16 set 2005 | Ciampi in visita a Chieti parla di economia: ''Tornare alla concertazione per risanarla'' |
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CHIETI –(Italia Estera) - Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi da Chieti, ultima tappa della sua visita di due giorni in Abruzzo, propone il ritorno alla concertazione per imboccare la strada del risanamento dell'economia. Lui che della concertazione fu il protagonista e come presidente del Consiglio e come ministro dell'Economia. Ciampi sottolinea che per avviare una politica di sviluppo è necessario, quasi propedeutico, risanare le finanze pubbliche. Per un risanamento che venga colto attraverso l'impegno e la fiducia reciproca del governo centrale, degli enti locali, delle forze produttive e delle organizzazioni sindacali c’è la necessità di tornare ad una politica di concertazione. In tal senso, anche la leva del fisco può essere uno strumento utile che lo Stato può inserire nella politica economica e fiscale.
Ciampi ricorda che ''la politica dello sviluppo si fonda sul successo dell'opera impegnativa di risanamento della finanza pubblica. In tal senso, indica i passi compiuti per rendere possibile l'adesione dell'Italia alla moneta unica europea come esemplari. Il successo dell'ingresso nell'euro ''ci permise e ci permette ancora oggi di pagare tassi di interesse europei ben più bassi di prima: sia sul debito immenso dello Stato, con relativo alleggerimento del bilancio pubblico; sia sui debiti delle imprese e su quelli dei privati, con loro evidente beneficio, basti pensare all'acquisto della casa''. Fu proprio grazie alla ''concertazione'' che, ricorda Ciampi, ''riuscimmo a creare nel nostro paese un clima di fiducia: fiducia nel futuro e fiducia reciproca. Tutti lavorarono insieme per lo stesso fine, il risanamento dell'economia e per quell'ingresso nell'euro che ancora oggi ci protegge contro le turbolenze dei mercati finanziari e valutari e che e' di scudo alle situazioni di crisi''. Una citazione che non vuole essere solo un ricordo, 'vanitoso' ma una precisa indicazione, perche' ''anche nel valutare i problemi odierni e nel decidere la via da percorrere per superarli vale la pena di ricordare i successi di allora, non per vantarsene ma per trarne i giusti ammaestramenti''. Anche perche', stigmatizza il presidente della Repubblica, ''il passato, anche vicino, si dimentica facilmente''.
Il capo dello Stato poi torna sugli scenari odierni e invita le forze politiche a darsi da fare per raggiungere a breve - entro fine legislatura - gli obiettivi che la gente si aspetta. ''Impiegare i pochi mesi che ci separano dalla fine della legislatura - chiede Ciampi - per dare risposta ai problemi piu' urgenti della societa'''. ''Voglio che le forze politiche guardino alla fine della legislatura come se fosse il primo anno''. Un monito che implicitamente richiama l'attenzione dei partiti sull'esigenza di non approntare una legge Finanziaria 'elettorale' che guardi piu' all'immediato consenso che non agli interessi del Paese e soprattutto del suo risanamento economico.
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