Necessario contattare il Consolato se non si è ricevuto il plico elettorale a fine maggio per votare per il referendum
ROMA 1 lug -(Italia Estera) - Tutti gli italiani residenti all’estero che non hanno ricevuto a casa la busta con i materiali elettorali in occasione dell’ultimo referendum sulla procreazione assistita devono rivolgersi al Consolato più vicino e devono chiedere di venire iscritti all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Solo così potranno votare alle prossime consultazioni elettorali.
Questo è l’appello che è uscito a gran voce dal convegno organizzato dalla UIM in Europa sabato 25 giugno e che emerge da un volantino che la UIM intende distribuire tra tutti i connazionali all’estero. Tutte le forze e le associazioni in campo sono invitate a mobilitarsi per informare i concittadini e metterli a conoscenza dei requisiti necessari per potere esercitare il loro diritto di voto.
Con le prossime politiche gli italiani all’estero potranno per la prima volta presentare ed eleggere propri candidati ma al momento attuale oltre un milione di aventi diritto, cioè quasi la metà degli elettori all’estero, è di fatto impossibilitato ad esprimere il proprio voto. Ciò dipende proprio dalla irregolarità nella propria registrazione anagrafica. In base ai dati forniti dal Ministero degli Interni relativamente all’ultimo referendum del 12/13 giugno 2005, 186.048 plichi elettorali sono tornati al mittente e ad 1.048.500 cittadini italiani il plico elettorale non è stato neppure inviato dal momento che non risultano dall’AIRE.
Ecco perché si rende quanto mai necessario verificare la propria registrazione anagrafica presso le sedi consolari. L’ottenimento del diritto di voto per corrispondenza per gli italiani all’estero è un grande risultato, ma sarà una vera vittoria solo se si riuscirà a promuovere la massima partecipazione al voto.