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Il voto degli Italiani all'Estero

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08 lug 2005CGIE –ASSEMBLEA PLENARIA –L'intervento di Margherita Boniver - I lavori della Seconda giornata

ROMA - (Italia Estera) - Sono proseguiti questa mattina per concludersi nel pomeriggio i lavori del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE). Interessante la relazione del Sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver (Nella foto mentre svolge la sua relazione), che – seppur in partenza per la Corea del Nord e del Sud – è intervenuta nel corso della mattinata al posto del Ministro Fini trattenuto per i fatti di Londra, per dare il benvenuto al Consiglio Generale, che nel Ministero degli Affari Esteri trova la sua sede naturale. “Il dialogo costruttivo e pacifico tra Ministero degli Affari Esteri e Cgie, da una parte, e Cgie e Comites dall’altra,- ha detto la Boniver - ha portato a compiere passi in avanti nell’attuazione del disegno di legge voluto dal Ministro Tremaglia che ha come traguardo la piena integrazione nella madre patria di tutti i cittadini italiani residenti all’estero, grazie all’esercizio del diritto di voto”. "Viviamo anni di trasformazioni profonde, che non possono lasciare intatto il quadro in cui il CGIE opera". Il Consiglio, ha proseguito, è centrale sia sul piano della forma – ovvero con un ruolo consultivo – sia sul piano della sostanza – come momento di raccordo tra le istituzioni e gli italiani all'estero. "Il terzo appuntamento con il voto per corrispondenza ha testimoniato la funzionalità della legge 459 del 2001. La percentuale di affluenza estera è stata all'incirca coincidente con quella in Italia".
Gli italiani nel mondo, a parere del Sottosegretario, mostrano di accostarsi agli appuntamenti elettorali con sensibilità e consapevolezza. "L'ostacolo rimane quello del disallineamento. Le posizioni allineate, oggi, sono circa 2.700.000, mentre nel 2003 erano 1.900.000". I progressi, comunque, non devono fare ignorare la necessità di offrire migliori servizi: "Sono da affrontare la carenza di personale presso i Consolati, la semplificazione di procedure amministrative, con in primis l'estensione della validità dei passaporti". L'Italia, ha concluso la Boniver, ha bisogno degli italiani all'estero.

Il primo intervento della giornata quello di  Franco Santellocco, presidente della Commissione Formazione, Impresa, Lavoro e Cooperazione, che ha definito "di alto profilo" gli interventi ascoltati ieri dai colleghi: "Contributi sui problemi dell'Europa, sul tema dei diritti civili, sulla questione di un'Unione Europea monetaria, i cui padri fondatori pensavano invece ad un'Europa dei popoli". Santellocco,  ha riferito sul bando del Ministero del Lavoro per la formazione professionale degli italiani residenti nei Paesi extraeuropei. Un investimento di 26 milioni di euro per il quale, a settembre 2005, sarà pubblicata la graduatoria dei 517 progetti già accettati ed esaminati da un Comitato Tecnico di Valutazione. Dopo aver protestato per il mancato inserimento nel Comitato di un delegato del CGIE, Santellocco ha espresso il suo rammarico per il fatto che il Consiglio Generale non sia stato coinvolto nella giornata di discussione, svoltasi di recente alla Farnesina, sulle prospettive di valorizzazione delle competenze tecnico-scientifiche delle comunità italiane all'estero. Il Presidente della V Commissione tematica, nel valutare positivamente l'accordo siglato fra l'Università del Salvador di Buenos Aires e l'ateneo "La Sapienza" di Roma, che consentirà agli studenti di ottenere un titolo di laurea in economia riconosciuto in Italia ed in Argentina, si è soffermato sulla normativa, entrata in vigore il 5 maggio scorso, che regolamenta l’internazionalizzazione delle imprese. Un nuova legge che ancora una volta è stata varata senza ascoltare il parere del CGIE. "Gli imprenditori italiani nel mondo - ha proseguito Santellocco hanno bisogno di un impegno maggiore  del CGIE in favore delle loro aziende. I nostri connazionali ritengono di avere il diritto di essere ascoltati, al pari e forse più di altre strutture, nella scelta delle strategie economiche, culturali e amministrative adottate dall'Italia verso i Paesi in cui sviluppano la loro attività".  Santellocco ha anche chiesto un'organica riforma della legge sulla cooperazione allo sviluppo.
Ciascuno dei presenti, così come il resto del mondo, ha ancora di fronte a sé le immagini del dramma che si è consumato ieri a Londra: "Io – ha aggiunto Santellocco  avviandosi alla conclusione del suo lungo intervento – ho davanti anche quelle dei tanti bambini che ogni giorno muoiono in Africa". Questo, a parere del consigliere di Algeri, dovrebbe far riflettere su quegli italiani che vivono in Paesi dove le condizioni sanitarie non esistono. "Ribadisco ciò che è stato detto da Ciampi, ovvero che il distinguo tra gli italiani in Italia e quelli residenti all'estero sta proprio nell'assistenza sanitaria ".

