- I principi di calcolo della data di questa festività, nonostante le differenze di metodo delle Chiese d’oriente e d’occidente, avviene in base alle norme stabilite dal concilio di Nicea. Tali norme si ispirano, infatti, al desiderio di unità e scopo del concilio fu proprio quello di stabilire dei principi, fondati su dati scritturistici concernenti l’associazione della morte e risurrezione di Cristo con la Pasqua ebraica, che avrebbero incoraggiato un’unica osservanza annuale della Pasqua da parte di tutte le Chiese. In questo modo il concilio si fece promotore della missione della Chiesa nel mondo.
Le norme di Nicea affermano l’intima connessione tra la Pasqua biblica e la celebrazione cristiana del "Cristo, nostra Pasqua", sebbene il concilio rifiutasse la dipendenza dal computo ebraico contemporaneo, dal momento che questo era cambiato divenendo inesatto.
Mantenendo fede alle norme di Nicea, la Pasqua deve cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera, calcolando la data astronomica (l’equinozio di primavera e la luna piena) con i mezzi scientifici più accurati possibile e utilizzando come base per il computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e della risurrezione di Cristo.