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31 ago 2005RAI INTERNATIONAL CANADA SENZA PACE, Una serena disamina di Rapanà che parte da molto lontano

TORONTO- (Italia Estera) -  Se fosse presa in considerazione una interpellanza come quella dell’on. Panettoni per alzare il prezzo della Rai in Canada, allora vuol dire che questa sparata di fine estate è stata pilotata anche da Roma.
In una lettera datata il 3 aprile 2000 ed inviata al allora Ambasciatore d’Italia in Canada, Roberto Nigido, e per conoscenza ai membri del CGIE, il presidente di Rai Corporation New York, Mario Bona, si diceva lieto che, quel giorno, la società Corus Entertainment in base ad un accordo siglato con Rai Corporation, aveva presentato alla Crtc la domanda per l’ottenimento di una licenza per distribuzione digitale di un canale di 24 ore. Questo canale doveva prendere il nome di Rai-Canada e sarebbe stato alimentato prevalentemente da programmi di Rai Internazionale, in base alle licenze di categoria 2 regolamentate dall’Authority canadese. In base a questo accordo, Corus Entertainment sarebbe stata proprietaria dell’80% e Rai Internazionale del 20%. I programmi dovevano essere forniti da Rai Internazionale per l’85%, mentre il 15% sarebbe stato prodotto in Canada. Denunciammo subito all’opinione pubblica questo accordo capestro, perché si presentava fallimentare sia sotto il profilo commerciale che sotto il profilo dell’immagine dell’Italia in Canada. Gli interessati all’accordo, invece, Corus, Rai Corporation e Tln, fecero di tutto per farla accettare dal consiglio di amministrazione della RAI.
Quando scrivevamo all’allora presidente della Rai Baldassarre per spiegare le ragioni della nostra posizione e affinché non cedesse alle forti pressioni, molti politici italiani e aspiranti tali che adesso fanno i galletti, dormivano sonni profondi. Ma erano altri tempi, quando i sobillatori facevano ancora comodo.
In un articolo apparso su “America Oggi” negli USA e fatto pubblicare sui settimanali di Montreal del 25 dicembre 2002, un aspirante politico americano, dopo aver bollato da dissidenti i Comites, i Rappresentanti al CGIE e tutti quelli che in Canada chiedevano a gran voce di ricevere Rai Internazionale, direttamente dall’Italia, concludeva dicendo e cito: “In quanto parte di un gruppo multimediale molto importante, ricco ed influente, è sicuro che Tln utilizzerà tutte le armi a sua disposizione per vincere questa battaglia”.
Tln ha perso la battaglia! Ma, evidentemente, non si rassegna. Perchè invece di cercare dei punti di accordo con la comunità, insiste a prenderla in giro. Gli è andata male anche quando ha messo su, in tutta fretta, il trio italiano e cercando di farlo imporre dalla Crtc come canali obbligatori per avere la Rai. All’ora avevano messo subito le mani avanti pubblicizzando il prezzo di $25. Oggi l’hanno abbassato a $19.99, ma nessuno li vuole e domani, forse, li dovranno regalare, a meno che non troveranno un altro modo per imporlo. Insomma mi fanno pensare a quella trasmissione radiofonica tanto famosa: la Corrida, dilettanti allo sbaraglio diretta dal povero Corrado.
Se fossi l’azionista di maggioranza di Tln licenzierei gli attuali dirigenti per incapacità manifesta e cercherei dei dirigenti meno arroganti, che parlano bene l’italiano, che non prendono in giro chi li ascolta e che siano più vicini alla gente.
È evidente che dietro l’interpellanza parlamentare dell’On Panattoni, ci sono gli stessi dilettanti. Ma ci potrebbe essere anche qualche furbone che ha lanciato la provocazione e ora sta cercando di fare capitale politico. Oramai nulla più ci meraviglia!
Ma ritorniamo al deputato Panettoni che con la sua sparata smentisce di fatto i suoi colleghi, come l’On. Calzolaio, il Sen. Petruccioli, attuale presidente della Rai, e altri che invece sono intervenuti più volte a favore della comunità italiana in Canada, oltre a dimostrare una scarsa conoscenza del mercato canadese e della stessa RAI Internazionale, che sicuramente non ha mai visto.
Se l’on. Panattoni conoscesse il mercato canadese, si renderebbe subito conto che Tln, per troppi anni, ha speculato indisturbata sulla comunità italiana e se poi vuole proprio fare un paragone dei prezzi deve farlo con i prezzi della stessa Tln che a Toronto viene distribuita gratuitamente, mentre a Montreal e nelle altre parti del Canada costa appena $1.99.
Mentre, se vedesse i programmi che sta dando Rai Internazionale in questo primo periodo in Canada capirebbe anche lui che $2,49 forse sono anche troppi.
Per completezza di informazione va detto che in Canada i distributori non danno un canale da solo, ma vendono i pacchetti che variano a seconda dei gusti e delle possibilità economiche dell’utente. Per ricevere Rai Internazionale, bisogna avere minimo un pacchetto di base in cui sia compreso Tln.
Sono sicuro che l’on. Panettoni è un politico serio, anche se molto ingenuo, ed è per questo che lo invito piuttosto a verificare seriamente i costi che gravano sull’erario per mantenere in vita Rai Corporation a New York, prima di prendere iniziative che generano indignazione e vanno contro gli interessi della comunità italiana in Canada, che per troppi anni è stata privata del servizio pubblico italiano.
Se poi ritirasse l’interpellanza e chiedesse scusa alla comunità italiana del Canada farebbe un gran bel gesto gradito da tutti.

                                                      Giovanni Rapana’ - CGIE Canada



 
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