In materia di voto, invece, è intervenuto Claudio Pozzetti, invitando l'intero Consiglio a mettere fine "a una discussione stucchevole in materia di voto". A suo parere, è necessario guardare avanti, "perché i colpi possono ancora arrivare, mentre tutti dobbiamo continuare a ribadire come il voto sia una vittoria di tutti". Esiste una legge, "dobbiamo chiedere che venga applicata". Pozzetti ha proseguito sottolineando come "sebbene non ci sarà mai una piena aderenza delle due Anagrafi, quella Consolare e quella del Ministero degli Interni, bisogna fare in modo che ci si avvicini il più possibile al loro allineamento". Oltre alla questione dell'esercizio del diritto di voto, comunque, Pozzetti ha elencato altre problematiche di grande rilevanza: problemi sociali ed economici innanzitutto – "Per il 2005 si parla di crescita zero, di lavoro nero. Con quale etica e con quale immagine ci presentiamo di fronte agli altri Stati?".

Se l'Europa è in difficoltà, si tratta di esportare i diritti anche in quei Paesi che ne hanno meno. Parallelamente, è necessario "interpretare" i migranti come esempio concreto vivente di come sia possibile conciliare identità e convivenza.

Subito dopo del Sottosegretario Boniver l'intervento di Dino Nardi che ha risposto alle conclusioni della Boniver: L'Italia ha bisogno degli italiani all'estero. Un bisogno che non verrà tradito, ma che necessita di finanziamenti e di un aiuto per permettere, alle prossime politiche, "la scelta di candidati all'altezza del loro compito".

Sulla questione della stampa specializzata si sono espressi invece Lorenzo Losi e Mauro Montanari. Il primo ha avanzato l'ipotesi di istituire, ad esempio tramite la FUSIE, un collegio di garanti che difenda da un lato la professionalità degli operatori, dall'altro istituisca leggi deontologiche, "senza le quali è facile uscire dal seminato". La stampa italiana all'estero, ha detto Losi, è incisiva, "ma è il consumatore che ne fruisce o la cestina".

Parlando poi della legge che regola il rapporto tra il parere dei Comites e i giornali italiani all'estero, Montanari ha ricordato i casi di tirature gonfiate: "Il controllo che spetta all'Ufficio dell'Editoria non dovrebbe accettare autocertificazioni, ma solo certificazioni di terzi qualificati". A questo punto, interpellato, Nino Randazzo ha ricordato i criteri di valutazione che dovrebbero essere applicati a monte dell'assegnazione dei fondi: rispetto delle norme previste a livello locale e internazionale; tenere presenti i quattro filtri di valutazione (Comites, Console, Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio, commissione di esperti che ha in mano il pacco cartaceo dell'anno precedente). Infine, per testate che richiedano un contributo superiore ai 10.000 Euro l'anno, è necessario che venga emessa una certificazione sull'effettiva diffusione da parte di un istituto specializzato.

I lavori del pomeriggio si sono aperti con il gruppo di lavoro Sanità nella persona di Pat Nestico, il quale sta lavorando per creare una fotografia sanitaria dei connazionali all'estero. Nestico ha chiesto al Governo un aiuto per fare in modo che anche gli italiani all'estero possano usufruire degli stessi diritti sanitari dei loro concittadini in Italia soprattutto in riferimento ai 45 milioni di cittadini americani che non hanno alcuna assicurazione sanitaria.

Si è continuato con l'approvazione degli Ordini del Giorno: il primo e il più importante è stato inviato alle ambasciate inglesi in Italia e a Londra e ai Comites di Londra, in esso si legge che "il CGIE in rappresentanza degli italiani nel mondo esprime il suo cordoglio per le barbarie subite nella giornata di ieri a Londra", e vuole "promuovere la cultura della Democrazia e della Pace".

Secondo Ordine del giorno: la ratifica delle commissioni ONU sui diritti dei lavoratori migranti firmato dal consigliere Domenico Azzia, approvato all'unanimità.

Il terzo ha riguardato l'adeguamento dei rimborsi forfettari per i consiglieri residenti all'estero, l'allineamento ai tassi d'inflazione e al cambio della lira in euro, visto che sono fermi dal 1998. In più la firmataria Silvana Mangione ha chiesto il rimborso per via aerea di due giorni prima di partire e due dopo, per quei consiglieri che vivono più lontano. Anche questo provvedimento è stato approvato all'unanimità.

Approvato all'unanimità anche la mozione secondo cui bisogna disciplinare meglio il rapporto tra i comuni e i consolati per l'allineamento delle liste.

Adriano Toniut ha messo ai voti e all'attenzione dei Ministri Gianfranco Fini e Mirko Tremaglia l'elevazione delle agenzie consolari di Lomas de Zamora e Moron a consolati di prima categoria.

La terza commissione tematica, con le firme di Andrea Amaro e Mario Tommasi , ha richiesto un maggiore controllo sull'esercizio di voto visto che è a rischio, da ciò che emerso in questi due giorni di lavori, se non verranno allineate le liste. Hanno poi richiesto una maggiore informazione in campagna elettorale e una regolamentazione della Par Condicio. Documento anche questo approvato all'unanimità.

Riccardo Pinna e Giuseppe Nanna hanno richiesto la presenza dei Comites in stati come la Namibia e l'Angola e altri paesi del sud-africa in cui i Comites non sono presenti. Per quanto riguarda l'aumento dei contributi per la creazione di nuove testate stampa all'estero è stata contestata la legge 416/1981 ma è stato poi spiegato che l'attuale regolamentazione lo prevede (legge 459) e quindi è stato annullato.

E' intervenuto alla discussione, una volta archiviati gli ordini del giorno, Antonio Abruzzese della IIa Commissione il quale ha incentrato la discussione sull'incontro avuto il 10/06/2005 con i dirigenti dell'INPS e dell'INDPAP, in cui si è parlato dell'assegno di solidarietà che è un risarcimento dovuto per chi ha condizioni di indigenza e per chi è stato ed è meno fortunato.

Anna Pompei Ludeberg, presidente del Gruppo Lavoro Donne continua nella lotta per cui più donne si devono affacciare alla politica e che bisogna difendere il mondo invisibile dei due milioni di donne all'estero. E' stato presentata poi da Elisabetta de Costanzo una ricerca fatta in germania sulla violenza che le emigrate subiscono. Un caso su sette presenta violenze nelle mura domestiche in Germania, e soprattutto le violenze corporali, il 47% di casi.

Anche il Ministro Umberto Vattani, ex Segretario Generale della Farnesina e neo presidente dell'Istituto per il Commercio Estero, é intervenuto nella discussione. Vattani - che ha portato all'assemblea il suo saluto di commiato - dopo aver ribadito l'attenzione che lui ha  per il complesso processo del voto all'estero, ha ipotizzato una fattiva mobilitazione della stampa italiana nel mondo che faccia conoscere alle nostre comunità l'importante lavoro e i risultati raggiunti dai 110 uffici ICE operanti all'estero. Strutture fondamentali che stanno cercando di stabilire relazioni sempre più articolate con gli uffici economici delle Ambasciate. Due organismi che devono lavorare in sinergia con le Camere di Commercio e le comunità italiane all'estero. "Nell'ultimo anno - ha rilevato Vattani - abbiamo cercato di creare un triangolo virtuoso fra il Mae, il Ministero delle Attività Produttive e l'ICE. Un triangolo che diventerà un punto di riferimento e di aggregazione per le altre realtà presenti all'estero, e tra queste le comunità italiane".Infine  e si é detto d'accordo con il documento sulla solidarietà per il ruolo della donna e l'impegno per migliorare la stampa all'estero per la diffusione e la partecipazione alle prossime elezioni degli italiani nel mondo.




 
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