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Il voto degli Italiani all'Estero

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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
22 set 2005VOTO ALL'ESTERO, Lo sdegno dei DS in Europa per le dichiarazioni di Stefano Stefani:

ROMA, 22 sett.-(Italia Estera) - Che il sottosegretario della Lega nord Stefano Stefani non sia nuovo a fumose sparate ad effetto é risaputo tanté che gli italiani sono oramai abituati ed il suo vizio, nel caso in cui ci fosse bisogno di una controprova, ha oramai varcato anche i confini nazionali. Ne ricordano i coloriti pregi i cittadini tedeschi, allorché due anni fa una sua bravata mise in crisi i rapporti tra l'Italia e la Germania, spingendo il cancelliere Gerhard Schröder e moltissimi vacanzieri dei Länder ad annullare le vacanze estive in Italia. Nel frattempo, dopo l'allontanamento dalle funzioni ministeriali, l'attuale sottosegretario ha trovato una propria collacocazione girando un po' il mondo alla ricerca di costituire senza successo, circoli leghisti nei quattro angoli del mondo. Dalle esternazioni di questi giorni sembrerebbe che i risultati del suo lavoro non siano lusinghieri; perciò quanto ha affermato di recente proponendo uno slittamento di un anno delle elezioni per gli italiani all'estero, oltre a manifestare un profondo senso di irresponsabilità e un'interpretazione alla fai da te della costituzione e delle regole democratiche di uno dei paesi dove vige lo stato di diritto, conferma la velleitaria difficoltà di chi é con l' acqua alla gola e cerca di salvarsi barando.
Il sottosegreteraio Stefano Stefani dimentica che gli italiani all'estero il diritto di voto l'hanno sempre avuto e che nelle ultime tornate elettorali l'hanno esercitato intervenendo su questioni di grande rilevanza per il nostro paese. Se il sottosegretario contesta il voto, avrebbe fatto bene a contestare anche i risultati dei referendum e quelli delle elezioni per i Comites e per il CGIE. Per questa ragione gli italiani residenti all'estero hanno le carte in regola ed hanno il diritto di eleggere e scegliere i propri rappresentanti nel parlamento italiano alla stregua del corpo elettorale residente sul territorio nazionale. L'attuale governo ha il dovere di rendere più trasparente e regolare la loro partecipazione. Ordunque, cosa l'abbia spinto ad una esternazione così grave se non la vanità e la paura di fare una grama figura? Forse l'ispirazione gli é venuta prendendo a riferimento le elezioni tedesche della settimana scorsa - visto che sembra avere un debole per il paese di Kant e di Marx- in occasioni delle quali a causa di un decesso di un candidato in piena campagna elettorale le elezioni sono state postecipate al 2 ottobre. Il risultato di quella circoscrizione potrà avere degli effetti diretti sulla costituzione del futuro governo di quel paese. Ma questa ennesima bravata del sottosegretario manifesta evidenti difficoltà, perché agli inviti rivolti agli italiani di costruire circoli leghisti all'estero non sono state corrisposte né attenzioni, e scarso interesse.
Caro sottosegretario, bontà vorrebbe che nell'esercizio della sua funzione si dedicasse con più parsimonia alle sorti del nostro paese e dei suoi cittadini, compresi coloro che vivono all'estero, i quali per l'ennesima volta non hanno bisogno né di tutele, né di compassione, bensì le chiedono il rispetto delle regole e delle norme che ogni uomo di governo dovrebbe garantire.

Michele Schiavone,
segretario della federazione dei Democratici di Sinistra in Europa




 
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