Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
20 mag 2005VENETO: Galan presenta la nuova Giunta regionale

VENEZIA - (Italia Estera) - Il principio fondante del nostro modello di governo in questi dieci anni è l'aver creduto in tutte quelle politiche che garantiscono servizi a sostegno della famiglia, della persona, soprattutto delle nuove generazioni. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan intervenendo oggi in Consiglio per presentare la nuova giunta regionale. Il presidente ha detto che nei prossimi anni in Veneto intende “governare avendo fiducia nella società veneta, offrendo più opportunità ai cittadini della nostra regione, rendendoli più liberi di scegliere le politiche piuttosto che accudirli e obbligarli a "mangiare" l’unica e sola "minestra" che passa il convento pubblico”. Rivolgendosi ai partiti della maggioranza, Galan ha proposto “una strada alta e ambiziosa: quella di interpretare i segnali di malessere dei nostri elettori come una domanda di maggiore autonomia, di più libertà individuale, di maggiore efficienza pubblica. Come a dire, che va riportato al centro del nostro stile di governo quel “vento del nord” di cui nel decennio trascorso siamo stati gli interpreti più credibili e attrezzati”. Riguardo alle difficoltà politica di Forza Italia, che è stato anche il partito più penalizzato dagli elettori a livello nazionale, Galan ha detto: “non mi nascondo la vera e propria crisi di prospettiva che oggi attraversiamo. Le polemiche di queste settimane nulla hanno a che vedere con puerili lotte per il potere, ma riflettono una divisione radicale di orientamenti al nostro interno. Per questo, tuttavia, ho preferito consapevolmente far emergere fino in fondo le nostre diversità di vedute, invece di lasciarle marcire in banali compromessi di potere che i cittadini non capiscono e rifiutano. Lasciamo a qualche altro partito questo sport del tira e molla continuo sulla visione strategica del proprio ruolo politico”. Rispetto all’opposizione Galan ha affermato di non scorgere “a tutt’oggi, segnali di ravvedimento, né intenzioni sincere di aperture al dialogo in quanto, per bocca del suo leader, la minoranza continua a pretendere, a richiedere, senza nemmeno l'ombra di quella umiltà democratica che sola consentirebbe la riapertura del dialogo e del confronto tra maggioranza e opposizione”.
LE DIFFICOLTA’ ECONOMICHE E SOCIALI
Il presidente è passato poi a parlare delle difficoltà economiche e sociali, che nel Veneto prendono “la forma di un rapidissimo mutamento di pelle della nostra struttura produttiva”. “Si tratta di un evento atteso – ha aggiunto - che abbiamo indicato nel Piano Regionale di Sviluppo. Non siamo dunque impreparati, ma, appunto per questo, la nostra azione di governo dovrà essere ancora più incisiva e capace di rispondere positivamente alle sollecitazioni telluriche che le trasformazioni in corso produrranno in tutta la società veneta. Per Galan l’internazionalizzazione della nostra economia va accelerata il più possibile, è un passaggio obbligato. “Un passaggio – ha detto ancora - attraverso cui scopriamo che nel mondo globalizzato la riduzione della pressione fiscale e l'aumento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni sono divenuti una questione di vita o di morte”.Questo è l'elemento chiave di qualsiasi serio programma politico e tali  traguardi possono essere raggiunti solo quando il rapporto fra prelievo fiscale e spesa pubblica diviene diretto e trasparente. Il presidente ha sottolineato come in un Rapporto OCSE del 2004 sulle politiche fiscali sia emerso che i Paesi a struttura federale sono riusciti negli ultimi 30 anni a contenere l'aumento della pressione fiscale entro limiti esigui mentre i Paesi dell'Europa continentale a struttura centralistica - a cominciare da Italia e Francia - hanno visto invece crescere la loro pressione fiscale in modo esponenziale. Una pressione cui il Governo Berlusconi intende gradualmente rinunciare e che ha visto, in questo senso, la Regione del Veneto fare da apripista, da illuminata e previdente avanguardia. Il federalismo fiscale diventa quindi una necessità storica evidente e un obiettivo politico improcrastinabile. Anche la riforma del cosiddetto Patto di stabilità, fortemente richiesta dal nostro governo, dovrebbe avere effetti positivi sullo sviluppo economico. La sfida dell'internazionalizzazione richiede una forte alleanza tra istituzioni pubbliche  e mondo dei produttori, e ciò in funzione di quanto rappresenta il contenuto vero della sfida: investire nella ricerca, nell'innovazione, tutelando quindi le nostre produzioni, sapendo così attrarre investimenti, ma anche i grandi flussi turistici, dato che il Veneto è la terra delle bellezze naturali e del patrimonio storico-artistico e monumentale tra i più imponenti e straordinari al mondo.
