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06 ott 2005Ciampi da Aosta: ''Comprate il 'made in Italy'''

Il capo dello Stato: ''Il problema maggiore resta la domanda interna stagnante: sia i consumi sia gli investimenti''

AOSTA - (Italia Estera) - Comprare italiano per ridare impulso alle imprese. L'invito è del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che da Aosta invita a infondere fiducia a famiglie e imprese, oggi trattenute dall'investire e dallo spendere a causa dell'incertezza del futuro. ''Il problema maggiore resta la domanda interna stagnante, sia i consumi, sia gli investimenti - sottolinea Ciampi - le imprese e le famiglie, per l'incertezza del futuro, sono trattenute dall'investire e dallo spendere. Alle une e alle altre, imprese e famiglie, dobbiamo pensare, cercando di infondere fiducia, di spingere a investire, di tornare ad acquistare prodotti stando attenti ai prezzi e alla qualità, come giustamente chiedono le organizzazioni dei consumatori, ma anche con la consapevolezza che quando compriamo un prodotto italiano diamo impulso all'attività delle nostre imprese''.

Come ieri a Verbania, anche oggi da Aosta il presidente della Repubblica si dice ottimista sulla capacità di ripresa dell'economia italiana. ''Ce la possiamo fare - sottolinea davanti agli amministratori e ai consiglieri regionali della regione autonoma - non siamo condannati a registrare statistiche negative. Ci sono segnali di risveglio, di voglia di riscatto, di idee imprenditoriali nuove''.

Nel suo intervento, Ciampi scandisce la necessità di ritrovare unità per recuperare fiducia, senza però smarrire la solidarietà. ''I politici e gli amministratori, soprattutto, devono dimostrare di saper pensare al bene comune'', sottolinea Ciampi che precisa: ''Abbiamo bisogno di unità, di unità sociale, di unità nell'esercizio dei diritti e dei doveri, di unità di ordinamento, di unità delle istituzioni della Repubblica, di unità della Nazione. Senza unità la nostra società non riesce a recuperare la fiducia''. Unità, dunque, ma ''non si deve smarrire il filo rosso della solidarietà che ha percorso la storia d'Italia negli ultimi due secoli e che affonda le radici in epoche ben più lontane''. Il capo dello Stato ribadisce: ''l'unità della Nazione è linfa vitale''.

Poi l'invito affinché anche i comuni più piccoli restino vivi ''sono comunità dotate di un patrimonio di conoscenze e di tradizioni, tutela e presidio di impianti urbani antichissimi e quindi di valore inestimabile''. ''Lo Stato - aggiunge - deve fare la sua parte, favorendone la conservazione e la sostenibilità e voi, cari sindaci, dovete fare in modo di mettere in comune, quanto è più possibile, servizi e spese''.



 
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