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11 lug 2005Il CGIE per la ratifica ONU sui diritti del migrante

ROMA, 11 lugl - (Italia Estera) -  Domenico Azzia, Consigliere di nomina governativa in rappresentanza dell’UNAIE, ha presentato il seguente Ordine del giorno che è stato approvato dall’Assemblea del CGIE all’unanimità:

Preso atto che la Convenzione internazionale per la protezione dei lavoratori migranti e delle loro famiglie adottata dall’ONU il 18 dicembre 1990 è entrata in vigore dal luglio 2003 in seguito alla ratifica da parte di XX Stati e che pertanto il Governo italiano può procedere alla sua ratifica ed esecutività;
Ritenuto che il fenomeno delle migrazioni internazionali è divenuto un fatto ineludibile ed ineluttabile che coinvolge anche la società italiana sempre più multietnica e multiculturale e che la cultura della convivenza civile e dell’integrazione richiede innanzitutto il riconoscimento dei diritti primari del migrante in un contesto in cui il diverso diventa occasione di arricchimento culturale e civile;
Ritenuto che la Convenzione è una normativa di grande valore civile e etico che riafferma la centralità dell’uomo ed il suo diritto alla dignità e protezione contro ogni forma di violenza sopraffazione e sfruttamento molto spesso violata o ignorata in molti paesi;
Considerato che per la ratifica della Convenzione si è costituito il “Comitato Italiano per i Diritti del Migrante” di cui sono membri fondatori l’OIL, l’OIM, le Chiese Evangeliche, la Fondazione MIGRANTES, la CARITAS Italiana, la CGIL, la CISL e la UIL e che lo stesso Giovanni Paolo II nella sua introduzione al Vˆ Convegno del migrante – “ la carità di Cristo verso il migrante” – ha sottoscritto e raccomandato espressamente la ratifica;
Preso atto che l’Italia è stata eletta per il triennio 2004/2006 membro della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umanitari con il maggior numero di voti tra i Paesi occidentali e che la ratifica della Convenzione del 1990 conferirebbe al Paese Italia risonanza internazionale e grande prestigio all’interno della stessa Commissione dell’ONU;
Ritenuto che il CGIE, oltre alle finalità di cui alla Legge Istitutiva 198/98 rappresenta i valori storici ed il patrimonio di civiltà che milioni di italiani hanno trapiantato nelle terre di accoglienza e che per tanto non può rimanere indifferente alla proposta di ratifica di una Convenzione di grande civiltà;
premesso quanto sopra
L’Assemblea Plenaria del CGIE fa propria la Convenzione dell’ONU del 1990 sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie e rivolge invito al Presidente del CGIE, Ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, di farsi portavoce della ratifica della Convenzione presso il Governo italiano.
Il Ministro degli Esteri Italiano, fra l’altro, è il rappresentante dell’Italia per il triennio 2004/2006 nella Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani.




 
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