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24 ago 2005Si é conclusa la missione dei Mantovani nel Mondo in Venezuela

MANTOVA  - (Italia Estera) - Si è conclusa la missione dell’inviata  dell’ Associazione Mantovani nel Mondo  Marta Carter, svolta in collaborazione con l’ Associazione dei Lombardi in Venezuela, presieduta da Giovanni Cappelin
Questo il suo commento:“Il censimento degli indigenti lombardi procede con la grande sfida di aggiornare una lista di nominativi non aggiornata datroppo tempo: molte le persone che hanno cambiato indirizzo per cui non
sempre reperibili, molte quelle nuove da inserire, molti i casi di indigenza che stanno venendo alla luce senza sottolineare la grande difficoltá di raggiungere le persone che vivono all’interno del paese (molte delle quali non hanno il telefono in casa). I lombardi stanno affrontando tutto questo con le proprie risorse ma é un lavoro che richiede coordinamento con altre strutture operanti in altri punti del paese e persone che si dedichino esclusivamente a questo. Per tal motivo stiamo abbozzando un’idea di progetto,chiedendo il sostegno della Regione Lombartdia affinché venga finanziato il proseguimento di questo sforzo
volontario.

L’emergenza sanitaria è reale e sta colpendo soprattutto la popolazione anziana (inclusa quella di origine italiana). La situazione socio-politica del paese inoltre ha indebolito la classe media che, perdendo potere d’acquisto, non si può più permettere l’assicurazione sanitaria privata.
Occorrerebbe a mio avviso creare una rete sanitaria in grado di dare servizi differenziati in base alle necessità dell’utenza (cittadini
italiani o di origine italiana in stato di bisogno) in collaborazione con il  Comitas,  il più antico ente di assistenza volontaria esistente in Venezuela per l’assistenza agli italo-venezuelani indigenti, facendolo diventare l’”osservatorio dell’indigenza”. Lo stesso ruolo lo potrebbe avere il Comassemi di Valencia.

Grazie a un buon lavoro di coordinamento con l’Associazione dei Lombardi in Venezuela ci siamo fatti promotori di un documento, sottoscritto dalle principali Associazioni regionali in Venezuela per chiedere al Ministro Tremaglia la riapertura del tavolo delle Regioni per ottenere l’erogazione di un fondo unico per coordinare in modo più veloce e consistente il piano di aiuti rivolti ai cittadini e alle famiglie di origine italiana in difficoltà economica che risiedono in Venezuela. Esso è stato inviato per conoscenza al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Vasco Errani , al Segretario Generale del CGIE  Franco Narducci , nonché al Presidente della Giunta Regionale lombarda Roberto Formigoni e al
Presidente del Consiglio Regionale Attilio Fontana.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio dell’UNAIE (Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati).” Secondo il Presidente dell'AMM Daniele Marconcini ora la parola passa al
CGIE e alla Conferenza Stato Regioni con l'impegno di mobilitare l'Associazionismo italiano,a cominciare dall'UNAIE, affinchè le Regioni italiane promuovano attività di cooperazione e sostegno a favore della comunità italo-venezuelana.                                                        

All’attenzione dell' On. Mirko Tremaglia
Ministero degli Italiani nel Mondo

Con la presente ci rivolgiamo a Lei per manifestarle tutta la nostra
preoccupazione per la grave crisi sociale che vive il Venezuela e che ha
colpito una buona parte della comunità italiana,soprattutto la fascia della
terza età che si trova oggi in una precaria situazione economica.
La comunità degli italiani residenti in Venezuela rappresenta un tassello
importante di quella “diplomazia degli emigrati” che,dall’Europa al Sud
America,ha aiutato l’Italia e il made in Italy a farsi conoscere fuori dai
confini nazionali.
Le grandi industrie sono una parte della realtà imprenditoriale italiana e
italo- venezuelana che nasconde una fitta rete di piccole industrie che
rappresentano il vero tessuto produttivo del Paese.
E proprio queste le aziende penalizzate dalla crisi economica che vive il
Venezuela.
Alcuni imprenditori dopo anni di sacrifici sono stato costretti  a chiudere
le proprie aziende;altri,invece,a ridurre drammaticamente  produzione e
personale;altri ancora a cambiare settore produttivo.Il futuro di tanti
nostri connazionali e corregionali è oggi gravemente compromesso.
L’indigenza,in una collettività fino a ieri considerata tra le più
fortunate del continente,cresce in maniera preoccupante. Molti sono gli
anziani disoccupati,senza entrate,senza cure mediche,senza assistenza
sociale. Inoltre per una inadeguata gestione delle risorse
finanziarie,l’assistenza sanitaria pubblica è precaria,e ,ancor di
più,quella farmaceutica.
Nasce qui la richiesta forte della comunità affinché venga riaperto il
tavolo delle Regioni per ottenere l’erogazione di un fondo unico per
coordinare in modo più veloce e consistente il piano di aiuti rivolti ai
cittadini e alle famiglie di origine italiana in difficoltà economica che
risiedono in Venezuela.
Le chiediamo quindi gentilmente di adoperarsi con ogni mezzo e risorsa
affinché tale obbiettivo sia raggiunto.

Con stima
Associacione Lombardi in Venezuela
Presidente Giovanni Cappelin

Sostengono l’iniziativa dell’A.C. Lombardi in Venezuela per la riapertura
del Tavolo delle Regioni le seguenti Associazioni regionali:

1.       Fernando Moglia  -Associazione dei Piemontesi nel Mondo –Venezuela
2.       Guglielmo Faccioli –Federazione Veneti nel Mondo
3.       Enzo Gandin –Fogolar Furlan de Caracas
4.       Piero Melli –Associazione dei Toscani in Venezuela
5.       Pasquale di Pasquali – Associazione Abruzzesi – Molisani di Caracas
6.       Guido Lisi – Associazione Laziali del Venezuela
7.       Gennaro Russo – Campani in Venezuela
8.       Biagio Ignacchiti – Assolucana
9.       Gaetano Duma – Associazione Pugliese di Caracas
10.      Pietro Catanese –Associazione Regionale Siciliana  di Caracas





 
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