Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
20 ago 2005STORIE DI EMIGRAZIONE: ”Cetraresi in cammino” verrà presentato il 23 settembre a Buenos Aires al Museo de Inmigracion e il 1 ottobre a La Falda in provincia di Cordoba

BUENOS AIRES – (Italia Estera) -  Dopo la presentazione italiana di lunedì 22 agosto nel giardino di palazzo Del Trono nella cittadina di Cetraro in Calabria, sarà presentato il prossimo 23 settembre a Buenos Aires presso il Museo de Inmigracion e il 1 ottobre a La Falda in provincia di Cordoba sempre in Argentina, il libro dedicato all’emigrazione cetrarese del giornalista calabrese Pasquale Guaglianone patrocinato dalla Comunità Montana Medio Tirreno e Pollino di Paola in Calabria.
“Cetraresi in cammino” è il titolo di questa fatica letteraria che volge il suo sguardo al popolo di emigrati partito nel secolo scorso da questa cittadina del Tirreno calabrese, verso Buenos Aires e New York.


Il libro racconta come hanno vissuto nel secolo scorso e come vivono oggi gli emigrati cetraresi in queste due grandi capitali della emigrazione mondiale. Lo sbarco dai grandi piroscafi, i primi giorni nel nuovo mondo, la realtà argentina terra di tango , mate e asado.
Uno spaccato di storie e di usi ancora conservati, anche lontano dalla propria terra. Un racconto, fatto di nomi e di situazioni vissute dagli emigrati cetraresi nelle Americhe.
Come mantengono i propri usi, anche attraverso le feste religiose particolarmente quella legata al Patrono della città di origine San Benedetto, come si sono inseriti nel loro nuovo mondo, gli anni dei sacrifici e dei sudori, i momenti di nostalgia e di riflessione verso la terra natia.
Molta di questa gente, vive nel ricordo dei propri cari e dei propri luoghi non potendoli rivedere più a causa delle difficoltà economiche in cui versa l’Argentina.


Il libro racconta anche queste cose, questi momenti di riflessione legati ai desideri nient’affatto nascosti di questa gente che anela rivedere quella terra tanto cara che un giorno lontano lasciarono.
Il libro racconta anche la realtà della emigrazione cetrarese a New York e nel New Jersey. Le associazioni fondate negli anni passati, che tentano di mantenere alto il nome della propria città natia.
“Descrivere il volto di un emigrante è piuttosto facile – scrive l’autore del libro Guaglianone – basta solo osservarne per qualche attimo lo sguardo. Questo libro è dedicato agli emigrati cetraresi di ogni epoca e ringrazio per la sensibilità il Presidente della Comunità Montana Medio Tirreno e Pollino Giuseppe Bruno, per aver patrocinato l’opera, sensibile com’è al tema degli emigrati della nostra terra calabra. Gli emigrati qualcuno li ha definiti soldati di frontiera che pur in maniera pacifica, lottano ogni giorno nella speranza di ritornare nella propria terra. Questo libro nasce proprio dall’immagine del volto degli emigrati, dalle loro sensazioni, dai loro sogni. I miei recenti e numerosi viaggi nelle Americhe, mi hanno impresso nella mente queste immagini che conservo nella memoria, affinché sia lunga come la loro vita in altre terre”.




 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati