RAGUSA -(Italia Estera) - Definiti tutti i premiati dell’undicesima edizione del premio Ragusani Nel Mondo organizzato dall’omonima associazione. Nell’attesa serata del 28 di agosto, in piazza San Giovanni a Ragusa, saranno premiati il maestro Salvatore Moltisanti, l’imprenditore Biagio Di Martino di San Paolo do Brasil e il docente universitario negli tati Uniti Raffaele Sigona. Saliranno sul palco assieme ai rappresentanti della comunità dei figli di Santa Croce Camerina il cui riconoscimento ha già trovato ampi consensi nell’opinione pubblica.
“E’ stato particolarmente complesso e difficile il lavoro svolto dai componenti il direttivo dell’Associazione Ragusani Nel Mondo per individuare i premiati di quest’anno – spiega Sebastiano D’Angelo, direttore dell’organismo – Abbiamo lavorato molto anche in questi giorni prettamente dedicati alle ferie estive. Ora e’ tutto pronto per la manifestazione molto attesa. Il premio ha infatti lo scorso anno girato la boa dei dieci anni riconfermandosi ancora una volta un appuntamento tradizionale e di riferimento nell’estate iblea e siciliana. Si è ormai consolidata la collaborazione con il Ministero degli Italianinel Mondo, che ha dato il suo patrocinio, così come quella con l’Assessorato regionale al Lavoro, Dipartimento Emigrazione”.
Corposi i curriculum dei vari premiati dell’edizione 2005.
Salvatore Moltisanti è considerato dalla critica uno dei pianisti più illustri della sua generazione. Affermato ovunque su prestigiosi palcoscenici, ha promosso con la Fondazione Ibla e il concorso internazionale Ibla Grand Prize dedicato a musicisti e cantanti, autentico fiore all’occhiello dell’attività culturale iblea, nonché eccezionale veicolo di promozione in tutto il mondo delle bellezze architettoniche e paesaggistiche del nostro territorio.
Biagio Di Martino e’ un mirabile esempio di duttilità e sagacia. Dotato di forte spirito imprenditoriale, ha in pochi anni creato a San Paolo una delle più importanti industrie metallurgiche del Brasile e dell’intero Continente Sudamericano. Fiero e orgoglioso delle proprie origini iblee, acatesi in particolare, ha saputo coniugare doti di brillante industriale con la capacità di coinvolgere la propria numerosa famiglia nei processi decisionali dell’azienda, assicurando alla stessa continuità gestionale ed un futuro denso di rosee certezze.
Raffaele Sigona, accademico, esperto di finanza ed economia internazionale, è stato punto di riferimento negli States per l’imprenditoria italiana e americana, con una preziosa attività di consulenza volta a favorirne ed incentivarne reciproci rapporti di collaborazione. La sua notevole preparazione professionale gli è valsa l’affidamento di prestigiosi incarichi al servizio di importanti Istituzioni Americane , a supporto delle relazioni bilaterali fra Italia e Usa.
Infine la Comunità dei Santacrocesi del New Jersey presente in quella realtà da oltre un secolo. Ha preservato e tramandato nel tempo usi, costumi, tradizioni, folklore, riti religiosi, coltivando la cultura della comune appartenenza con fierezza ed orgoglio.
Il prestigioso appuntamento, organizzato dall’omonima associazione, offrirà al pubblico presente la collaudata formula di successo che vede alternare momenti di spettacolo alle varie premiazioni, quest’anno quattro. Sul palco che sarà allestito nella piazza principale di Ragusa si alterneranno vari artisti che animeranno e completeranno il premio. Tra questi anche l’intera Orchestra Siciliana guidata da Mario Giglio, ormai famosa in tutto il mondo per aver esportato, mediante vari spettacoli, le tradizioni canore dell’isola. Altri artisti siciliani interverranno offrendo il loro contributo, dal tenore Peppe Ranzani alla brava Rosalia Misseri, al maestro Giorgio Cannizzaro. L’apertura e la chiusura della manifestazione e’ affidata alle scene infuocate curate dallo Studio Pizzo Eventi diretto da Carmelo Pizzo.
“Il premio vuole rendere un pubblico omaggio, in modo semplice e spontaneo, a tutti quegli iblei che, al di là del concetto tecnico e classico di emigrazione, si sono affermati all’estero nel campo delle proprie attività professionali ed artistiche, dando lustro alla provincia di origine e contribuendo ad affermare ed esaltare nel mondo le doti di laboriosità, fantasia, intraprendenza, vivacità, inventiva, tipiche della nostra popolazione – spiega Sebastiano D’Angelo, direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo e curatore del premio - Nata come “festa dell’emigrato”, ed inserita in tale contesto nel programma dei festeggiamenti in onore del patrono di Ragusa, che segnano il ritorno in città dei tanti ragusani emigrati, la manifestazione ha assunto nel tempo il profilo di un “omaggio al lavoro ibleo nel mondo”, attraverso la ricerca e la promozione di significative storie di successo, senza dimenticare quanti, pur non avendo la fortuna di salire alla ribalta della notorietà, hanno ugualmente realizzato una affermazione personale e professionale, rimanendo nel contempo fieri delle loro origini. Anche per questa edizione il premio proporrà personaggi che si inseriscono in questo filone di grande idealità, uomini di grande spessore culturale e sociale, con significativi meriti accademici, fieri del loro lavoro ma non travolti dal successo ottenuto. Il loro esempio di vita arricchirà ulteriormente la galleria di personaggi assolutamente straordinari che onorano la manifestazione e l’intera nostra provincia, fiera ed orgogliosa di avere dato i natali a questi illustri figli”. L’undicesima edizione del premio nasce all’insegna del rispetto della tradizione e nel contempo di tante novità. Viene premiata la storia di una comunità, quella dei Santacrocesi del New Jersey, che tra alterne vicende ha mantenuto per quasi un secolo integri i riti, le tradizioni, la cultura del paese natio, esempio mirabile e suggestivo di attaccamento alle proprie radici. “E’ la prima volta nella storia del premio per Santa Croce Camerina – conclude D’Angelo - così come anche per Acate, cittadina, quest’ultima, che offre all’attenzione di tutti la storia di un suo figlio, Biagio Di Martino, emigrato ventenne a San Paolo del Brasile, e capace di creare una industria modello. Salvatore Moltisanti, ragusano e musicista, inventore e promotore dell’Ibla Grand Prize, e Raffaele Sigona, pozzallese, accademico ed economista, confermano la varietà dei talenti iblei sparsi nel mondo e la loro capacità di incidere nei tessuti socio-economici-culturali dei paesi di residenza”.