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12 mag 2005COMITES CANADA: Gino Cucchi eletto con oltre 5600 voti nella lista VIVA l’ITALIA - Le perplessità di Bucchino, il commento di Consiglio, le OPINIONI di Coco e Santelllocco

Il dott. Gino Bucchino è uno dei Vicesegretari Generali del CGIE.
Persona serissima e di alto spessore culturale. Però col  vizietto
di esprimere su questioni che interessano l’intera collettività
italiana le sue opinioni a tutti meno che a noi!
La cosa ci dispiace molto perché Italia Estera fa Informazione.
E l’informazione si fa con obiettività e con l’obbligo della pari
opportunità. Basta spulciare l’archivio del nostro Notiziario.
Nel caso del Vice presidente Bucchino noi diciamo che questo
suo comportamento ci dispiace molto, e gli ricordiamo  che  
Italia Estera, Agenzia  per gli Italiani all’Estero  è stata
riconosciuta qualche annetto fa proprio dal Consiglio di
Presidenza del CGIE che era composto all’epoca – guarda caso –
anche dal dott. Gino Bucchino. Inoltre in passato è stato sempre
ospitato con i suoi pareri e belle foto sul nostro sito.
Giuseppe Maria Pisani
 
Questo l’intervento del Vice Segretario Generale del CGIE Gino Bucchino:
TORONTO - 20 anni e più di paziente lavoro, sacrifici personali, una resistenza a oltranza contro tutti coloro che vedevano il Comites come il fumo negli occhi sembrano non essere serviti a niente. Dopo conquiste storiche di dignità di rappresentanza della nostra voce, la voce degli italiani all'estero, dopo una altrettanto storica partecipazione dei nostri connazionali al processo elettorale per il rinnovo del Comites nel marzo 2005, si ricomincia da capo.
La storia recente la possiamo raccontare in poche righe. Il Presidente (fino a pochi giorni fa) del Comites, Prof. Franco Gaspari manifestando una sensibilità che gli fa onore ha presentato le sue dimissioni da Presidente del Comites dopo la sua nomina al prestigioso incarico di Presidente nazionale del patronato INCA. Vale la pena sottolineare che nessuna legge gli impediva di mantenere anche la carica di Presidente del Comites. Ma, da persona seria e responsabile qual è, ha preferito non accumulare cariche cosicché ha lasciato ad altri la Presidenza del Comites. Come democrazia vuole è stata convocata una Assemblea straordinaria del Comites per procedere alla elezione del nuovo Presidente. Logica, serietà rispetto nei confronti delle liste e della comunità, avrebbero voluto che alla carica di nuovo presidente fosse eletta una persona che potesse assicurare continuità all'ottimo lavoro del Presidente Gaspari e continuità alle indicazioni di voto dei nostri connazionali, alla lista, cioè, che nella consultazione del 2004 aveva ottenuto la maggioranza. Il guaio è che questa maggioranza che aveva perlomeno un dovere di coerenza si è sciolta, senza alcun motivo, come neve al sole, quando due membri della lista "progetto Italia-Canada" sono passati, nel segreto del voto, armi e bagagli all'altra lista. Anche se tutti sanno di chi si tratta perché il loro comportamento delle ultime settimane aveva lasciato chiaramente intendere cosa bolliva in pentola, non è ovviamente possibile additare volti e nomi dei franchi tiratori. Parole importanti nelle quali ancora crediamo, come democrazia, segreto di voto, rispetto della libertà individuale ci impediscono di farlo. Beh, a dire il vero qualche riserva sulla cosiddetta libertà individuale ce l'avrei, dato che anche queste due persone appartenevano ad una "lista elettorale" che era stata pensata e organizzata non certo per puro divertimento o per semplice gioco elettorale. Era ed è una lista dietro alla quale ci sono programmi e pensieri condivisi e sarebbe stata buona regola per tutti continuare a farvi riferimento, mantenendo quindi intatti quelli che sono dei sacrosanti doveri che vanno al di sopra della libertà individuale. Tutto questo ci può addolorare, ma è comunque una questione che non ci riguarda. Come non ci riguarda chiedersi il perché di simile comportamento. Domande e risposte rientrano a buon diritto nella sfera della propria coscienza. Ma ci sono questioni invece importantissime che ci riguardano e come. Mi riferisco alle capacità e alla competenza del nuovo Presidente. Sgombriamo subito il campo dai malintesi affermando e riconoscendo che Gino Cucchi, il nuovo Presidente, è ottima persona, ha manifestato con fatti concreti il suo spirito di servizio nei confronti della comunità in mille attività. Insomma la sua serietà è fuori discussione. Ma bastano serietà, dedizione, spirito di servizio? Qualità apprezzate, necessarie e indispensabili. Ma non basta. Ci vuole anche conoscenza, competenza, capacità di poter interloquire, parlare, negoziare, trattare e proporre. Essere il portavoce del Comites e quindi la voce degli italiani della circoscrizione consolare di Toronto in tutte le riunioni (Consolato, Ambasciata, Ministero e anche assisi internazionali) alle quali il Comites sarà chiamato a partecipare. Qualcuno ha detto che tutto il Comites dovrà e potrà aiutare il suo Presidente. Ma ve lo immaginate un Presidente accompagnato per mano in tutto quello che dovrà fare e dire? Il neo Presidente è persona troppo seria, onesta e sensibile per non accorgersi di questo in pochissimo tempo. Con buona fede ha accettato una candidatura e una elezione pensata e voluta da altri. Il futuro ci dirà chi si è sbagliato. E in tutta sincerità spero proprio che a sbagliarsi sia il sottoscritto. La comunità ne guadagnerebbe e potremo pensare seriamente di continuare nel nostro cammino di crescita di attenzione, di riconosciuta maturità politica per raggiungere tanti altri importanti traguardi.
Gino Bucchino Consigliere del CGIE Canada e Vice Segretario del CGIE
 
