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30 ago 2005RAI INTERNATIONAL CANADA SENZA PACE, L'on. Panattoni contro gli interessi della comunità con motivazioni di bassa bottega ++ di Claudio Lizzola++

OPINIONI. 

TORONTO - (Italia Estera) - L’On.Panattoni, a nome dei Democratici di Sinistra, chiede sostanzialmente che il governo si adoperi affinché venga aumentato il canone pagato dagli abbonati canadesi a RAI International, il tutto per rendere più competitivi i programmi Sky e Sitcom trasmessi dalla società canadese TLN (Telelatino).
E' sempre patetico vedere un parlamentare argomentare contro gli interessi della comunità ed è ancora più patetico quando le motivazioni sono di bassa bottega, come in questo caso.
Chiaramente l'interrogazione di Panattoni gli è stata preparata da TLN (che è l'unica parte che può avere interessi in questa vicenda) e, come un pappagallo, il Panattoni l'ha presentata al governo senza nemmeno peritarsi di controllare quanto sosteneva. Certo, se avesse avuto il buon senso di consultarsi con il suo collega di partito e responsabile dei DS in Canada, Dottor Bucchino, avrebbe potuto risparmiarsi questa pessima figura.

Ma veniamo ai fatti:
1. RAI International ha una convenzione con la Presidenza del Consiglio per provvedere alle minime esigenze di informazione televisiva delle comunità italiane all'estero. Allo scopo percepisce finanziamenti (purtroppo non cospicui come sostiene l'onorevole DS) in quanto non è nemmeno ipotizzabile da parte di RAI International una finalità di lucro.

2. TLN già trasmette il canale Telelatino con una selezione di vecchi programmi Mediaset e Sky News che fa parte del pacchetto base dei principali distributori canadesi. Se estrapolassimo il costo di tale canale raggiungeremmo un valore assai inferiore ai dollari 2,49 richiesti da RAI International. Inoltre tale canale è trasmesso via cavo e non richiede nessuna particolare attrezzatura in quanto analogico. Per la RAI occorre invece disporre di un ricevitore digitale che è considerevolmente costoso. In ultima analisi a fare concorrenza ai tre canali del "super trio italiano" di TLN è in primo luogo, proprio la stessa TLN con il suo canale Telelatino.

3. L'interrogazione lascia intendere che il "super trio italiano" fosse in onda da tempo prima dell'arrivo di RAI International. Ma è vero esattamente il contrario.

4. Dire che il costo del "super trio italiano" è di mercato, mentre quello di RAI International non lo è rappresenta un falso ideologico. In Canada non esiste un prezzo di mercato: ogni canale fa pagare il prezzo che può . Per TLN i 10 dollari a canale o 20 per tutti e tre i canali del "super trio" rappresenta ovviamente ciò che ritiene commercialmente giusto farsi pagare. Così come si fa pagare tutti gli spot pubblicitari che inserisce nella sua programmazione, e ciò è assolutamente legittimo.Ma RAI International è in una situazione del tutto diversa: la RAI ha l'obbligo di portare un po' di TV italiana al maggior numero di italiani nel mondo proprio perché è la TV di stato e non una televisione commerciale. La BBC, la TV di stato tedesca, francese ed altre fanno pagare appunto un prezzo non commerciale ma politico, assolutamente in linea con il costo di RAI Internatinal.

5. Chiedere al Ministero dell'Economia (azionista della RAI) di intervenire per riportare la situazione alle condizioni di leale concorrenza di mercato è una pura stupidaggine. Equivale a richiedere una legge per forzare Mediaset a far pagare al pubblico italiano i suoi programmi (che ora sono completamente gratuiti) per far meno concorrenza alla RAI. Inoltre, cosa può importare ad un deputato dei Democratici di Sinistra la concorrenza di mercato che c'è in Canada? Risposta: interessi di bassa bottega, come ho detto all'inizio.

Mi permetto un consiglio caro Onorevole: prima di scomodare il ministro dell'Economia con queste stupide interrogazioni, si consulti almeno con gli amichetti della sua parrocchia che la sanno molto più lunga di lei e che le impedirebbero di portare danni proprio alla parrocchia stessa.

Claudio Lizzola, Rappresentante di Forza Italia al CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero) e Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Azzurri nel Mondo




 
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