ROMA - (Italia Estera) - ''Il partito non si guida da solo, ma con un gruppo dirigente ristretto in questa fase. Vice presidenti adesso non ce ne sono, avendo azzerato tutto''. Lo ha detto il presidente di An, Gianfranco Fini, commentando alla Camera con i giornalisti il nuovo organigramma del partito, che forse resterà in carica almeno ''fino alle elezioni''.
Ai vertici di An, con le scelte di oggi, arrivano Roberto Menia, nominato responsabile per le Iniziative esterne e di propaganda; Andrea Ronchi portavoce del partito; Donato Lamorte capo della segreteria politica; Silvano Moffa responsabile per il Programma elettorale, Giovanni Collino, responsabile degli Enti locali. Il presidente del partito ha scelto inoltre i nuovi coordinatori regionali del partito: Cristiana Muscardini prende il posto di Ignazio La Russa in Lombardia. E a questo riguardo ha detto scherzando: ''Ho nominato i coordinatori regionali ai sensi dello statuto. Spero di non aver dimenticato alcuna regione...''. Quello di fare le nomine è stato non un problema di ''cautela'', ma di ''urgenza su alcuni settori della vita del partito che non possono essere privi di una dirigenza''.
Emilia Romagna, invece, il sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli è stato confermato coordinatore regionale.
Fini poi è tornato sulla questione giustizia, infiammatasi ieri dopo le parole di Pera. E a questo riguardo ha detto di essere d'accordo col presidente del Senato che ieri ha denunciato le interferenze del Csm con le prerogative parlamentari. ''Condivido - ha detto il ministro degli Esteri - pienamente le affermazioni di Pera sul Csm''.