Non ci sarà un messaggio del capo dello Stato sulle riforme -  "Sopra le righe gli attacchi di Prodi a Casini e dimostrano un certo nervosimo" - Marco Follini  é ''immarcescibile'' - Sulle primarie vedremo alla fine.. Adesso pensiamo alla legge elettorale - Sulla  giustizia il periodo di prescrizione non può essere lasciato all'arbitrio del singolo giudice - Quanto ai Radicali:  Non riesco a capire come sia possibile che Pannella e la Bonino accettino ospitalità ed accoglienza in questa sinistra

ROMA – (Italia Estera) - - ''Ho letto anch'io sui giornali di un mio ultimatum sulla legge elettorale, ma qui vi dico che nessuno pensa di porre fine alla legislatura anticipatamente anche nel caso in cui non fosse approvata la riforma della legge elettorale''. Berlusconi coglie l’occasione di una conferenza stampa nella sala Azzurra di Montecitorio per annunciare l'alleanza tra FI e i 'Riformatori liberali' (associazione che fa capo a Marco Taradash e Benedetto Della Vedova) per parlare con i giornalisti a tutto campo.

''Mi chiedete se è vero che il Quirinale sta pensando di inviare un messaggio alle Camere sulle riforme? - ha detto ai giornalisti -. Posso assolutamente escluderlo per informazione diretta che il Colle ci ha tenuto a farci pervenire''. Quindi ha escluso un messaggio del capo dello Stato sulle riforme .
Poi, rivolto all'opposizione, il premier ha definito "sopra le righe gli attacchi di Prodi a Casini e dimostrano un certo nervosimo". "Sono certo che il presidente della Camera - ha osservato - sarà garante non solo, come è giusto, dei diritti dell'opposizione, ma anche di quelli della maggioranza, che ha tutto il diritto di presentare una proposta di legge e di farla approvare".
Il presidente del Consiglio ha ricordato che anche il centrosinistra presentò un provvedimento di riforma elettorale poco prima della fine della legislatura "ma poi lo ritirò perché non trovò l'accordo interno". D'altronde "questa riforma non si poteva fare prima perché avrebbe delegittimato gli eletti - ha aggiunto - e facendola a fine legislatura si mette dentro tutta l'esperienza di questi anni" sul modo migliore per garantire la governabilità e la stabilità.

Poi una replica a quanti , giornali ed amici, lo definiscono ''un cavalier tentenna''. Abbiamo subito tutto solo per senso di responsabilità. Lo abbiamo fatto per non consegnare il Paese alla sinistra'' ha detto il Cavaliere che ha voluto puntualizzare i suoi rapporti con Marco Follini che il premier ritiene ''immarcescibile''.

Prima gli ''auguri di continuare a fare politica, che è la sua grande passione, forse l'unica''. Il Cavaliere ha fatto ricorso a un aneddoto su 100 cristiani che nel Colosseo riescono a sbranare i leoni sorprendendo Nerone, il quale rivolgendosi a Tigellino afferma: ''Ti avevo detto di portarmi i cristiani non i democristiani''. Poi, a chi gli chiedeva se il leader dell'Udc potrebbe uscire dalla Casa delle Libertà, Berlusconi ha replicato: ''Follini credo che resisterà, spero che diminuisca la sua carica critica. Gli ho telefonato questa mattina e spero che ci sia presto la possibilità di un incontro''.

''Quanto alle primarie, vedremo alla fine... - continua Berlusconi -. Normalmente, quando c'è un sistema proporzionale, poi il responsabile del governo è il leader del partito che primeggia all'interno di una coalizione. Comunque, io non voglio escludere nulla'', riferendosi alla proposta di primarie nella Cdl lanciata dall'Udc. Di questo tema ho visto anche una dichiarazione di Cesa, un personaggio importante nell'ambito dell'Udc, che diceva: 'Adesso pensiamo alla legge elettorale, poi penseremo alle primarie'. Ebbene, io condivido il suo parere''.

In un passaggio dedicato ai problemi della giustizia, senza fare riferimento a un provvedimento in particolare, il presidente del Consiglio sottolinea che ''il periodo di prescrizione non può essere lasciato all'arbitrio del singolo giudice, in modo da creare differenze di trattamento tra cittadini dello stesso Paese''.

Quanto ai Radicali, il Cavaliere ha detto di non riuscire ''a capire come sia possibile che il partito radicale di Pannella e della Bonino accetti ospitalità ed accoglienza in questa sinistra. Non riesco proprio a capire come possa esserci questo matrimonio''.

Poi, in merito alla norma approvata dal Senato che prevede l'esenzione dal pagamento dell'Ici per le proprietà della Chiesa taglia corto: ''E' una cosa su cui non è intervenuta una mia conoscenza del problema e una mia decisione. Anch'io ho letto di questo disegno di legge, me ne interesserò nelle prossime ore''.