Il Consiglio d'amministrazione dell'azienda lo ha votato all'unanimità. Giovedì dovrebbe essere deciso il nome del nuovo Direttore Generale
ROMA - (Italia Estera) - Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha eletto all'unanimità Claudio Petruccioli nuovo presidente della tv pubblica. La riunione di Viale Mazzini era iniziata intorno alle 16. All'ordine del giorno c'era solo il voto sul nuovo presidente, mentre la questione del direttore generale, è prevista nella prossima riunione del Cda convocato per giovedì. Se nell'occasione verrà deciso il nome del nuovo dg, questo sarà poi sottoposto, come prevede la legge Gasparri, all'azionista di riferimento, il ministero dell'Economia, in un'assemblea totalitaria dove dovrà essere raggiunta ''l'intesa'' che prescrive la legge tra Tesoro e Cda.
Petruccioli ha atteso l'esito della votazione nella stanza di Sandro Curzi al settimo piano di viale Mazzini. Poi è stato chiamato e accolto dagli altri consiglieri con un applauso e un brindisi. Subito dopo il direttore generale ancora in carica, Flavio Cattaneo, ha elencato le scadenze immediate della Rai e ha avviato la discussione sulla riprevisione di bilancio. Il neopresidente ha espresso l'augurio che l'unanimità che si è raggiunta sul suo nome possa essere un segno distintivo della nuova dirigenza Rai. ''Il consiglio - ha detto - è così coeso che non può che esprimersi all'unanimità, non solo sul presidente. Spero che questa unanimità duri a lungo''.
Poi Petruccioli ha inviato al Presidente del Senato, Marcello Pera, una lettera con cui gli comunica di considerarsi decaduto da parlamentare: ''Con il voto del Consiglio di Amministrazione di oggi 2 agosto 2005 è stato perfezionato il mio incarico di Presidente della Rai. E' mia convinzione (anche sulla base del DPR 30 marzo 1957, n. 361) che tale incarico sia incompatibile con lo status di parlamentare per cui da questo momento mi considero automaticamente decaduto da membro del Senato della Repubblica'', scrive Petruccioli. ''Non mi è certo indifferente la interruzione dell'impegno parlamentare, il più alto in una libera democrazia, dopo molti anni di applicazione; né mi è indifferente l'inevitabile attenuarsi della quotidiana consuetudine con tanti straordinari colleghi. Se mi permette, mi mancherà anche, e in modo particolare, la Sua rassicurante presenza. In attesa delle Sue formali determinazioni, accolga i miei più deferenti e cordiali saluti'', conclude senatoreil diessino.