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18 mag 2005Presentato a Roma l'accordo per la promozione della ligua italiana nel mondo

ROMA –18 mag - (Italia Estera) - E' stato presentato questa mattina a Roma, nella cornice di Palazzo Firenze, l'accordo raggiunto tra l'Istituto per il Commercio Estero (ICE) e la Società Dante Alighieri per la promozione della lingua italiana nel mondo .
L'intesa è stata firmata ieri, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, durante la cerimonia di consegna dei diplomi ai Benemeriti della Cultura. "Troppe sterili polemiche ci sono state in questi ultimi tempi sulla lingua italiana – ha detto nell'occasione il Presidente –. La sua diffusione dipende in primo luogo da noi stessi. E' inutile lamentarsi se poi non si investono risorse sufficienti. Perciò, è tanto più encomiabile lo sforzo di quelle istituzioni, come la Dante, che, in silenzio, grazie al volontariato, riescono ad assicurare una buona presenza internazionale della nostra lingua ".
L'accordo è la prima tappa di un'alleanza inedita tra cultura ed impresa che intende rappresentare una nuova forma di concepire il sistema Paese nella globalità dei molteplici aspetti della produttività e della creatività. "Quello con l'ICE – ha dichiarato l'Ambasciatore Bruno Bottai, Presidente della Società Dante Alighieri – è un accordo importante che risponde alla grande passione, crescente in tutto il mondo, di imparare l'italiano, grande lingua di cultura di un Paese vivace anche economicamente ".
Tra i progetti operativi dell'accordo in imminente fase di attuazione sono da segnalare la formazione linguistica di dirigenti quadri nei Paesi dell'area balcanica , la selezione di interventi seminariali di formazione in Bosnia Erzegovina, la realizzazione di un corso specialistico di italiano a distanza e la formazione linguistica di funzionari ICE in Cina.
All'incontro hanno preso parte anche il Presidente dell'ICE Beniamino Quintieri, il Consigliere per la Stampa e l'Informazione del Presidente della Repubblica Paolo Peluffo, il Direttore Generale dell'ICE Ugo Calzoni e numerose personalità del mondo della cultura e dell'impresa.
"La diffusione della lingua italiana – ha spiegato il Presidente Quintieri – è uno strumento determinante per far conoscere all'estero il nostro stile di vita e i nostri prodotti . E' indispensabile, per raggiungere questo risultato, preparare programmi e progetti a lungo raggio temporale e questa intesa tra ICE e Dante Alighieri, dueistituzioni con una presenza capillare in tutto il mondo, è già concretamente in atto e destinata a durare ".
Il Direttore Generale Calzoni, invece, ha sottolineato che "in un processo di internazionalizzazione la piccola e media impresa ha bisogno di personale adeguato all'estero. Dobbiamo, dunque, investire nella formazione e non potevamo farlo che con la Società Dante Alighieri, eccellente nella preparazione linguistica ".
IlSegretario Generale della Dante, Alessandro Masi, aggiunge inoltre che finalmente "l'Italia riesce a fare sistema, legando la cultura, non più considerata una Cenerentola, e l'impresa. Questo programma - spiega - permetterà a operatori cinesi, australiani o albanesi di lavorare il prodotto italiano in lingua italiana. Abbiamo avviato corsi in 7 Paesi balcanici, per offrire la possibilità di conoscere la lingua. Faremo corsi nelle università, e poi ci rivolgeremo all'Oriente ".
I punti del piano di collaborazione prevedono che, ad ogni livello conseguito nell'ambito dei corsi per lo sviluppo delle competenze comunicative dell'italiano come lingua straniera realizzati presso le sedi dell'ICE, sarà rilasciata la certificazione PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri); che nell'ambito dei corsi di formazione realizzati dall'ICE la Società Dante Alighieri potrà organizzare nei Paesi d'origine corsi di italiano propedeutici alla partecipazione ai corsi stessi; che nell'ambito di iniziative culturali promosse dall'ICE la Società Dante Alighieri potrà fornire un supporto logistico ed organizzativo nella città in cui sia attivo un Comitato; in questo contesto l'ICE potrà divulgare e distribuire materiale informativo della "Dante" e valorizzare manifestazioni ideate dalla Società; che l'ICE potrà acquistare prodotti editoriali della Società Dante Alighieri; e, infine, che sarà costante l'impegno della Società Dante Alighieri a diffondere la conoscenza dell'ICE attraverso i Comitati e ad ospitare nel proprio sito Internet e nella rivista "Pagine della Dante " uno spazio d'informazione dedicato all'ICE.
"Fino ad ora abbiamo agito in parallelo – prosegue il Presidente dell'ICE – ma oggi reputiamo che un maggior utilizzo della lingua possa essere utile per far conoscere meglio lo stile di vita italiano, sempre più apprezzato all'estero. Le aziende italiane, investendo all'estero, potranno trovare personale che sappia l'italiano e che conosce l'Italia: sarà un enorme vantaggio ".
Come contribuiranno a questo progetto l'ICE e le aziende italiane? "Formeremo il nostro personale seguendo questo programma – prosegue Quintieri – e poi le aziende, più capillarmente, faranno singole iniziative in tal senso. Più volte, in passato, abbiamo portato personale straniero in Italia ".
Michela Bondardo, vicepresidente di Sistema Impresa e Cultura, ritiene che l'accordo firmato ieri " possa essere utile, e il mio auspicio è che vista la situazione difficile e i mercati sempre più competitivi, la strada intrapresa sia quella di creare alleanze strategiche ".
Solo così, sostiene Bondardo, "si potrà ottenere qualcosa: la via giusta è quella di creare alleanze strategiche, quello che può fare la differenza è un progetto sinergico. Deve essere tutto inquadrato in un progetto più grande: all'Italia è sempre mancata una visione a medio termine, per non dire a lungo. Si tratta di un passo importante in questo senso, che spero sia il primo di tanti ".
L'idea dell'accordo nasce, rivela Masi, dall'idea di "fare sistema di due vecchie realtà, che da anni facevano missioni simili portando all'estero qualcosa di italiano. L'ICE si è accorto che doveva fare qualcosa per migliorare la sua parte comunicativa, il suo personale ha bisogno di conoscere e pure bene l'italiano. Noi per questo siamo il partner più affidabile, e il nostro vantaggio sarà quello di avere un'applicazione pratica della realtà quotidiana, di essere messi al lavoro per dimostrare a tutti di cosa siamo capaci. E la speranza concreta, infine, è quella di riuscire ad essere potenziati dal Governo ".
L'italiano – conclude Masi – esce "ancora una volta vincitore da un confronto che in questi tempi è sempre più aspro. Dopo la sua esclusione dalla comunicazione stampa nell'Unione Europea, dopo la chiusura delle cattedre in Svizzera, sembrava finito. Invece è una lingua bella e viva: usiamola


 
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