PRATOLA PELIGNA -20 GIU - (Italia Estera) - Nei locali del vecchio Municipio di Pratola Peligna, in una cornice di suggestiva armonia determinata dall’antica struttura che l’ha ospitata, è stata presentata al pubblico e alla critica una pregevole mostra d’arti visive intitolata “Valori umanistici d’Italia nel Mondo”, curata dal critico d’arte Leo Strozzieri, l’inaugurazione ha visto la partecipazione del Sindaco Corrado Di Bacco e di tanti attenti ed appassionati estimatori, oltre alle delegazioni di emigranti convenute dall’estero.
La mostra che è apparsa immediatamente comprensibile anche a coloro che non sono abituali frequentatori di iniziative di questo genere, sarà aperta fino al prossimo 3 Luglio, ed è stata organizzata dalla Associazione culturale de La Voce dell’Emigrante, dal Comune di Pratola Peligna, in collaborazione con la Regione Abruzzo e la Provincia dell’Aquila, con l’Associazione latino americana in Italia e sotto l’alto patrocinio del Ministero per gli Italiani nel mondo, del Ministero per i beni e le attività culturali e dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo.
La rassegna risulta divisa in vari settori:
Una sala è stata dedicata allo scultore Umberto Mastroianni, che la critica elogia come uno dei maggiori interpreti del 900, vincitore alla Biennale di Venezia nel 1958 per la scultura, che venne insignito della più alta onorificenza giapponese “il premio imperiale”; una seconda sala rappresenta un omaggio a Gigino Falconi uno dei più qualificati pittori abruzzesi di fama internazionale .
Una Sezione della mostra è stata riservata agli artisti italiani che nel rispetto dei valori estetici possono ritenersi esemplari di una cultura umanistica del nostro Paese che sempre tanti consensi trova anche all’estero ed un’altra alla ceramica, a torto considerata da alcuni una specie di arte povera di contenuti, ma al contrario molto rappresentativa del personale impegno di tanti artisti, in questo settore è stata determinante la collaborazione dei maestri Vittorio Amadio di Ascoli Piceno ed Enzo Angiuoni di Avellino.
Tutte le opere scultoree e pittoriche sono documentate in un elegante volume a colori, corredato di testi introduttivi, che fa da compendio a questa mostra dedicata alla Memoria dello scultore Pancella, di recente scomparso, che ha partecipato con una scultura in bronzo.