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15 mag 2005Benedetto XVI ordina 21 sacerdoti ed evoca la forza del perdono, tratto fondante della fede cristiana

CITTA’ DEL VATICANO – (Italia Estera) - Nella basilica di San Pietro Benedetto XVI  ha ordinato questa mattina 21 sacerdoti. Nel corso della sua lunga omelia il papa ha evocato la forza del perdono quale tratto fondante della fede cristiana, antidoto contro il male e fattore di cambiamento e rinnovamento del mondo. ''Infine - ha affermato concludendo - vi è il potere del perdono. Il sacramento della penitenza è uno dei tesori preziosi della Chiesa, perché solo nel perdono si compie il vero rinnovamento del mondo’’. ‘’Nulla può migliorare nel mondo, se il male non è superato -ha affermato il Papa- E il male può essere superato solo con il perdono. Certamente, deve essere un perdono efficace. Ma questo perdono può darcelo solo il Signore. Un perdono che non allontana il male solo a parole, ma realmente lo trasforma. Ciò può avvenire solo con la sofferenza ed è realmente avvenuto con l’amore sofferente di Cristo, dal quale noi attingiamo il potere del perdono''.
 
Nel corso dell’omelia, il Pontefice ha inoltre spiegato che quanti sono investiti della missione religiosa devono portare la fede, la gioia di Cristo, anche a quanti sono riluttanti o dubbiosi a credere, a quanti vivono nella sofferenza. Quindi il Papa ha spiegato come il sacerdote deve vivere quello che ha definito il dinamismo dello spirito, cioè lo spirito missionario e la capacità di convertire i cuori alla fede: ''Tutti noi siamo inseriti nella rete dell’obbedienza alla parola di Cristo, alla parola di colui che ci dà la vera libertà, perché ci conduce negli spazi liberi e negli ampi orizzonti della verità’’. ‘’Proprio in questo comune legame col Signore -  affermato - noi possiamo e dobbiamo vivere il dinamismo dello Spirito. Come il Signore è uscito dal Padre e ci ha donato luce, vita ed amore, così la missione deve continuamente rimetterci in movimento, renderci inquieti, per portare a chi soffre, a chi è nel dubbio, ed anche a chi è riluttante, la gioia di Cristo''.
 
Benedetto XVI ha quindi illustrato, in questa domenica di Pentecoste, la missione della Chiesa nel mondo attraverso i secoli. Il nuovo popolo di Dio, la Chiesa, è un popolo che proviene da tutti i popoli. La Chiesa fin dall’inizio è cattolica, questa è la sua essenza più profonda. – ha affermato Papa Ratzinger - San Paolo spiega e sottolinea questo nella seconda lettura, quando dice: 'Ed in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo spirito per formare un solo corpo, giudei o greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito''' .
 
Al termine della cerimonia, il Papa ha raggiunto il suo studio nel palazzo apostolico. Si è affacciato dalla finestra su piazza San Pietro dove c’erano oltre 50 mila persone ad attenderlo. Ricordando la celebrazione nel corso della quale sono stati ordinati 21 nuovi sacerdoti, Benedetto XVI ha quindi invitato tutti a pregare perché fioriscano numerose nuove vocazioni sacerdotali.
 



 
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