ROMA - 11 mag- (Italia Estera) - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato una lettera ai Capi di Stato dei Paesi fondatori dell'Ue – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Gianfranco Fini in proposito ha rilasciato questa dichiarazione:
LA “Condivido pienamente l'iniziativa del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi di scrivere ai Capi di Stato dei Paesi fondatori dell'Unione europea per un impegno comune ad assicurare che il Trattato costituzionale entri in vigore nei tempi prefissati. Dal suo altissimo ruolo istituzionale, convinto sostenitore dei valori europei nei quali l'Italia pienamente si riconosce, il Presidente Ciampi ha invitato i Paesi fondatori a uno scatto d'orgoglio. Occorre infatti riscoprire adesso, in occasione della ratifica del nuovo Trattato costituzionale, quel ruolo di impulso alla costruzione europea proprio dei Paesi fondatori.
L'Italia, con la ratifica del 7 aprile, è stato il primo tra i Paesi fondatori ad approvare il Trattato costituzionale, nella consapevolezza, come ha sottolineato il Presidente Ciampi, che l'avanzamento dell'Unione europea richiede un rinnovato slancio e un'autentica volontà politica nell'interesse dei cittadini e nel segno di un progresso civile, politico ed economico dell'Europa.
Il nostro Paese intende concorrere a un dibattito di respiro europeo su questi temi nella consapevolezza che il processo di integrazione debba essere valorizzato presso i cittadini rilevandone i meriti straordinari - pur tra fisiologiche insufficienze - per il progresso civile e materiale del Continente. Tale dibattito è indispensabile nella prospettiva delle consultazioni referendarie sul Trattato costituzionale in programma in alcuni Stati membri che rischiano di essere negativamente ipotecate da vicende domestiche o congiunturali. La scelta per l'Europa è una scelta di fiducia nell'avvenire e nella capacità di far coesistere identità nazionali e coscienza della comunanza di valori ed interessi, quel “sogno comune” che rappresentava la parola d'ordine dell'ultima Presidenza italiana.
Spetta ai Paesi Fondatori la responsabilità - come ha sottolineato il Presidente Ciampi - “di risvegliare in se stessi e negli altri Stati membri” la consapevolezza dell'importanza del cammino percorso sulla via dell'integrazione e della necessità di proseguirne con ispirata determinazione la realizzazione”.