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| | FIRENZE - (Italia Estera/Regioni) - Martini presenta il programma di governo. Siamo vicini al traguardo anche per il varo della nuova Giunta. Ma ecco gli obiettivi prioritari della nuova legislatura esposti nel corso del primo consiglio regionale dopo le elezioni del 3 e 4 aprile: ''riaffermo il nostro impegno per la difesa della Costituzione''. Fra i grandi ''valori che cementano questa comunita' e che vogliamo riaffermare'', Martini ha incluso ''il nostro impegno per la difesa della Costituzione, che e' il fondamento della nostra vita sociale, e di un federalismo cooperativo e solidale''. Per quel che riguarda i rapporti ''con l' attuale governo'', Martini ha detto che la Toscana ''e' interessata a sviluppare una leale collaborazione''. A questo proposito ha lanciato l' idea ''di studiare una piattaforma di questioni che individui le priorita' della Regione'' e su cui basare il confronto con il Governo.
La Toscana e' l' unica regione che si e' presentata al voto di aprile senza l' Unione. Pertanto Martini ha anche auspicato “l' apertura di un tavolo di confronto con Prc, direi a partire dalla prossima settimana''.
La Toscana dovra' essere piu' competitiva sul piano economico, piu' coesa e piu' aperta sul piano sociale e culturale, piu' impegnata a garantire il rispetto dei diritti e dei valori forti, dalla pace alla cooperazione. ''Serve un grande salto di qualita' - sottolinea Martini - ma la Toscana puo' farcela''. La prima priorita' sara' l'attenzione all'economia e la ricerca di una maggiore competitivita' del sistema produttivo regionale. A ruota vengono la coesione sociale ed il welfare, da difendere e qualificare come esperienza d'avanguardia sul piano nazionale ed europeo, quindi la pace e la cooperazione tra i popoli, i diritti umani e di cittadinanza, l'antifascismo e la difesa attiva della Costituzione.
Priorita' e obiettivi del Programma di governo saranno perseguiti attraverso 8 grandi ''Programmi strategici integrati'', con l'accesso al credito e la cultura che diventano tematiche trasversali: *) l'innovazione, la ricerca e la qualita'; *) il lavoro e la qualificazione delle risorse umane; *) la cooperazione internazionale; *) la competitivita' dei territori e dei sistemi produttivi; *) la qualita' della vita (dai diritti di cittadinanza alla cultura e alla coesione sociale); *) la sostenibilita' ambientale (tra gli obiettivi la messa in sicurezza del bacino dell'Arno e la lotta all'erosione costiera); *) le infrastrutture per lo sviluppo (investimento sui treni e sulle altre opere previste dall'intesa Stato-Regione); *) la governance, e-government e concertazione.
Relativamente al carico fiscale ''per mantenere lo stock dei servizi esistenti - ha detto Martini - non ci saranno interventi sul fisco. E' evidente pero' che la realizzazione di nuovi interventi e l' attivazione di servizi aggiuntivi richiederanno ulteriori risorse finanziarie, per il cui reperimento dovra' essere valutata anche la possibilita' di utilizzare la leva fiscale''.
Sul tema degli immigrati, nel programma di Martini, viene avanzata anche l' ipotesi della nascita -''sulla base di una specifica legge'' - di un Consiglio regionale degli stranieri,
che collaborerebbe con il governo regionale per stabilire diritti e doveri delle comunita'. E' prevista anche la creazione di un' Agenzia regionale per la pace che operi in materia di cooperazione internazionale.
Per la competitivita' l' azione di governo puntera' ''a difendere le nostre produzioni sui mercati mondiali, anche sostenendo la proiezione internazionale delle imprese, stabilendo un legame piu' stretto con la ricerca e con infrastrutture efficienti e una burocrazia snella e semplificata''.
Per rafforzare la coesione sociale, ha aggiunto Martini, ''ci dedicheremo in particolare al problema degli anziani non autosufficienti, alla crescita dell' offerta sanitaria, al sostegno alle giovani coppie, al rilancio della natalita', a combattere il disagio abitativo, e per l' integrazione degli immigrati''. Infine il presidente ha indicato, fra i valori qualificanti della nuova legislatura ''la pace e la cooperazione'', i diritti di cittadinanza, fra cui quelli di chi sceglie ''forme di convivenza diverse dal matrimonio, e i diritti degli immigrati''.