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28 ago 2005FARNESINA: La cooperazione allo sviluppo al “Meeting” di Rimini: formazione per costruire pace e sviluppo

RIMINI - (Italia Estera) - “Dove c'è una crisi esiste un problema di sviluppo. Per promuovere la pace bisogna essere più preparati, essere dei veri professionisti che lavorano con efficacia, prendendo dei rischi e sacrificandosi per fare una piccola differenza sul posto”, ha dichiarato l'Ambasciatore Staffan de Mistura, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Iraq, durante il quarto incontro della Cooperazione Italiana al Meeting di Rimini, tenutosi giovedì 25 agosto.
L'incontro, che ha visto tra gli altri la partecipazione, di Giampaolo Bettamio (nella foto), Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri, di Giuseppe Deodato, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, della Prof.ssa Stefania Giannini, Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia, e del Dott. Sergio Marelli, Presidente delle Associazioni ONG Italiane, ha avuto come tema centrale la formazione come momento nevralgico per la costruzione della pace e dello sviluppo.
“Ci sono due punti chiave che stanno alla base della Cooperazione”, ha affermato Giampaolo Bettamio, “: l'educazione, intesa come processo di integrazione sociale mediante il quale si struttura la personalità umana, e la responsabilità, per operare con consapevolezza di ciò che si sta facendo, e non solo con un fine determinato. Entrambi i concetti devono essere lo spunto per agire ed esigono un contatto d'amore con l'uomo”.
La formazione del capitale umano significa elaborare l'insieme delle conoscenze, delle capacità, delle competenze e delle prerogative delle persone, per facilitare la creazione del benessere individuale, sociale ed economico. E' un momento cruciale per lo sviluppo umano poiché insieme alle risorse fisiche e finanziarie costituisce la base di ogni sistema economico.
Stabilire le condizioni di un apprendimento permanente significa poter sviluppare pienamente il valore potenziale delle risorse umane, accrescere la coesione sociale e la competitività, rendere più efficienti gli investimenti sull'istruzione e migliorare la qualità di vita.


 
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