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11 ago 2005ALBELICE: Risposta alla risposta di Ferretti (11 agosto 2005)

BRUXELLES - La risposta di Ferretti al mio comunicato  era prevista ed è arrivata puntuale come una festa comandata, perché all'interno di un contesto preordinato come quello dei CTIM, che tutto hanno dal Ministero degli Italiani nel Mondo, era ovvio che si levasse una voce a difesa del ministro Tremaglia (che in verità di "difese" non ne ha bisogno).
Ma fosse almeno una difesa quella di Ferretti, invece è solo la reazione risentita, e di comodo, di un bebé gaté a difesa di privilegi octroyés da un ministro compiacente e generoso.

Che cosa dice Ferretti.
Avvalendosi egli di una strana capacità ermeneutica, dichiara che "il Sig. Albelice nel corso della commemorazione di Marcinelle" voleva essere anche lui insignito di una targa di riconoscimento e poiché non ha avuto anche lui la "caramellina", allora si e "offeso".
Poi , volendo impartire ad Albelice una lezione sul "senso dello Stato", concetto che Ferretti introduce come il cavolo a merenda, senza conoscerne il significato o riducendolo ad un generico "riconoscimento a figure istituzionali", attribuisce ai rappresentanti del centro destra presenti desideri surrettizi di essere premiati.
Ferretti dovrà intanto spiegarci che cosa ha di istituzionale la presenza alla cerimonia di un ex console belga in Italia, o la persona di alcuni ambasciatori, per aver fatto che cosa per gli Italiani all'estero? o quella del presidente (che tra l'altro sta facendo raccolta di siffatte targhe) del COMITES di Charleroi, (il più a sinistra dei COMITES di sinistra) per aver fatto che cosa per gli italiani di Charleroi?
E quale il rapporto di tutti costoro con i tragici fatti di Marcinelle?
Queste targhe sono, quindi, premiazioni ad hoc, "caramelline che, esse sì, non si sussumono nel concetto di "senso dello Stato".
Allora, poiché Tremaglia è un politico fino, ci devono essere altre spiegazioni per tali riconoscimenti mirati a specifiche persone. E guarda caso il ministro Tremaglia e il Tremaglia politico riconoscono sempre e solamente persone appartenenti a schieramenti politici suoi e nostri avversari (della casa delle Libertà)

Infine, Ferretti con molto sussiego sancisce che l'affermazione di Albelice che Tremaglia è un ministro fuori ormai "dalla realtà vera" dell'emigrazione italiana, è un'affermazione che "naturalmente si commenta da sé".
Naturalmente Ferretti ha letto la mia frase con molta superficialità, visto che gli è sfuggito il peso discriminante dell'aggettivo "vera", attribuito al sostantivo "realtà": Tremaglia è fuori non dalla realtà, ma dalla vera realtà dell'emigrazione italiana in Europa e nel mondo.
Inoltre, caro Ferretti, se contestualizzi tale mia affermazione nell'intera frase, non ti sfuggiranno certamente tutte le implicazioni politiche in essa contenute.
Quindi, se vuoi e se ne sei capace, come lo sei, cerca di commentare oggettivamente, anche criticandole, le mie affermazioni, ma non ti permetto di farle apparire qualunquistiche, generiche ed inopportune.
La tua sì, caro Ferretti, è una "sparata rancorosa"(?) e immotivata nei confronti delle mie considerazioni.
E' la reazione stizzita di chi vuol dire, in senso opportunistico: "Attenzione!, non svegliare il can che dorme; questo Ministro ci sta molto bene: E' per noi perfetto." (Questo è detto senza irriverenza verso il ministro Tremaglia).

Chiariti i malintesi di Ferretti, che cosa Albelice ha detto o voleva far capire col suo comunicato


1. Ha espresso esplicitamente un sentito apprezzamento per il ministro Tremaglia e il governo Berlusconi per aver fatto dell' 8 agosto il giorno della memoria del sacrificio e del lavoro degli Italiani nel mondo.

