MONTREAL- (Italia Estera) - Grazie ad accordi presi tra
la Rai
e i maggior gestori delle trasmissioni via cavo, la comunita` italiana del Canada, si sta godendo i primi programmi di Rai International, che trasmette in gran parte del territorio canadese.
Un evento storico, visto che il nostro paese e` stato l`ultimo ad avere i programmi Rai senza filtro direttamente dall`Italia.Una battaglia durata oltre cinque anni e vinta dalla comunita` italiana che nei momenti piu` difficili, non si e` mai data per vinta.
"La storia di Rai International in Canada e` partita da Montreal" - ha detto il direttore Massimo Magliaro - nel suo intervento durante la puntata de "L`Italiana" teletrasmessa in tre citta` del Canada: Toronto, Vancouver e Montreal.
La storia della Rai in Canada non e` partita da Montreal e tantomeno da Giovanni Rapana`, ex presidente del Comites e oggi, grazie ad alcuni compomenti del Comites di Toronto, fa parte del CGIE.
A fatto avvenunto tutti reclamano il proprio orticello, ed e` sbagliato secondo noi, dare segnali errati alla comunita` internazionale e agli italiani che ci leggono, in quanto la verita` dell`arrivo di Rai International in Canada non e` frutto di singole persone ma di un lavoro concertato e portato a termine con determinazione collegialmente da tutte le istituzioni: Ambasciata d`Italia, Consolati, CGIE, Comites, governo italiano e canadese, ma soprattutto dalla grande passione per la cultura italiana da parte di cittadini non solo italiani che vivono nel nostro paese. ma anche da cittadini di altre etnie che hanno firmato la petizione per il rilascio della licenza a Rai International in Canada.
Noi dell`UDC Canada, in un solo giorno abbiamo raccolto oltre 5,000 firme, ma sino ad ora non l`abbiamo mai detto, come Segretario Esecutivo del Comites di Toronto, ho fatto quello che era necessario fare, senza sventolarlo al vento. Cinque sono state le lettere di appoggio alla domanda inviate dalla nostra organizzazione alla CRTC. Questi sono piccoli particolari che stanno a dimostrare l`impegno di tutti, nessuno escluso. Se poi qualcuno voule a tutti costi dare la paternita` della Rai In Canada, che lo faccia pure, cio` non significa che questo risponde a verita`.
Per il bene della laboriosa comunita` italiana in Canada, sarebbe ora, di smetterla e dire che uno e` piu` bravo dell`altro. Questo atteggiamento crea divisioni, malumori e non unisce.
Giovanni Rapana` ha il vizio di "essere il primo della classe", senza accorgersi di quanto sia offensivo il suo modo di fare nei confronti di coloro che hanno lavorato forse anche piu` di lui senza mettersi in vetrina.
Sin dal primo giorno L`UDC Canada, ha creduto fermamente nel progetto Rai International in Canada, lo ha sostenuto con i fatti, senza ricorrere alle manifestazioni di piazza che non piacciano ai canadesi e sanno di sapore di vecchia politica all`italiana.
Comprendiamo lo slancio del signor Giovanni Rapana e le sue velleita` politiche, pero` ci chiediamo: "é poi cosi` sicuro che il suo modo di fare politica alla vecchia maniera, sara` apprezzata dall`elettore italo-canadese alle prossime elezioni politiche".
Noi crediamo proprio il contrario.
Vittorio Coco,segretario politico dell` Udc Canada