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14 giu 2005OPINIONI: AN allo sbando ++di Nick Voltaggio++ (Segretario CTIM Vancouver)

VANCOUVER(AUSTRALIA) - (Italia Estera) -  Clima di bufera in Alleanza Nazionale dopo le dichiarazioni e le affermazioni del Ministro degli Esteri e leader del partito Gianfranco Fini, che ha giudicato diseducativo il promuovere l'astensione al voto per quanto concerne il referendum. Le parole di Fini hanno scatenato una vera tempesta politica all'interno di An. Non sono mancate le reazioni pesanti e i toni duri di “colonnelli” quali Mantovano, Storace e Alemanno. Quest'ultimo addirittura ha rassegnato le dimissioni da vicepresidente del partito mentre Publio Fiori non ha risparmiato di ricordare a Fini che le sue parole e il suo pensiero sono in netto contrasto con i principi fondamentali di Fiuggi. Pochi, davvero pochi, quelli che in Alleanza Nazionale al momento difendono Gianfranco Fini o almeno non ritengono che le parole del leader possano portare ad una vera e propria catastrofe interna. La maggior parte di coloro che reggono le fila del gruppo non perdonano al Ministro degli Esteri di “aver tradito” le ideologie del partito, soprattutto non digeriscono che oggi Fini raccolga il plauso di politici come Bertinotti e Fassino. Non e' certo un momento felice quindi per Alleanza Nazionale, a pochi mesi dalle nuove elezioni la strada per il centro-destra si fa tutta in salita. E intanto c'e' gia' stata una scissione da parte di alcuni esponenti di An che hanno dato vita ad un nuovo partito che si chiama Destra Italiana.

 

Anche all'estero i tanti simpatizzanti del partito e soprattutto dell'uomo avvertono le difficolta' di una situazione che genera oggi confusione, disagio e soprattutto profonda delusione, verso quel personaggio che e’ sempre stato il simbolo della coerenza politica verso le ideologie di destra, un leader che ora, a detta di molti, non sembra piu' avere tanto le idee chiare. An, caro Fini, ha bisogno, ora piu' che mai, di leader con gli attributi che sappiano traghettare il partito verso un futuro che significa consensi, un futuro che significa nervi saldi, perche' oggi come oggi, caro Fini, i tuoi compagni di partito, i tuoi elettori, si sentono traditi, si sentono smarriti. Non e' una condanna, caro Fini, ma solo una schietta analisi della situazione attuale: se quello sull'astensione era un tuo pensiero personale, come uomo possiamo accettarlo, ma non possiamo pensare di tollerare il tuo dietro-front, la tua condanna verso una astensione che An ha sempre promosso e sostenuto. Caro Fini, tu sei e resti ancora oggi per noi un grande e unico punto di riferimento. Le parole non possono cancellare il passato e quello che hai dato alla destra e all'Italia. Ma urge un confronto, urge capire se davvero vuoi guidare ancora il tuo gruppo politico. Perche', caro Fini, alla fine gli uomini passano, il partito resta e le idee pure.

                              Nick Vultaggio (Segretario CTIM Vancouver)

 

 




 
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