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13 lug 2005REGIONI: Saldi anche sui farmaci?

ROMA - (Italia Estera) - Saldi anche sui farmaci? Si prevedono tempi brevi per il voto del decreto legge. Ma intanto la polemica non fa sconti: Federfarma attacca Farmindustria, e il ministro Storace “stimola” il dibattito. Il provvedimento dovrebbe andare in Aula alla Camera entro la prossima settimana. E’ probabile che resti nella versione gia' approvata al Senato.
Un comunicato di Federfarma informa il cittadino che non sa: 1) che paga alcune medicine il doppio di altre, del tutto equivalenti (stesso principio attivo e dosaggio), solo perché hanno un nome commerciale diverso e i produttori possono stabilire il prezzo che vogliono”; 2) “che talvolta acquista medicinali che, benché siano prodotti in Italia, all’estero costano meno, sempre per scelta del produttore”.
La soluzione strutturale, secondo i farmacisti, è quella “di introdurre un nuovo sistema di formazione dei prezzi che metta i prezzi italiani in linea con quelli degli altri Paesi europei”. Bisogna costringere le aziende “a riportare i prezzi su livelli accettabili per non perdere quote di mercato”.
”I cittadini – sempre secondo Federfarma - non devono farsi suggestionare dagli spot televisivi e possono consigliarsi con il farmacista per individuare il farmaco che costa meno.
D’altra parte, lo sconto fino al 20 per cento che i farmacisti possono fare sui medicinali senza ricetta, come previsto dallo stesso decreto, non incide in alcun modo sul meccanismo della formazione dei prezzi. I prezzi continueranno a restare troppo alti, finché, nel gennaio 2007, potranno ulteriormente schizzare verso l’alto senza limiti. I produttori potranno, infatti, decidere aumenti di qualsiasi entità e sarà ancora più chiaro quanto lo sconto sia solo uno specchietto per le allodole.
I produttori – sostiene sempre Federfarma - sono i primi, a parole, a chiedere maggiore trasparenza per i medicinali senza ricetta. Però, nei fatti sono soprattutto loro a ostacolare tutte le misure che vanno in questa direzione”.
Mentre per il neopresidente di Farmindustria, Sergio Dompe', il decreto sulla Sanita' presentato alla Camera rappresenta "solo un primo passo, ma da solo puo' servire a poco. E' necessario continuare su questa strada". Farmindustria, spiega ancora il presidente Dompe', "non vive positivamente la decisione di bloccare il prezzo dei medicinali per due anni perche' e' un elemento costrittivo. Sarebbe molto meglio lavorare sulla competitivita'". Per Dompe' "Noi abbiamo i medicinali che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno i prezzi tra i piu' bassi d'Europa e possono arrivano a costare anche fino al 25 per cento di meno. Per molti medicinali il prezzo e' addirittura la meta' di quello degli Stati Uniti. In ogni caso - precisa - Farmindustria non evitera' di confrontarsi con i temi meno comodi, come quello della competitivita' dei prezzi”.
Storace ha criticato duramente la posizione assunta da Federfarma, ''Ho una posizione contraria alla vendita dei farmaci al supermercato. Pero' se ci ripensano i farmacisti e cambiano posizione sul decreto, posso ripensarci anch'io'', ha detto il ministro della salute, Francesco Storace. Per Storace, dal decreto legge sui medicinali in fascia C, ''chi ci rimette di piu' e' l'industria farmaceutica, ma durante le trattative e dopo Farmindustria ha avuto un atteggiamento lungimirante''.

''Quando si tratta si pensa di avere interlocutori che siano capaci di mantenere le stesse opinioni per almeno 24 ore consecutive”, ha detto Storace, riferendosi all' accordo precedentemente raggiunto con Federfarma sul decreto 'taglia prezzi' dei farmaci. Storace ha quindi sottolineato come Federfarma ''attraverso i suoi massimi vertici, abbia mentito spudoratamente ai suoi associati: minacciare accordi di cartello al ribasso, che tra l'altro sono lesivi anche della normativa antitrust ma che credo dureranno solo fino al momento del varo del decreto”. Secondo il ministro ''la manovra messa in atto da Federfarma e' una manovra inutile perche', nel momento in cui ci sara' la conversione in legge del decreto - ha concluso - ci saranno anche obblighi, sanzioni e controlli''.
Secondo l’opposizione ''Il nuovo decreto sui farmaci del ministro Storace si tradurra' in una bolla di sapone. Tutti gli emendamenti dell'Unione rivolti a dare certezza ai cittadini sugli sconti e ad andare a monte del problema del prezzo dei farmaci sono stati respinti dalla maggioranza e dal governo''. Ad affermarlo e' Grazia Labate, capogruppo Ds in commissione Affari Sociali: ''la verita' e' che e' un decreto irresponsabile che costringe i cittadini a girare tutti i quartieri e di citta' in citta' per trovare farmaci di fascia C scontati''.

                                          Giuseppe Schifini Regioni/Italia Estera



 
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