ROMA - 29 GIU - (Italia Estera) - "Le primarie non saranno rinviate. Le abbiamo chieste noi e ci crediamo: sono una grande occasione di democrazia e di partecipazione. C'è un gioco mediatico che tenta di trasformarle in una cosa pericolosa e dannosa". Così Romano Prodi, per bocca del suo portavoce Richi Levi (intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it) mette a tacere qualsiasi possibilità che le primarie vengano rinviate.
E sull'organizzazione della consultazione Levi dice: ''Sono fiducioso che nella riunione dell'11 luglio troveremo il modo di definire tutti i dettagli, che peraltro sono già stati largamente definiti. Su questo ha già lavorato un gruppo composto dai rappresentanti dei partiti. C'è stato un largo consenso, per cui non sarà assolutamente diffcile arrivare a un'intesa sulle modalità tecniche dell'elezione, visto che mancano solo dei dettagli".
Ma come impedire che votino anche gli elettori del centrodestra? "Si troveranno dei meccanismi per far sì che questo non succeda. In qualsiasi elezione ci sono brogli elettorali e comportamenti criticabili. Francamente, se si riesce a portare un numero rilevante di elettori a votare, se c'è qualcuno che tenterà di fare qualche giochetto, pazienza. Mi sembra comunque - aggiunge il portavoce del Professore - che il segno positivo dell'operazione sia mille volte superiore a quello che possa derivare dalla partecipazione di qualche elettore del centrodestra. Non penso sia un problema".