ROMA (Italia Estera) - Il Brasile ha detto si alla rogatoria per l'interrogatorio di Achille Lollo, l'ex esponente di Potere operaio condannato per il rogo di Primavalle dell'aprile 1973, nel quale morirono Stefano e Virgilio Mattei, figli di 8 e 22 anni dell'allora segretario della sezione dell'Msi. Ne da' notizia la Farnesina, precisando che il ''Superior Tribunal de Justica brasiliano ha concesso l'exequatur per la rogatoria internazionale presentata dalla Procura della Repubblica di Roma per l'escussione di Achille Lollo nell'ambito del procedimento penale a carico di Diana Perrone, Elisabetta Lecco e Paolo Gaeta''.
I tre sono indagati per strage dopo le rivelazioni al 'Corriere della Sera' dello stesso Lollo. A trent'anni di distanza da quei fatti, l'ex militante di Potere operaio ha deciso di rivelare che ad organizzare l'attentato di quella notte tra il 15 e il 16 aprile 1973 erano stati in sei, e non tre come finora recitava la verità processuale. Per il delitto di Primavalle, infatti, furono condannati a 18 anni Achille Lollo, Marino Clavo e Manlio Grillo. Una condanna che i tre, fuggiti all'estero, non sconteranno mai e che il 29 gennaio 2004 è caduta in prescrizione.
"Non siamo stati in tre ad organizzare l'attentato. Eravamo in sei. Ho rispettato un silenzio di oltre trent'anni, oggi non ha più senso. Voglio dire tutta la verità sul rogo e sulla morte dei fratelli Mattei", ha detto Lollo nell'intervista. L'ex militante di Potere Operaio vive da 18 anni in Brasile. Prima latitante per la strage di Primavalle, oggi libero cittadino, dopo la prescrizione della pena. Fu scovato l’anno passato dai membri dell’Associazione .dei Comitati Tricolori nel Mondo in occasione delle elezioni dei Comites (Comitati per gli Italiani all’Estero) dove il Lollo aveva addirittura presentato una lista tutta sua per le elezioni stesse. Ma le pressioni politiche furono tante che addirittura il ministro degli interni Beppe Pisanu lo privò del diritto di voto.
"Il boomerang della prescrizione sta portando materialmente a percorrere la strada della verità per scoprire i veri mandanti della strage di Primavalle. Forse qualcuno di loro ora riveste incarichi all' interno delle istituzioni e probabilmente non dorme sonni tranquilli". Lo dichiarò il legale della famiglia Mattei, l'avvocato Luciano Randazzo, che nell'occasione ebbe un colloquio con il pm Maria Monteleone, secondo il quale le dichiarazioni di Achille Lollo al Corriere della Sera dimostrano che "coloro i quali, a suo tempo, aiutarono la sua fuga e la sua latitanza lo hanno abilmente scaricato."
«La riapertura delle indagini da parte della Procura di Roma onora la memoria dei miei figli, uccisi senza motivo per l'odio viscerale che caratterizzava quei tempi» ebbe a dichiarare Anna Maria Mattei, nel commentare l'acquisizione agli atti, da parte del pubblico ministero Maria Monteleone, dell'intervista ad Achille Lollo apparsa sul 'Corriere della Serà. «Sicuramente verranno individuati i mandanti —continua Anna Mattei— che in questo momento non dormono sonni tranquilli. Sono 30 anni che non riesco a dormire, né a perdonare». Uno dei fratelli sopravvissuti alla strage, Giampaolo Mattei, ebbe a dichiarare che la famiglia non ha nessun sospetto concreto circa i mandanti, ma che attende fiduciosa che la giustizia faccia il suo corso. «Paradossalmente — spiega Giampaolo Mattei — è proprio da interviste come questa a Lollo che ricaviamo qualche informazione in più su quanto accaduto quella notte di 32 anni fa». Ed oggi Giampaolo Mattei, il fratello di Stefano e Virgilio commenta a caldo: ''Ho i brividi. Non ci posso credere''
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo afferma:"La concessione della rogatoria internazionale per interrogare Achille Lollo e' un passo importante per permettere alla Magistratura di giungere ad una conclusione certa sull'efferato omicidio dei fratelli Mattei''.
Nella foto Achille Lollo fotografato ai tempi del processo