sesnic e Orlando Cecchi.
Nel suo discorso, Casardi ha affermato che “celebrare a Colombo significa celebrare a tutti quelli italiani che sulla sua scia sono partiti dal nostro Paese per arrivare alle Americhe nella fiduciosa speranza di riassicurare a sè stesso e alla propria famiglia migliori condizioni di vita”. L’Ambasciatore ha sottolineato che “ quindi mi sembra adeguato presiedere la presentazione di questo magnifico libro. Nelle sue pagine ben documentate ci rendiamo conto dei contributi numerosi e qualificati che i nostri concittadini hanno dato alla costituzione del Cile in ogni settore”. Casardi SI é  congratulato  con  gli autori del volume giacchè “costituisce un prestigioso contributo alla valorizzazione degli italiani in Cile in vista del Bicentenario dell’Independenza del Paese”.

L’ITALICO CHE GLOBALIZZÒ IL MONDO

Giacomo Marasso, autore dell’iniziativa editoriale e Direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università Miguel de Cervantes, ha segnalato che Colombo inaugurò due grandi processi in simultanea: il primo, la Globalizzazione, “il 12 ottobre 1492 il nostro planeta ha iniziato una vita unitaria, nella quale i popoli e gli Stati di tutti i confini della Terra si osservano, si conoscono e si relazionano”.
Il secondo processo storico avviato da Colombo è lo stabilimento della cultura Italica in tutti gli angoli del mondo. Marasso ha aggiunto che i protagonisti di questa cultura sono nell’attualità circa 200 milioni di persone, legate per una appartenenza cultura e non etnica: italiani, italiani nel mondo, ticinesi, sanmarinesi, maltesi e dalmati. I nostri valori comuni sono una cultura millenaria, la cui identità ha il marchio di due grandi avvenimenti storici: Roma e il Rinascimento; un modo di vita impostato e indirizzato verso la qualità e la trasformazione, una predilezione per la bellezza e la qualità di vita, una tendenza a far prevalere la pace sulla guerra ed una capacità di empatia che li porta ad avere rapporti amichevoli ed armoniosi con altri popoli”.

L’ITALICITÀ E LA SUA NUOVA IMPOSTAZIONE POLITICA

L’Ambasciatore Casardi ha sottolineato i nuovi tempi politici per gli italici che avranno inizio con le elezione politiche del 2006. “L’Italia ha deciso di promuovere un maggior coinvolgimento, approbando la Nuova Legge sulla Rappresentatività delle Comunità italiane all’estero. Mi riferisco al Diritto attivo e pasivo al Voto. Così si stabilisce un legame che permetterà continuare quella grande visione alla quale Cristoforo Colombo si è ispirato 5 secoli fa.”
Marasso ha esortato ai cittadini italiani in Cile ed in Sudamerica alla partecipazione politica “votando ed eleggendo i nostri parlamentari nelle elezioni politiche del 2006. Apriami tutti insieme una nuova pagina nella storia dell’umanità con la fortezza della nostra cultura italica.”

LE VIRTÙ DEL LIBRO

La scrittricce e Consigliere del COMITES del Cile, Annamaria Barbera, ha fatto il commento letterario sul libro “Italia en Chile: Un Amor Productivo”: “ci restituisce il senso dell’appartenenza che ci aiuta nel definire il nostro essere frammentato per la attuale società.” La Barbera ha affermato che “i popoli non sono differenti tanto per gli aspetti fisici come per l’intimità spirituale. Quando guardo il mondo dalla mia vita, lo guardo in simultanea dalla vita dei miei antenati che sottosta nella mia”. Questo libro le fa ricordare alla Barbera le caratteristiche peculiari e proprie degli italiani ed “annulla la dimenticanza della nostra memoria storica e della nostra identità culturale, minacciate oggi per un’ideologia astratta del passante ad una modernità globalizzata. Più che una reazione patriotica, l’opera ci restituisce un’identità più sottile e significativa”, ha concluso la Barbera.
Nello Gargiulo, Consigliere del COMITES del Cile e Presidente del Comitato Dante Alighieri di Santiago, ha detto nel suo intervento che “la lettura delle pagine di questa importante pubblicazione coinvolge il lettore nel racconto che gli autori fanno dell´operato degli italiani in Cile collaborando allo sviluppo del paese. Una lettura che apre nuovi campi ed orizzonti da esplorare. Tra i tentativi locali, la pubblicazione si erge a una testimonianza dell´integrazione e passione dei differenti tipi di italiani (immigranti, oriundi e la nuova schiera di professionisti italiani che si trasferisce all´estero nel marco del processo di globalizzazione dell´economia) che sono passati ed attualmente presenti in questa lunga fascia di terra. La pubblicazione valorizza le nuove generazioni e le mette in rapporto e continuita’ con le numerose opere migratorie che consolidano la Comunita tradizionale degli italiani in Cile e con le nuove forme di associazionismo sociale, culturale, economico e politico, in grado di assicurare quel rapporto vitale e linfatico con la cultura e terra di origine. In questo senso il testo si apre all´insegna dell´integrazione e si chiude con l´invito a ricercare quell´identitá che in definitiva é stato il motore dell´Amore Produttivo.”

PORTE APERTE ALLE ASSOCIAZIONI

Al tempo di sottolineare il profondo significato culturale della presentazione del libro, Enzo Coniglio, Direttore dell’IIC e Adetto Culturale in Cile, ha annunciato ai presenti l’avvio di una politica di porte aperte alle associazioni italiche di ogni settore (professionisti, artisti, del settore sociale) che potranno disporre dei saloni dell’IIC per loro incontri e reunioni di lavoro, in un ambiente gradevole ed amichevole, fornito di servizi di caffeteria e ristorante che saranno inaugurati nei prossimi giorni dalla Istituzione culturale italiana.
Coniglio ha evidenziato la qualità delle personalità presenti alla manifestazione: Il Dott. Francisco Cumplido, Rettore dell’Università Miguel de Cervantes, già Ministro di Giustizia del Governo del Presidente Aylwin, il Consigliere Ruggiero Corrias, il Console Pasquale Centracchio, l’italo cileno Salvatore Pellizzari, scenografo dell’Opera Aida, di grande successo nell’attuale stagione lirica di Santiago, Fina Franchini, Presidente dell’Associazione Ligure del Cile, Carla Doberti e Mario González, Consiglieri del COMITES, il noto talento della TV, il giornalista Eduardo Ravani, l’architetto Alberto Sartori ed i Cosiglieri dell’Ordine dei Giornalisti del Cile, Hernán Castillo e Claudio Herrera.
La manifestazione è stata realizzata nei due saloni convergenti della Galleria Italia che presenta una mostra del pittore laziale Roberto Fabiani.




 
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