I GIOVANI E LA SUSSIDIARIETA’
Una simile sfida pretende competitori adeguati in ogni campo del sociale, dell'economico, del culturale. E questi competitori non possono che essere i giovani. Il Veneto deve saper pensare in grande e ciò ci può essere consentito soltanto se sapremo offrire delle concrete opportunità alle nuove generazioni, ai giovani, a coloro insomma che possono rendere sostenibile la sfida. Galan ha affermato inoltre la necessità che la Regione del Veneto sappia interpretare e guidare in senso autenticamente liberale e sussidiario il percorso delle riforme istituzionali in atto, perché l’attuale straordinario momento storico possa davvero essere volano di maggiore libertà per tutti, a cominciare dai giovani. “La sussidiarietà orizzontale – ha sostenuto il presidente - costituisce un efficace strumento politico per modellare le riforme al fine di superare quella lontananza del “paese legale” dal “paese reale”, ovvero per superare quella scissione tra la vita delle istituzioni e quella dei cittadini. In particolare, la Regione del Veneto, per quanto di propria competenza, avrà come suo obiettivo il diretto coinvolgimento dei giovani nell’applicazione del principio di sussidiarietà nell’ambito della legislazione o della attività amministrativa riguardanti i comparti della sanità, dell’assistenza sociale e abitativa, dell’istruzione, delle politiche di sostegno al lavoro e all’occupazione, della formazione professionale, dei servizi pubblici locali e dell’imposizione fiscale”.
LE PROGETTUALITA’
Galan ha poi detto che negli ultimi 10 anni il Veneto ha dimostrato di non essere senza progettualità e di poter guardare al futuro “con la tranquillità e la sicurezza che ci è data dall'aver elaborato e attuato grandi e coraggiosi progetti”. Grandi e coraggiosi progetti che esigono però strumenti concreti a sostegno dello sviluppo della società veneta: innanzitutto, gli strumenti istituzionali come il nuovo Statuto e il Regolamento Consiliare. Le altre sfide da affrontare celermente si chiamano Programma Regionale di Sviluppo, Piano di Attuazione e Spesa e, quindi, i Piani di settore, cioè il Piano Regionale dei Trasporti, il Piano Socio-sanitario, il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, nonché la Programmazione Comunitaria considerata in un arco di tempo che va dal 2007 al 2013. Dopo aver messo l’accento sull’esigenza di saper coinvolgere, nel raggiungimento degli obiettivi, energie e risorse presenti nel sociale e nel privato, Galan ha aggiunto che la Regione del Veneto ha già dimostrato di credere e di sostenere iniziative rivolte allo sviluppo della ricerca e dell'innovazione. Il concorso di altri soggetti pubblici e privati sarà necessario anche per il progetto di riqualificazione ambientale e di riconversione produttiva di Porto Marghera, che rappresenta un'altra delle grandi sfide che attendono il Veneto e in particolare Venezia. “Porto Marghera – ha proseguito Galan - deve diventare la nostra piattaforma del futuro in campo ambientale, culturale, architettonico, sociale, generazionale, perché se a Porto Marghera non si dovesse guardare con l'energia espressa dalla creatività dei giovani mancheremmo l'obiettivo di una Porto Marghera spazio avanzato verso il futuro, luogo aperto al nuovo. Il Veneto, inteso come un'unica, immensa area metropolitana, ha bisogno di Porto Marghera in funzione di una logistica a scala internazionale, di un terziario avanzato, di una rete portuale e aeroportuale capace di creare sinergie globali che portino nel Veneto risorse economiche, finanziarie, turistiche in grado di dare dinamismo e continuità a ognuno dei protagonisti dell'area metropolitana veneta che non si limita affatto ai confini di Verona, Vicenza, Belluno, Rovigo, Padova, Venezia, Treviso”.
