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06 lug 2005La visita del Presidente Gian Mario Spacca in Argentina

ANCONA - Il dieci dicembre ' ricorrenza in cui si festeggia la Beata Vergine di Loreto - potra` essere la data in cui celebrare la 'giornata delle Marche'. E` la richiesta emersa nell'incontro avuto dal presidente Gian Mario Spacca (nella foto) con le trentotto associazioni dei marchigiani di Argentina, che hanno raccolto l'idea di Spacca di dedicare un giorno dell'anno alle Marche, insistendo che fosse proprio il 10 dicembre la data prescelta. 'C'e` una data che unisce tutti i marchigiani nel mondo - hanno insistito - E` quella della Festa della Madonna di Loreto, della traslazione della Santa Casa nel luogo che venerianmo da oltre sette secoli e che tutti noi abbiamo eletto a luogo si`mbolo della nostra origine'. Il presidente ha sostenuto che verra` presentata una proposta di legge, con la quale il 10 dicembre verra` riconosciuto, a livello mondiale, 'Giornata delle Marche', da celebrare con iniziative e manifestazioni idonne a coinvolgere la popolazione, il territorio, le istituzioni.  

E` questo uno dei primi risultati della visita del presidente in Argentina. Oggi a Spacca e` stata conferita la cittadinanza onoraria di Armonstrong, importante citta` agri`cola e industriale (gemellata dal 1992 con Osimo) dove si concentra un numero elevatissimo di marchigiani: si stima che in questa zona della pampa gringa il 70% della popolazione sia di origine marchigiana. Il presidente e` accompagnato da una delegazioen composta dai consiglieri regionali Remigio Ceroni e Sandro Donati, e dai dirigenti regionali Marco Bellardi e Raimondo Orsetti.  

Ad Armstrong, le trentotto associazioni dei marchigiani, raggruppate in due Federazioni ( la Fedemarche e la Femacel ), hanno discusso con il presidente le linee operative di attivita` per i prossimi anni, dopo che domenica 3 luglio ' presente l'intendente Fischer ' la citta` ha inaugurato il Monumento all'emigrante marchigiano, un'imponente scultura che ritrae un contadino ricurvo sull'aratro tirato da un bue.  

'Questo monumento e` il si`mbolo del duro lavoro e del sacrificio di centinaia di migliaia di nostri corregionali che, per generazioni, hanno lasciato la propria terra per costruire proprio qui, il futuro delle rispettive famiglie, dando un contributo determinante per l'edificazione della nazione Argentina; un contributo che non e` stato dimenticato e che e` stato anche testimonianza autentica dei valori realmente vissuti della nostra civilta', ha sostenuto Spacca, dinanzi a una folla che lo ha applaudito con calore.  

Temi, questi, ripresi nell'incontro con le 38 associazioni dei marchigiani. 'E` lo spirito della nostra identita` che dobbiamo rilanciare con forza e determinazione', ha sottolineato. 'E voi marchigiani che vivete all'estero, sarete i nostri primi ambasciatori delle Marche e dei valori in cui crediamo'.  

La citta` di Armstrong, oltre ad essere la prima citta` all'estero con un monumento dedicato all'emigrante marchigiano, ha realizzato, anche uno museo dedicato all'emigrazione, cui e` stato posto il nome di 'Enrico Orsetti', un contadino di Osimo, figlio di emigranti in Argentina. E` toccato a suo nipote Raimondo, gia` sindaco di Osimo, ricordare con parole toccanti la figura del nonno e raccontare alcuni episodi commoventi della sua vita.  

Spacca prosegue il suo viaggio in Argentina. Lo attendono a Rosario e Buenos Aires una serie di incontri con rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, con gli operatori economici e culturali. Nella mattinata di ieri ha ricevuto un invito personale dal senatore Carlos Reutmann, gia` Governatore della provincia di Santa Fe, noto in Italia come pilota della Ferrari, personalita` politica di primissimo piano in Argentina, che lo ha invitato a far visita in forma ufficiale, mercoledi` prossimo al Senato, della Repubblica.

 

 




 
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