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24 mar 2002E’ PASQUA / 3 - La Settimana Santa

- Tra le sette quaresimali, la Settimana Santa è la più caratteristica, sia dal punto di vista religioso e rituale che da quello delle manifestazioni folcloristiche. Ha inizio con la Domenica delle Palme, in cui vengono benedetti i ramoscelli d’ulivo a ricordo dell’ingresso trionfale di Gesù Cristo in Gerusalemme. Secondo tradizione i ramoscelli vengono conservati gelosamente dai devoti e successivamente posti ai piedi del Crocefisso, accanto al letto, attaccati a porte e finestre, oppure messi nello stesso campo in cui sono stati raccolti, sopra un albero o in cima a un pagliaio a forma di croce. Si ritiene, infatti, che i ramoscelli benedetti portino fortuna e tranquillità a chi li possiede e secondo l’opinione popolare non dovrebbero essere regalati, altrimenti sarebbe di cattivo augurio.

Dal Giovedì Santo alla Domenica di Pasqua si celebrano i giorni della Passione di Cristo e per arricchire di simbolismo la funzione liturgica si ricorre a rappresentazioni drammatiche che rievocano gli ultimi giorni di Cristo.

Il Giovedì Santo è il giorno dell’Ultima Cena di Gesù in cui si mette in scena la cerimonia della lavanda, che oggi ha un significato simbolico come atto di umiltà, ma che in antichità, in Palestina, era legato invece al costume di lavare le estremità inferiori all’ospite, prima di riceverlo in casa. Il simbolismo traspare anche dai Vangeli, in quanto l’atto della lavanda sta per l’integrazione dei discepoli, che vengono così accolti nella Casa del Signore. Successivamente vengono preparati i sepolcri, che nella stessa serata o il mattino seguente vengono visitati dai devoti. Venerdì e Sabato Santo sono i giorni della rappresentazione corale e spettacolare del dolore, della morte e della sepoltura di Cristo, in cui tutta la popolazione delle piccole cittadine e dei paesi viene coinvolta, non soltanto in chiesa, ma per le vie e le piazze.

Il Venerdì Santo, ricorrenza della morte di Cristo, si ritiene giorno sacro e ovunque è rispettata una rigorosa vigilia, ma del resto una certa austerità caratterizza tutta la Settimana Santa. Fino a mezzogiorno di sabato è un continuo susseguirsi di riti, canti, rappresentazioni, processioni e racconti riguardo la passione di Cristo e l’Addolorata, giungendo infine alla morte e alla deposizione della croce. I diversi momenti della narrazione, lunga, dolorosa e sempre la stessa in tutti i luoghi, si rifanno al racconto evangelico della passione, con delle particolarità tipiche dei diversi centri. In occasione delle manifestazioni si riscontra, in genere, una forte partecipazione da parte dei fedeli. I riti liturgici, invece, si svolgono generalmente in chiesa con la lettura della passione secondo i vangeli e con l’adorazione della Croce.

La Settimana Santa ha il suo culmine con i riti della Resurrezione del sabato e della domenica di Pasqua.

Il Sabato Santo, dopo la riforma liturgica, si celebra la sera. Al canto del Gloria, accompagnato dal suono delle campane, svaniscono i segni del lutto e Cristo risorto appare in alto all’altare maggiore in tutte le chiese.
La Domenica di Pasqua è, infine, il giorno della festa, dello scambio di auguri e di dolci. Nell’usanza rituale dell’uovo, insieme all’acqua elemento fondamentale della vita, è presente tutto il simbolismo della cosmogonia indiana, dell’origine del mondo e della vita tramandataci dai padri ariani e dall’orfica teologia.
Nel codice di Manù si legge: "il principio formatore, avendo risolto di emanare dalla propria sostanza corporea le diverse creature, produsse in prima le acque e vi depose un germe. Questo germe divenne un uovo lucente come oro, splendente come come l’astro dai mille raggi e in quello nacque l’ente supremo sotto forma di Brama, primogenito di tutti i mondi. Né il concetto si restringe in esso, trovandosi accennato anche nel linguaggio biblico con la nota sentenza: spiritus Dei ferebatur super aques. L’acqua e l’uovo, dunque, con con il sole di primavera trionfante sull’inverno, in occasione della Pasqua, ricordano le origini del mondo che si rinnova mercè l’opera riparatrice di Cristo".



 
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