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Il voto degli Italiani all'Estero

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24 set 2005Azzia (CGIE-UNAIE): lettera a Fini sul voto degli italiani in Canada

CATANIA, 24 sett.- (Italia Estera) - Il sottoscritto Consigliere del CGIE, Rappresentante dell’UNAIE e delle Federazioni ed Associazioni Provinciali ad Essa aderenti, nel fare proprie le segnalazioni pervenute e le preoccupazioni della numerosa Comunità Italiana della Circoscrizione dei Toronto, denuncia la situazione di stallo e di incertezze determinatasi in ordine all’esercizio del voto degli italiani ivi residenti a seguito dei risultati negativi dell’incontro tenutosi presso l’Ambasciata di Ottawa, presenti i Presidenti dei COMITES, i Rappresentanti del CGIE e dell’associazionismo.
La comunità italiana in Canada, per il contributo dato allo sviluppo del Paese che la ospita, per le posizioni di prestigio raggiunte e per la larga simpatia che gode nella società canadese ha tutti i titoli per richiedere l’esercizio di un diritto civile che gli proviene per legge dal Paese di appartenenza, nel rispetto più assoluto della legislazione locale, dei dettati previsti dagli accordi internazionali e lontana da ogni potenziale interferenza politica.
Le difficoltà incontrate nel corso degli accordi e degli atti preparatori al voto, mortificano l’orgoglio ed i sentimenti della Comunità Italiana ansiosa di esercitare un diritto civile a pieno titolo lungamente atteso e di grande significato politico per un Paese democratico.
Il sottoscritto, pertanto, si rivolge al Presidente del CGIE e Ministro degli Affari Esteri Gianfranco Fini per un intervento presso il Governo canadese nella direzione di consentire e favorire, con l’esercizio del voto degli italiani, la celebrazione di un evento storico come modello avanzato di partecipazione democratica alle scelte del Paese di origine anche per chi vive lontano dalla propria Patria e crede nei valori dell’appartenenza.
Un evento, peraltro, che rientra perfettamente nel contesto e nella linea politica dei tradizionali rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia ed il Canada.
Si rimane in attesa di cortese riscontro e di un rasserenamento che consolidi la fiducia della Comunità Italiana in Canada nei confronti del proprio Presidente del CGIE e Ministro degli Affari Esteri.



 
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