SAN GALLO (SVIZZERA)3 ott. - (Italia Estera) - Si è momentaneamente concluso il progetto di interscambio nato qui a San Gallo tra l’Istituto sul Rosenberg e l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Guglielmo Marconi” di Bari. Infatti, dal 23 al 29 settembre è stata realizzata la seconda fase del progetto che prevedeva l’arrivo a San Gallo di una delegazione di studenti dell’Istituto pugliese.
Questa iniziativa nata via internet tra una “chattata” e l’altra di Rosaria Maniglio, figlia di Luigi, Presidente dell’Associazione Pugliesi di San Gallo, è divenuta progetto, grazie alla sensibilità della Prof. Camilla Cafagna, che ha saputo cogliere l’occasione per confrontare due realtà giovanili in movimento e coinvolgendo il Consolato, il Comites, l’Associazione Pugliese e l’Università di San Gallo. In effetti, questo interscambio aveva come obiettivo il confronto tra due diverse realtà: la prima, quella del mondo studentesco dell’emigrazione così come è giunto alla sua terza generazione, e l’altro quello di un Istituto Tecnico di Bari che costituisce la realtà attuale di uno dei luoghi di estrazione della nostra emigrazione. Questo ponte prima informatico, poi di vero e proprio interscambio ha permesso ai primi di vedere i luoghi di origine delle proprie famiglie, spesso a loro ancora sconosciuti, mentre i giovani pugliesi gli ha fatto “toccare con mano” una realtà fino ad ora “per sentito dire”.
Con un intenso ed interessante programma che gli ha permesso di spaziare dalle bellezze storiche della zona, all’incontro con la realtà di una fabbrica, alla conoscenza del mondo associativo dell’emigrazione, il Prof. Ugo Mongero e la Prof.ssa Camilla Cafagna del Rosenberg, hanno organizzato un progetto che ora viene citato ad esempio dalla stessa Ambasciata a tutti gli Istituti di cultura svizzeri.
La Delegazione (35 persone in tutto) degli studenti di Bari, guidata da tre docenti ha potuto vedere varie realtà dell’emigrazione italiana. Già in occasione della visita al Consolato d’Italia gli studenti hanno potuto constatare quanti e quali servizi sono stati messi a disposizione dallo Stato italiano per i connazionali all’estero partecipando al ricevimento del pubblico.
Tutte queste esperienze vissute grazie a questo progetto hanno permesso ai ragazzi pugliesi di conoscere non solo taluni aspetti che hanno caratterizzato la vecchia emigrazione, ma quelli che contraddistinguono quella moderna.
Particolarmente importante ed istruttiva è stata la conferenza realizzata dall’Università di San Gallo ove, presso l’Aula del Senato Accademico, il Prof. Renato Martinoni e la Dott.ssa Giudicetti, hanno tenuto una lezione di storia dell’emigrazione italiana dal 1861 ai giorni nostri.
Altrettanto intenso è stato l’incontro avuto dagli studenti con i rappresentanti del CGIE e del COMITES che gli hanno fatto rivivere taluni momenti dell’emigrazione nella svizzera orientale raccontando loro le proprie esperienze. Proprio questi racconti carichi di umana emotività del Cons. Michele Schiavone e del Membro del Comites Egidio Stigliano, come anche del giovane presidente della Federazione dei pugliesi in Svizzera, Alessandro Calaprice, sono stati lungamente applauditi dai giovani baresi a cui non sono sfuggiti però gli aspetti connessi alle battaglie fatte dalla nostra emigrazione per favorire l’approvazione di norme a loro tutela. Diverse ed interessanti domande sono state rivolte al Console dagli studenti per comprendere l’attuale struttura che rappresenta l’emigrazione italiana e quali fossero gli ambiti operativi del CGIE e del COMITES.
Dopo un breve colloquio del Console con gli studenti, prima della loro partenza, egli ha dichiarato “..ho potuto personalmente apprezzare quanto sia stata utile per le loro riflessioni questa esperienza che ha modificato certi errati convincimenti che avevano su questi temi. Credo, anzi mi auguro, che il progetto possa proseguire facendolo passare da questa fase informativa-formativa a quella operativa, che dovrebbe consentire ai due gruppi la realizzazione di uno studio sull’emigrazione pugliese dai primi del 1900 ai giorni nostri”. Se questi avessero profittato da questa visita scolastica. Infatti, le loro impressioni sul mondo dell’emigrazione avevano perfettamente colto i punti essenziali di questo vasto e complesso mondo.