- Il Venerdì Santo viene celebrato a Sulmona all’insegna del rosso: il sangue del Cristo, le insegne e il sacco dei Confrati della Santissima Trinità. La processione, preceduta da una banda di ottoni, procede dalla chiesa barocca dell’Annunziata, scortata dai Confrati in saio rosso reggenti lampioni. Di seguito sfilano la bara del Cristo e la Madonna in lutto, mentre la Schola Cantorum intona il "Miserere". Tutto il corteo avanza lentamente illuminato dalla luce delle fiaccole e dei bengala, per poi rientrare a notte fonda nella chiesa della Trinità.
La domenica di Pasqua dalla chiesa medievale di Santa Maria della Tomba parte una processione aperta dai Confrati con indosso una mantellina verde, il "mozzetto", portanti a spalla le antiche statue del Cristo risorto, San Giovanni e San Pietro. Mentre il Cristo si ferma, San Pietro e San Giovanni raggiungono la chiesa di San Filippo, in cui la Madonna si è ritirata a piangere la morte del figlio. Entrambi provano a turno a chiamare la Madonna, ma il portale resta chiuso. Dopo qualche tentativo la Madonna compare vestita di nero, in segno di lutto. La processione avanza lentamente fino al momento in cui la Madonna, scorgendo la figura del Cristo, gli corre incontro festante e piena di gioia. Il fazzoletto bianco, segno del lutto, le cade di mano e nel mentre appare una rosa rossa come il sangue che dona la vita. La cerimonia si conclude con un volo di colombe e il suono di campane a festa che danno inizio alla Pasqua. Proprio dal battito d’ali delle colombe si potrà decifrare l’andamento della stagione agricola e della vita cittadina.