2. Ha messo in evidenza l'equivocità dell'equiparazione tra l'immigrazione italiana e quella di altre nazioni europee con l'attuale immigrazione, clandestina e incontrollata (non incontrollabile, ma incontrollata), di extracomunitari per lo più magrebini. La prima ha contribuito alla prosperità e al benessere dei Paesi ospiti, con qualche frangia di devianza sociale; la seconda è costituita per lo più di persone non laboriose, non qualificate professionalmente, ma che richiedono assistenzialismo (non assistenza) dai Paesi ospiti, che sovente ripagano con caos, criminalità ed altre forme di destabilizzazione, a meno che le loro leggi e i loro costumi non siano accettati e integrati dai Paesi ospiti, senza alcuna concessione di reciprocità.
Va da sé che non c'è in tale constatazione dell' attuale situazione europea alcun intento di criminalizzare questo tipo di immigrazione, ma semmai fustigare quei politici, per lo più della sinistra europea, compiacenti , i quali in cambio di voti svendono la cultura e lo spirito dell'Europa e tendono a privilegiare gli extracomunitari agli italiani e ad altri popoli della U.E.
A fronte di questa prassi socio-politica, come si pongono i vari COMITES europei con consiglieri a maggioranza di sinistra? Come si pongono le varie associazioni "Dante Alighieri" e i vari "Patronati", entrambi tanto cari al ministro Tremaglia; come si pongono le diverse autorità diplomatico-consolari? Silenzio assoluto.
La sola voce in difesa dei nostri valori cristiano-europei e a favore dei diritti degli italiani in Belgio, come in altri paesi d'Europa, è quella della Delegazione Azzuri nel Mondo-Belgio e di altre Associazioni Azzurri nel Mondo dell'Europa.
E che cosa fa il ministro Tremaglia? Le snobba e le disconosce.
In questo giorno di ricorrenza dell'8 agosto scorso, erano visibilmente presenti sia Massimo Romagnoli, venuto come ogni anno appositamente da Atene in rappresentanza di Azzurri nel Mondo in seno al C.G.I.E; sia il presidente e il segretario generale della Delegazione di Azzurri nel Mondo-Belgio, presenti tutti gli anni a tale commemorazione in rappresentanza degli italiani che lavorano in Belgio.
Ma nessun accenno, né riconoscimento da parte del ministro Tremaglia, neanche una stretta di mano.
In questo giorno della memoria del sacrificio e del lavoro degli emigranti italiani, nessuno ha chiesto al ministro Tremaglia targhe o prebende, ma almeno un doveroso atto e sottolineo doveroso, di presenza di riconoscimento, e di visibilità della Delegazione Azzurri nel Mondo, venuta in rappresentanza di tutti quegli italiani (e sono tanti) che non vogliono riconoscersi nelle decadute ideologie e negli innaturali valori delle sinistre europee.
Non dimentichi il ministro Tremaglia che fino alla ricorrenza dell'anno scorso, momento in cui è stata messa in atto la prima fase della strategia di accaparramento da parte delle sinistre,italiana e belga, di questa giornata sacra, le sole presenti a tale commemorazione erano quelle persone che fanno riferimento ad Azzurri nel Mondo. Solo ora le sinistre si ricordano di Marcinelle.
E tutta la sinistra belga (e qui siamo alla seconda fase della sopraddetta strategia di accaparramento) tiene talmente in considerazione il ministro Tremaglia, che ha avuto l'ardire di promuovere nella stessa mattinata dell'8 agosto una loro manifestazione commemorativa, il cui resoconto è nell'articolo del giornale belga La Dernière heure (09.08.2005) : La cloche a retenti 262 fois.
In questo articolo non una parola spesa, né un riferimento per il ministro Tremaglia.

Noi della Delegazione Azzurri nel Mondo-Belgio, ad ogni occasione di attacco da parte del centro sinistra italo-belga al ministro Tremaglia, abbiamo difeso il ministro Tremaglia, non per avere
"la caramellina", ma solo per ragioni politiche e sul piano politico, denunciando fortemente gli atteggiamenti demagogici e imbonitori delle sinistre, in occasione, per esempio dell'elezione dei COMITES, dell'affare Bottiglione al Parlamento Europeo e di altro.
E' con la stessa valenza politica che abbiamo nel passato denunciato e denunciamo ora anche l'atteggiamento permissivo e compiacente del ministro Tremaglia verso i nostri avversari politici (tanto che questi costituiscono parte consistente del suo entourage), tale e tanto da determinare, soprattutto ora alla vigilia delle elezioni politiche del 2006, ricadute politiche in termini elettorali a favore del centro sinistra e a discapito della Casa delle Libertà.
A nostro parere, caro Sig. Ferretti, questo fare politica è autolesionismo..
Non diciamo al ministro Tremaglia di considerare i rappresentanti della Casa delle Libertà meglio e di più dei nostri avversari, ma almeno come essi.

3. infine, come conseguenza di quanto sopra esplicitato,, col suo comunicato, il Sig, Albelice ha voluto sottolineare la misconoscenza della "realtà vera" dell'emigrazione italiana da parte del ministro Tremaglia, che è diversa da quella che voi e quelli del suo entourage, a maggioranza di centro sinistra, gli rappresentate di volta in volta.

Certo, e concludo caro Ferretti, che la situazione è "comica", ma non è Ferretti a dircelo, ma l'analisi politica dei comportamenti del ministro Tremaglia , che preferisce lavorare con gli avversari politici e non con noi della Casa delle Libertà.

La Delegazione Azzurri nel Mondo-Belgio
Il Presidente Salvatore Albelice




 
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