RIO DE JANEIRO - ''Quella degli italiani all'estero è stata una battaglia sempre nel mio cuore, una battaglia politica che per me è diventata sacra e che quindi deve superare ogni questione di parte e di partito''. E' il ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, a sottolineare l'importanza delle nostre comunità nel mondo e la vittoria da lui ottenuta dopo una battaglia durata cinquant’anni, affinché potessero esprimere il loro voto: ''la democrazia si è davvero compiuta, questo è finalmente il vero suffragio universale''.
In Brasile per incontrare gli esponenti di spicco della comunità italiana e festeggiare con loro per la prima volta la festa del 2 giugno, Tremaglia raccomanda al governo italiano di usare la cultura dell'accoglienza ''anche per quei disperati che giungono sulle nostre coste perché noi italiani siamo pieni di civiltà e di umanità'' e perché ''gli italiani all'estero hanno dato tanto e hanno talvolta subito discriminazioni anche indegne''.
Tremaglia ripercorre i 50 anni della battaglia per i diritti degli italiani all'estero e incita la comunità di Rio a ''portare avanti gli ideali perché altrimenti vince la partitocrazia, cioè il nulla, solo effimero potere che distrugge''.Poi il suo incitamento: ''Bisogna credere nella patria, nella giustizia, nella italianità'',