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15 lug 2005Vancouver saluta Giorgio Visetti. Il Console: E' un’Italia che ha dimostrato di essere capace di fare da guida al grande Canada

VANCOUVER - (Italia Estera) - Quattro anni di intenso lavoro, quattro anni a contatto diretto con una comunita', quella italiana della British Columbia, che sotto i suoi occhi e anche grazie al suo impegno, e' cresciuta a vista d'occhio. Il tempo scorre via veloce e per Giorgio Visetti, Console Generale d'Italia a Vancouver, e' arrivato il momento degli addii. Il suo mandato e' infatti giunto a termine, ed  in segno di considerazione nei suoi confronti, il Centro Culturale Italiano nella persona del suo Presidente Joe Finamore, insieme a tutti i delegati e ai presidenti delle associazioni italiane della British Columbia. ha invitato il Console Visetti e consorte ad una cena in loro onore. Abbiamo colto l’occasione per rivolgergli qualche domanda.
 
Signor Console, vuole tracciare un bilancio di questi quattro anni di attivita’ qui in British Columbia...
Il mio e' un bilancio assolutamente positivo, un periodo intenso della mia vita e del mio lavoro. Nell'andare via lascio una comunita’ italiana serena ed impegnata in progetti significativi come quelli in previsione del voto degli italiani all’estero per scegliere i rappresentanti che si insedieranno al parlamento e che quindi porteranno nel cuore della politica italiana le esigenze e gli interessi di questa collettivita'. E’ stato un periodo di realizzazioni positive sia sul piano della lingua italiana sia a livello universitario con l’aumento dell’offerta di corsi di lingua italiana. Quello che ci auguriamo in particolare e’ l’impegno di tutte le famiglie italocanadesi per quello che e’ il rilancio dell’insegnamento della nostra lingua d’origine.
E’ stato un mandato positivo - ha continuato Visetti - anche per il collegamento proficuo e intenso che si e’ creato tra Vancouver e la citta' di Torino in previsione delle olimpiadi del 2006 e di quelle del 2010. Sono stati quattro anni molto importanti per le associazioni italiane che stanno tornando a recitare un ruolo di primo piano all'interno della vita comunitaria e io credo fondamentale in questo senso sara' l'apporto delle nuove generazioni impegnate a riscoprire i valori dei propri genitori e dei propri nonni. Molto significativa e' stata a mio avviso anche la partecipazione al voto degli ultimi due referendum da parte della comunita' italiana. Specialmente l’ultimo che anche se non ha raggiunto il quorum si e assestato sul 22%: percentuale che rappresenta un grande successo considerata la complessivita' dei quesiti sul delicato argomento della procreazione assistita.
 
Il ricordo piu’ bello che porta con se....
Il ricordo piu’ bello sono le celebrazioni, come i cento anni di Trail, i cento anni della Confratellanza, l'apertura della nuova ala del consolato e poi l'arrivo delle tante delegazioni che portano momenti piacevoli per stare insieme e sono occasione di importante progettualita'
Il momento piu’ significativo del mio mandato forse e’ stato quando si e’ riusciti a portare qui il sistema Torino 2006, con una delegazione di ottanta persone che ha trasferito a Vancouver le espressioni piu’ significative di un’Italia che ha dimostrato di essere capace di fare da guida al grande Canada che a sua volta ha cominciato ad imboccare il percorso non facile della preparazione delle Olimpiadi. Torino e' stata ed e' un esempio per Vancouver: i canadesi sono rimasti stupiti da tutta la nostra esperienza e al tempo stesso dalla nostra sensibilita' e hanno ricevuto amicizia e sostegno. Quindi tutto questo e' stato quanto di meglio si possa pensare per la crescita di un rapporto tra due paesi e due popolazioni.
Un altro momento di particolare soddisfazione e’ stato senz’altro l’istituzione del nuovo Comites perche’ Vancouver e la comunita’ italiana si meritano una rappresentanza degna della grande collettivita’ italiana che c'e' qui e che sia in grado di creare progettualita’ e non essere una percursus onorum ma un sostegno indispensabile e continuo per gli italiani Quindi le basi sono state poste e ora si tratta solo di perseverare nell'impegno profuso.
 
 
Cosa piu’ le manchera’ di questo grande paese e in particolare della British Columbia...
Senz’altro la quantita’ di acqua che giornalmente ci prendiamo. Questo mantiene probabilmente la pelle in un ottimo stato e magari introduce qualche elemento di ruggine in persone che hanno superato la cinquantina come me. Della  British Columbia mi affascina quella che e’ la straordinaria varieta’ di paesaggi e approcci alla natura sia nelle sue espressioni marittime, boschive, di montagna sia nella sua composizione etnica. Trovo che in questa composizione etnica ci vuole una bella dose di simpatia italiana perche' Vancouver e una bella citta’ e la British Columbia e’ una bellissima provincia ma ci vuole una forte corrente di comunicazione che non sempre si sente e credo che in questo la comunita’ italiana sia molto apprezzata perche' si da' da dare e gioca un ruolo fondamentale nell'ambito del multiculturalismo di cui il Canada appunto e’ portatore.
 
 
Un ultimo messaggio ai nostri connazionali prima di lasciare Vancouver.....
L’unico messaggio a parte "viva l’Italia viva il Canada" e’ quello di realizzare ognuno secondo la sua predilezione un piccolo progetto che porti l’Italia piu vicina a questo paese e viceversa, e in particolare attraverso la componente giovanile che vuol dire lingua italiana, soggiorni in Italia come vuol dire anche quei progetti che collegano le regioni e le citta’ d’Italia con i propri connazionali in  British Columbia
E questo noi in qualche modo come Consolato abbiamo cominciato a farlo attraverso la guida che e' stata mandata a tutti i rappresentanti di quelle citta’ e di quelle regioni che hanno qui dei loro rappresentanti nelle associazioni e che adesso sanno che esistono organismi con cui si possono intessere dei rapporti importanti e con cui intavolare progetti importanti per il futuro. I nostri connazionali che vivono qui avranno una straordianaria opportunita' possono dimostrare una volta di piu' il grande valore della realta' degli italiani all'estero.
                                                                        Nick Vultaggio



 
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