Ministro Ronca, Vice Direttore Generale della Direzione Generale degli italiani nel mondo e le politiche migratorie,
On. Luciano Pizzetto, Presidente del Gruppo parlamentare Brasile–Italia,
Cons. Roberto Colaminé, dell´Ambasciata d´Italia a Brasilia,
Cons. Mario Trampetti, Console Generale di questa circoscrizione,
Cons. Fridegotto, Segretario Esecutivo del CGIE
Caro Macrì, Vice Segretario Generale del CGIE per l´America Latina,
Cari Consiglieri del CGIE
Carissimi Signore e Signori, Esperti ed invitati
Innanzi tutto vorrei ringraziare il Vice Segretario Macrì ed i Consiglieri dell´America Latina per aver accolto la mia proposta di realizzare questa riunione a Curitiba.
E su questo punto devo ringraziare pubblicamente anche il collega Barindelli che ha avuto la comprensione e la fiducia di non togliermi l´incarico precedentemente affidatomi dal Vice Segretario, e mi ha permesso di continuare a partecipare all’organizzazione della Riunione.
Era un mio antico sogno realizzare la Commissione Continentale a Curitiba e sono molto contento di esservi riuscito, anche se questa possibilità é nata per i problemi in atto in Paesi che avevano diritto a tenere la riunione, come la Colombia e il Venezuela. Agli amici di questi Paesi dico che sono sicuro che i problemi si risolveranno e nel futuro realizzeremo le riunioni da voi. Anche agli amici argentini, colpiti da una grave crisi economica, porgo la mia solidarietà e la certezza che uscirete da questo momento difficile. Magari seguendo l´esempio del Messico, che é uscito da una grave crisi economica per diventare oggi la nona potenza economica mondiale e dello stesso Brasile, che di crisi ne ha avute parrecchie.
Ma come dicevo, volevo portare la riunione a Curitiba non per motivi personali ma per poter dimostrare non solo a voi, ma principalmente ai nostri Ministeri ed ai nostri politici la potenza di questa città e di questa circoscrizione, ma anche per sottolineare la deficienza della nostra struttura consolare.
Questa circoscrizione comprende due regioni il cui territorio é due volte e mezzo quello dell´Italia ed ha circa 4 milioni di oriundi e nonostante questo la nostra struttura consolare é ancora quella di vent´anni fa, quando il fenomeno della doppia cittadinanza non era nell´occhio del ciclone.
É inutile soffermarsi sul passato, perche questi fenomeni sono dovuti a fattori sociali, politici e soprattutto economici.
Abbiamo circa 40mila iscritti nell´anagrafe consolare, il che non ci dá molto peso, ma abbiamo 60mila persone giá iscritte nella lista d´attesa per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana.
Dobbiamo fare qualcosa, Ministro Ronca, e su questo punto gli argentini sono più furbi di noi perchè manifestano nelle strade, battendo le pentole, mentre noi restiamo a guardare.
Ho sentito che la sua Direzione ha l´intenzione di distribuire i nuovi contrattisti in base agli iscritti nell´anagrafe consolare.
Non lo fate, perché oltre a continuare a privilegiare i grandi Consolati, fareste un´ingiustizia a quelli che veramente hanno dei problemi e hanno bisogno d´aiuto.
La prego di rivedere questa posizione e adottare anche qualche altro criterio; su questo argomento sono sicuro che la Commissione Continentale se ne occuperà.
Ringrazio anche per la presenza del dott. Menghetti, persona di cui abbiamo avuto le migliori referenze come Esperto in materia di cittadinanza, e non sono pochi i dubbi e le domande che dobbiamo rivolgergli.
Nelle nostre riunioni continentali abbiamo sempre lavorato con entusiasmo e dedizione e sono sicuro che cosi sarà anche questa volta.
Vi porgo pertanto il nostro più affettuoso benvenuto, vi ringrazio ancora della fiducia e buon lavoro a noi tutti.
Grazie
Curitiba, 15 aprile 2002