VENEZIA – 15 lug - (Italia Estera) - Un gruppo di giovani appartenenti al mondo dell’imprenditoria e dell’associazionismo del Sud America e del Canada, d’origine veneta, è stato ricevuto oggi a Palazzo Balbi dall’Assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona. All’incontro sono intervenuti anche Massimo Strazzabosco, vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Padova e Marco Favaro, vicepresidente regionale della categoria. Si tratta di dieci giovani ospitati a Padova nell’ambito del progetto “Cultura e impresa tra imprenditori di origine veneta nel mondo”, finanziato dalla Regione e promosso dall’Associazione Veneti nel Mondo onlus e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Uninidustria Padova, in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. Il progetto, che si è articolato in 7 giorni di permanenza in Veneto dei giovani, ha avuto in programma visite e contatti presso aziende venete, incontri istituzionali, oltre ad una serie di seminari e workshop sull’internazionalizzazione delle imprese, svoltisi presso l’Università di Padova. Un intenso programma che ha permesso ai giovani imprenditori oriundi di conoscere il mondo economico regionale e di avviare con esso una serie di rapporti di collaborazione e di jont venture. De Bona ha sottolineato come il Veneto guarda con grande attenzione alle realtà dell’emigrazione veneta nel mondo, ribadendo, a questo proposito, la necessità di valorizzarla maggiormente, perché in grado di favorire l’intensificazione delle relazioni e la ricerca di nuove opportunità per la nostra economia. “A voi - ha detto De Bona, rivolgendosi ai giovani - affidiamo quindi un ruolo di responsabilità per il futuro dei vostri paesi e del Veneto, che è la vostra seconda patria”. L’Assessore ha poi fatto presente che la Regione sta cercando di realizzare, in collaborazione con gli enti locali e le Camere di commercio, una sorta di “mappatura” di tutte le iniziative in atto (gemellaggi, protocolli d’intesa, ecc.) con realtà e comunità all’estero, per aggiornare il quadro della presenza veneta nei vari paesi e creare quella “rete”, ora mancante, che consenta di far girare le informazioni e ottimizzare le risorse realizzando progetti comuni. Concludendo l’Assessore De Bona ha sottolineato che “fa piacere sapere che un’iniziativa, che ha coinvolto i giovani, abbia ottenuto dagli ottimi risultati rispetto agli obiettivi che si era prefissata”, augurandosi che da questa esperienza emergano i giusti suggerimenti in grado di migliorare ancor di più questo meccanismo di interscambio economico culturale.