21 lug 2005 | RAI International falsa la realtà in Canada. ++ di Giovanni Rapana'++ |
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GALATONE - (Italia Estera) - Mi ero ripromesso di non intervenire più, su questo argomento, ma dal Quebec, come da tutto il Canada, la protesta si è scatenata dopo il comunicato di Rai Internazionale che, a ben vedere, sembra voglia gettare fumo negli occhi a chi legge da lontano.
Quindi, mentre esprimo la mia forte soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo con l'operatore via cavo Mountain Cablevision, ponendo circa 40mila utenti di questo distributore nella regione dell'Ontario in condizioni di ricevere Rai Internazionale, rivolgo il mio pensiero ai connazionali che vivono a Vancouver, Regina, Edmonton, Winnipeg ed Halifax, di cui non se ne parla nemmeno, e mi accingo, ancora una volta, a denunciare all'opinione pubblica la verità "monca" del Canada, illustrata dall'ultimo comunicato di Rai Internazionale. Come pure non posso esimermi dal denunciare le evidenti e contraddittorie dichiarazioni dell'azienda pubblica italiana che dovrebbe informare gli italiani in Italia e nel mondo.
In effetti, RAI Internazionale, mentre afferma di continuare l'opera di distribuzione capillare di RAI International su tutto il vasto territorio canadese, continua a trascurare, volontariamente, le insistenti richieste, suppongo di tutti i distributori via satellite, ma con certezza di Bell ExpressVu, che da sola conta la bellezza di 1,532,000 abbonati, dei quali 360,000 solo nel Quebec.
I FATTI:
Dal 16 giugno 2005, i responsabili di Bell ExpressVu hanno comunicato alla Direzione di Rai Internazionale di essere pronti per fare qualsiasi cosa per siglare rapidamente un accordo con la RAI per la distribuzione di Rai Internazionale ai loro abbonati. Date le numerose richieste per RAI Internazionale da parte dei loro telespettatori, facevano presente la loro fervente speranza di firmare tale accordo nelle prossime due settimane. Ed avevano assicurato che i loro rappresentanti commerciali e legali erano pronti per venire immediatamente a Roma per un incontro con RAI Internazionale per negoziare e concludere tale contratto.
Quindi, Bell ExpressVu, già il 16 giugno 2005, esprimeva, al Direttore di Rai Internazionale, il forte desiderio di ricevere al più presto una conferma della data in cui i rappresentanti della RAI sarebbero stati pronti a riceverli a Roma. Infine, Bell assicurava che avrebbe fatto di tutto per adattarsi alle esigenze di Rai Internazionale e comunicava anche di aver riservato un "transponder" sul loro satellite per la RAI Internazionale. Chiedevano una risposta!
Oggi, 21 luglio 2005, Bell ExpressVu, pur avendo ricevuto qualche lieve cenno, ma nulla di più, da parte di Rai Internazionale, non ha ancora l'autorizzazione a distribuire il segnale. Quindi c'è da pensare che la Direzione di Rai Internazionale, stia ritardando il contratto con Bell. Mentre cresce la protesta dei numerosissimi connazionali che, essendo collegati via satellite, ed abbonati appunto a Bell ExpressVu, non possono ricevere il segnale di Rai Internazionale. E questo pur vivendo nelle città di Toronto, Ottawa, Montreal, Hamilton e Quebec, contrariamente a quanto vuole farci credere Rai Internazionale attraverso l'ultimo comunicato.
Il Direttore di Rai Internazionale, ha fatto di tutto, fino ad oggi, a non concludere il contratto con il maggiore distributore via satellite in Canada? Perché?
E questo che gli italiani in Canada vorrebbero sapere dal Direttore di Rai Internazionale!
Come pure vorrebbe sapere perché, Rai Internazionale, li abbia presi in giro?
Perchè li abbia strumentalizzati?
Cosa o chi sta proteggendo, il Direttore Massimo Magliaro, con tale comportamento?
Gli italiani in Canada esigono trasparenza dalla televisione pubblica italiana! Questi erano i patti per entrare in Canada!
Certo è che, operando in questo modo, non possiamo più biasimare il comportamento cauto e diffidente dei canadesi nei nostri confronti.
Giovanni Rapana'- CGIE Canada
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