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11 set 2005In 200mila alla marcia della pace. Ciampi: ''Bene indivisibile''

PERUGIA - (Italia Estera) - Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in un messaggio inviato ai coordinatori nazionali della Tavola della Pace per la Marcia della Pace Perugia-Assisi partita questa mattina sottolinea che ''La pace è un bene indivisibile: occorre affrontare con decisione i flagelli che tormentano milioni di esseri umani nel mondo''. L’ edizione di quest’anno che, in vista del vertice Onu di settembre e a cinque anni dall'inizio della Dichiarazione del millennio, per Ciampi rappresenta ''un momento di incontro progettuale per rilanciare l'impegno in favore dei valori di libertà, di giustizia e di solidarietà''.
''Le società più avanzate - ricorda Ciampi - devono utilizzare le grandi risorse di cui dispongono e le nuove tecnologie per promuovere il progresso comune''. ''E' questo - aggiunge - l'obiettivo della Dichiarazione del millennio delle Nazioni Unite, che ha definito i termini di un'alleanza solidale tra paesi ricchi e paesi poveri, per lottare insieme contro la povertà, la fame e le malattie''.
Il popolo della pace, oltre 200mila persone secondo gli organizzatori, è partito alle 9 di questa mattina da Perugia. Una catena umana di circa 15 chilometri tra le bandiere arcobaleno simbolo della marcia Perugia-Assisi. In testa una grande fascia, lunga 100 metri, riportante una scritta rossa: 'stop alla povertà'. Ventiquattro chilometri di marcia arrivata alla sua 16esima edizione per gridare a gran voce giustizia e pace per mettere al bando miseria e guerra.
Alla Rocca di Assisi, un forte acquazzone ha interrotto bruscamente la fase finale della giornata ma il coordinatore Flavio Lotti ha voluto comunque ricordare tutti gli obiettivi che il popolo della pace si prefigge di raggiungere. ''Salvare l'Onu - ha affermato Lotti - e non metterlo da parte. Questo vuol dire investire ancora una volta sul multilateralismo e non sull'unilateralismo''. Tra le proposte lanciate da Lotti quella di ''nominare un'assemblea generale dell'Onu che porti un po' più di democrazia all'interno di quel palazzo''.
''Altro obiettivo - ha proseguito Lotti - costituire un Consiglio di sicurezza economica, sociale e ambientale che prenda in mano le vere grandi emergenze del nostro tempo''. Il coordinatore della Tavola della pace ha ribadito inoltre il ''no alla guerra preventiva'' ed ha sollecitato a ''mettere in piedi tutto quello che si puo' realmente fare per prevenire i conflitti''. In ultimo Flavio Lotti ha chiesto di ''aprire le porte del palazzo di vetro alla società civile e agli enti locali, perché è con loro che le Nazioni Unite e i Paesi del mondo possono cercare di costruire un futuro migliore e un presente migliore''.
Alla Rocca sono giunti Piero Fassino, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. Tra i partecipanti alla marcia, Fausto Bertinotti, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti.
Sono state 550 le associazioni che hanno aderito alla marcia, 438 gli enti da Province, Comuni e Regioni presenti con i loro rispettivi gonfaloni. E inoltre parlamentari, istituzioni locali e 180 partecipanti internazionali dell'assemblea dell'Onu dei popoli provenienti da tutto il mondo. Presenti inoltre 10 associazioni formate dai familiari delle vittime della guerra e del terrorismo e alcune delle quali provenienti da New York, Colombia, Algeria, Israele, Palestina, Sud Africa e Irlanda.



 
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