ROMA – (Italia Estera) - “L’Italia di oggi nel mondo: il ruolo della cultura” è il tema della Terza Conferenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura che si aprirà il 26 mattina alla Farnesina con l’intervento del Ministro degli Affari Esteri, Gianfranco Fini, del Ministro per i Beni Culturali Rocco Buttiglione e del Presidente del Senato Marcello Pera. Per approfondire i rapporti tra promozione culturale e ricadute economiche e commerciali, alla Conferenza parteciperà anche il Vice Ministro per le Attività Produttive Adolfo Urso. Sarà preceduta da un pranzo offerto dal Sottosegretario Giampaolo Bettamio nella serata del 25 maggio.
Obiettivo della Conferenza è dare nuovo slancio alla promozione della cultura italiana, creando sinergie con altri importanti protagonisti del “sistema Italia”, quali l’ICE, l’ENIT, le Camere di Commercio, la Confindustria.
In particolare la Conferenza si propone di raggiungere il superamento di una visione settoriale dell’attività degli Istituti Italiani di Cultura, grazie allo sviluppo e al rafforzamento dei rapporti con i settori di punta dell’economia italiana. Una speciale attenzione sarà dedicata alle produzioni agroalimentari di qualità, frutto di una cultura millenaria e componenti dello “stile italiano” nel mondo; l’approvazione di un “Decalogo” che indichi alcune linee guida valide per tutti gli Istituti, indipendentemente dal Paese in cui operano, per le loro principali attività: la proiezione dell’immagine del Paese; la presentazione dell’Italia moderna; la promozione delle eccellenze scientifiche e tecnologiche; la valorizzazione delle missioni archeologiche e del restauro; la diffusione dell’italiano; la raccolta e documentazione della produzione letteraria italiana; la promozione del patrimonio artistico e culturale italiano; la ricerca della partecipazione straniera alla scena culturale del nostro Paese; l’informazione sulla realtà culturale nazionale; l’attenzione alle esigenze delle collettività italiane; la definizione di un segno identificativo comune, che renda riconoscibili gli Istituti nelle realtà in cui operano.
Alla Conferenza sarà avviata una riflessione sull’armonizzazione delle forme e degli strumenti di comunicazione di cui si avvalgono gli Istituti, senza escludere una possibile rielaborazione del logo degli IIC.
Per assicurare un maggior approfondimento dei temi in discussione, il programma prevede Sessioni Plenarie e Tavole Rotonde su temi specifici: a queste ultime interverranno anche alcuni ospiti esterni. Le conclusioni delle Tavole Rotonde saranno presentate e dibattute in Plenaria.