LE INFRASTRUTTURE
Per quanto riguarda le infrastrutture, il presidente ha detto che la Regione è più che intenzionata a procedere per veder completate, nei tempi previsti, le grandi opere di cui il Veneto ha bisogno per lo sviluppo della sua economia, per la qualità della vita, nel pieno rispetto dell'ambiente  e di ogni ben culturale. E ciò riguarda anche il Progetto Mose che dovrà essere completato nei tempi previsti. Evidenziando come la logica portante della politica infrastrutturale dovrà essere la separazione tra i traffici di lunga percorrenza ed i traffici con origine-destinazione interna di breve raggio, Galan ha ricordato che il Veneto è interessato da tre Corridoi della Rete Transeuropea dei trasporti e precisamente il Corridoio V, il Corridoio I ed il Corridoio Adriatico su cui si innesta la nuova direttrice Adriatico-Tirreno da Mestre a Civitavecchia, meglio conosciuta come Nuova Romea. Inoltre la ferrovia, che può essere l’unico reale “competitor” del trasporto merci su gomma, deve essere necessariamente potenziata, anche perché costituisce una modalità di trasporto decisamente meno inquinante di quella su strada. La realizzazione dell’Alta Capacità Ferroviaria Milano-Venezia-Trieste è fondamentale. “A questo proposito – ha affermato il presidente - non si può pensare di limitare l’Alta Capacità a Verona perché in tal modo tutto il “sistema Veneto” ne sarebbe danneggiato”. Galan ha sostenuto poi la necessità per il Veneto di uno sbocco a nord che avrebbe l’effetto di avvicinare in modo sostanziale la Baviera, ossia una delle aree più produttive d’Europa, al Veneto ed in particolare alla portualità veneta. “La necessità di questo collegamento – ha detto - è ancora più evidente, quando si pensi che il potenziamento del transito del Gottardo è ormai in fase di avanzata realizzazione. Il rischio reale è che il Veneto venga tagliato fuori da importanti traffici merci ad elevato valore aggiunto provenienti dalla Germania e diretti verso il nostro Paese”.
IL VENETO OLTRE IL 2010
Il presidente ha concluso condensando in tre aspetti le sfide per costruire il Veneto oltre il 2010. “La bellezza: come identità storica di una terra dove hanno trionfato arti, cultura e tradizione che hanno plasmato un territorio che oggi deve diventare la nostra migliore opportunità verso il futuro, in quanto risultato di un buon governo applicato alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione del bene culturale e paesistico. Il Veneto del "sistema giovani", in cui istruzione e lavoro, ricerca e sperimentazione, creatività artistica e innovazione imprenditoriale siano denominatore comune e riconosciuto di una società continuamente "in grado di modificare e adattare flessibilmente le regole vigenti per rispondere ai mutamenti in atto". Il Terzo Veneto da intendersi come una terra dove la persona, la famiglia, l'impresa hanno la possibilità di godere di ogni positiva potenzialità in un quadro favorevole di relazioni vissute alla luce di valori, idealità, spiritualità in grado di darci "un Veneto più forte in un mondo più grande”. Al termine del suo intervento Galan ha ufficializzato la nuova Giunta regionale, così composta: Giancarlo Galan (FI) Presidente con competenze su cultura, giacimenti culturali e tutela del paesaggio, programmazione, comunicazioni internazionali; Luca Zaia (Lega Nord) Vicepresidente con competenze su agricoltura e zootecnia, turismo, attività promozionali, commercio estero; Renato Chisso (FI) Assessore ai trasporti e mobilità, politiche per la mobilità e le infrastrutture; Giancarlo Conta (FI) Assessore alle politiche dell’ambiente; Maria Luisa Coppola (AN) Assessore alle politiche di bilancio; Oscar De Bona (Nuovo PSI) Assessore alle politiche dei flussi migratori; Antonio De Poli (UDC) Assessore alle politiche sociali; Elena Donazzan (AN) Assessore alle politiche dell’istruzione e della formazione; Fabio Gava (FI) Assessore alle politiche per la piccola e media impresa, l’artigianato, il commercio e le politiche istituzionali; Massimo Giorgetti (AN) Assessore alle politiche dei lavori pubblici, protezione civile e sport; Renzo Marangon (FI) Assessore all’urbanistica, politiche per il territorio; Flavio Tosi (Lega Nord) Assessore alle politiche sanitarie; Stefano Valdegamberi (UDC) Assessore alle politiche degli enti locali e del personale.
 



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati