STRASBURGO - (Italia Estera) - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è stato contestato e interrotto a pochi minuti dall'inizio del suo discorso nell'emiciclo del Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo. ''I benefici tangibili derivanti dalla moneta unica sono sotto gli occhi di tutti'', scandisce ancora una volta l'europeista Ciampi. Queste affermazioni fanno scattare la reazione leghista. “Basta con l’euro”: Mario Borghezio inizia ad urlare, sventolando un fazzoletto verde. Matteo Salvini e Francesco Speroni completano la scenografia con le bandiere della Padania. Una gazzarra indegna.
Immediato l'intervento del presidente dell'Europarlamento Josep Borrel che invoca il tempestivo intervento dei commessi. Per i tre europarlamentari della Lega scatta l'espulsione dall'aula tra gli applausi dell'intero Parlamento.
Il capo dello Stato non si scompone e riprende il suo intervento. E' necessaria ''una gestione coordinata'' delle politiche di bilancio da parte dei Paesi membri'', afferma Ciampi. ''E' la mancanza di volontà politica dei governi nazionali - ha proseguito il capo dello Stato - che impedisce di realizzare questo obiettivo''. Dunque, rimarca Ciampi, ''dai governi nazionali deve giungere un messaggio preciso'', reso più forte attraverso ''l'allocazione delle risorse pubbliche''. Quanto alla flessibilità, ha osservato il presidente della Repubblica, ''deve essere utilizzata dalle imprese per guadagnare in termini di competitività e accrescere le vendite in Europa e nel mondo''.
Le interruzioni in Parlamento sono nelle normalità". Così il presidente della Repubblica, dopo un colloquio con Barroso, ha minimizzato con i giornalisti la contestazione subita da parte degli eurodeputati della Lega.
Berlusconi: ''Condanniamo forma e sostanza della dimostrazione contro Ciampi''. Fini: ''Gazzarra leghista inammissibile'' Follini:” un gesto grave che disonora loro stessi”
Il premier Silvio Berlusconi interviene su quanto accaduto al parlamento europeo. ''Non si può pensare di affidare la propria opinione o il proprio dissenso a manifestazioni al di fuori di ogni regola come quella di stamattina al Parlamento di Strasburgo'', dice il premier. Per questo ''condanniamo nella forma e nella sostanza la dimostrazione di cui è stato oggetto il capo dello Stato, al quale ribadiamo la nostra stima e la nostra vicinanza''.
Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, nell'aula di Montecitorio, esprime subito ''piena e incondizionata solidarietà'' al capo dello Stato. Ma in serata Casini è ancora più netto. La contestazione della Lega a Strasburgo ''pone un problema politico al presidente del Consiglio piu' di quello che gli ha posto il congresso dell'Udc''. Aggiungendo, poi, che si tratta di ''un atto grave, di infantilismo politico, dannoso per il Paese''.
Anche il presidente del Senato, Marcello Pera, ha espresso solidarietà a Ciampi, secondo quanto reso noto da un comunicato della presidenza di Palazzo Madama.
Per il vicepremier Gianfranco Fini, che è a Brasilia, si è trattato di un esempio di ''propaganda francamente imbarazzante''. ''La gazzarra leghista è doppiamente inammissibile: da una parte perché è stato contestato il capo dello Stato da parte di parlamentari europei eletti in Italia presso la sede del Parlamento di Strasburgo, e già questo è un aspetto che rende intollerabile questo comportamento -. In secondo luogo, perché il presidente della Repubblica stava svolgendo un discorso di ampio respiro volto a ribadire come l'interesse nazionale sia perfettamente compatibile con quel progetto di costruzione dell'Europa sul quale il presidente Ciampi è da sempre profondamente impegnato''.
Per il leader dell'Udc, Marco Follini, ''Ciampi ha fatto un discorso straordinario, che onora il nostro Paese. I deputati leghisti hanno commesso un gesto grave che disonora loro stessi".
L'Unione parla di ''atto inqualificabile'' e chiede le dimissioni dal governo dei ministri della Lega. ''L'aggressione al capo dello Stato e' un atto inqualificabile che offende l'Italia'', dice Romano Prodi. E incalza:''Le scuse questa volta non possono bastare solo le dimissioni di tutti i rappresentanti della Lega all'interno dell'esecutivo potranno consentire agli italiani di avere rispetto per il loro governo''.
''Un comportamento assolutamente vergognoso'', è il commento del capogruppo della Margherita alla Camera, Pierluigi Castagnetti. L'iniziativa del Carroccio, spiega Castagnetti, ''danneggia l'immagine del nostro Paese''. ''La maggioranza parlamentare italiana -avverte- dovrebbe sentire il dovere di dissociarsi in modo netto da quello che e' avvenuto, altrimenti ne diventa corresponsabile."
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La Lega e' andata 'oltre il limite del tollerabile'. Lo dice il presidente dei Ds, Massimo D'Alema, subito dopo l' intervento di Ciampi a Strasburgo. 'E' un fatto gravissimo, che non ha precedenti perche' i parlamentari italiani hanno contestato il presidente della Repubblica italiana al parlamento europeo e questi sono parte della maggioranza di governo', ha sottolineato D'Alema, secondo il quale il presidente della Repubblica ha pronunciato 'un discorso di grande spessore e nobilta''. '
La Lega - ha osservato D'Alema - deve chiedere scusa. Questo comportamento non e' accettabile anche perche' non e' stato un caso singolo, ma una contestazione organizzata di una forza politica, un partito della maggioranza di governo che ha organizzato una gazzarra al Parlamento europeo. Si tratta di un fatto intollerabile che chiama in casa la responsabilita' politica del Governo italiano'.
Per Gianni Pittella, deputato DS al Parlamento europeo e Responsabile nazionale DS per gli Italiani all'estero, "L'episodio della contestazione leghista al Presidente Ciampi in un ambito quale quello dell'Europarlamento è un fatto dalla gravità inaudita che getta fango non solo sulle istituzioni italiane, ma anche su quelle europee e che espone l'Italia, le sue istituzioni e i suoi milioni di cittadini sparsi per il mondo a un grave imbarazzo internazionale" "Il Presidente Berlusconi dovrebbe immediatamente sospendere i ministri leghisti che non condannano apertamente e senza appello il grave episodio di Borghezio & company".
Ma
la Lega non ci sta. E in Aula a Montecitorio il presidente dei deputati della Lega, Andrea Gibelli, ha stigmatizzato le critiche rivolte alla contestazione inscenata dal Carroccio a Strasburgo come una ''vergogna''. Arrivano poi i distinguo del ministro del Welfare Roberto Maroni che precisa la linea ufficiale della Lega. ''I nostri europarlamentari hanno fatto bene a contestare l'euro, male a contestare Ciampi. Il vero responsabile dei disastri dell'euro si chiama Romano Prodi''.