LA RISPOSTA A BUCCHINO DEL CONSIGLIERE CGIE CANADA CARLO CONSIGLIO
(Italia Estera) - Gino Cucchi, eletto con oltre 5600 voti nella lista VIVA l’ITALIA, capeggiata da Carlo Consiglio, e’ il nuovo Presidente del COMITES di TORONTO
Gino Cucchi e’ stato eletto dall’Assemblea del Comites riportando 10 voti contro i 7 di Toni Porretta.
In un articolo apparso ieri sulle agenzie il dott. Bucchino, componente del C.d.P. per il Canada, fa alcune valutazioni sul rinnovo delle cariche al COMITES di Toronto.
La verita' pero' e' diversa e parte da lontano.
Al momento del rinnovo del COMITES di Toronto, il dott. Bucchino, sirena affascinante, riusci' a coinvolgere nella Sua lista eminenti personaggi della comunita' che mai avevano avuto a che fare con posizioni politiche di sinistra o di centro sinistra.
L'abilita' ed il buonismo del dott. Bucchino aveva convinto alcuni amici che mentre vi era qualcuno che voleva politicizzare al massimo la competizione elettorale, lui intendeva mantenere fuori la politica e creare un gruppo di persone per bene che mettendo da parte le divisioni, avrebbe lavorato per la comunita'.
Vinte le elezioni 9 ad 8, con l'aiuto di tutti i patronati, eccezion fatta per l'ENAS ( 8 a 1), l'agnello diventa lupo e dovunque si poteva leggere qualcosa, non si faceva altro che leggere che a Toronto aveva vinto la sinistra, enfatizzando al massimo tale affermazione.
Passata la sbornia elettorale, pero', alcuni componenti del COMITES non hanno apprezzato molto l'essere stati usati per un fine diverso da quello per cui avevano profuso il loro impegno, ed hanno iniziato a prendere le distanze.
E' una grossolana bugia che solo dietro lo scudo del voto segreto, vi sarebbero stati due franchi tiratori. Uno di loro, infatti gia' da oltre tre mesi si era schierato pubblicamente per il centro destra, mentre l'altro era stato addirittura votato nell'esecutivo come rappresentante della lista minoritaria capeggiata da Carlo Consiglio.
E allora bisogna rivestire i panni dell'agnello e sferrare contemporaneamente una difesa al bluff messo in atto al momento delle elezioni, bluff che come la neve di questo lungo inverno canadese, si e’ sciolto con l’arrivo del sole.
Ed allora difesa all’ultimo grado del Presidente uscente che ha avuto la sensibilita’ di dimettersi per non accumulare incarichi. In realta’ il Presidente uscente ha colto al volo l’occasione di una carica offertagli dal dott. Bucchino per presentare le dimissioni per scongiurare una mozione di sfiducia in itinere.
E poi la denigrazione del Presidente eletto che, pur persona “seria, dedita e con spirito di servizio” non ha a dire del dott. Bucchino “conoscenza, competenza, capacità di poter interloquire, parlare, negoziare, trattare e proporre”.
C’e un piccolo particolare, pero’. Il Presidente eletto e’ un noto imprenditore Torontino, Presidente da anni dell’Associazione dei commercianti di Corso Italia a Toronto, carica che lo ha portato quotidianamente a inteloquire con le maggiori autorita’ cittadine e della Provincia dell’Ontario; e’ anche Presidente, per averla lui fondata dell’Associazione che raggruppa tutte le federazioni regionali italiane e i consultori regionali;non si contano le raccolte fondi per scopi caritatevoli e di beneficenza.
Ha realizzato , con il contributo economico della comunita’, che e’ riuscito a coinvolgere, il Monumento all’emigrante.
E potrei continuare per pagine intere, fermandomi solo sull’ultima cosa che sta organizzando: la prima festa della Repubblica organizzata dal COMITES dove, dopo le necessarie trattative e accordi con il Console, ha coinvolto tutto l’associazionismo torontino
E’ veramente osceno dire che una persona che ricopre incarichi comunitari e che tanto ha fatto e rappresentato possa essere ritenuto persona che non ha “conoscenza, competenza, capacità di poter interloquire, parlare, negoziare, trattare e proporre”.
La questione e’ che non riuscendo a ingoiare una sconfitta, conseguenza diretta del proprio comportamento, si dicono cose non vere e si giunge a voler far passare per incapace una persona degna e capace.
Il tutto, forse, per trovare giustificazioni lontano da Toronto.
Carlo Consiglio
 
IL COMMENTO DI VITTORIO COCO SEGRETARIO POLITICO DELL’UDC CANADA
(Italia Estera) - Dietro le parole pacate dell’amico Gino Bucchino, si cela una rabbia sconfinata  L’elezione del nuovo presidente del Comites, il più importante in Nord e Centro America, rivela tutta l’arroganza di chi credeva di fare di questo organismo istituzionale, padre e padrone.
Nel breve giro di un anno, la lista "Progetto Italia-Canada" capeggiata da Bucchino si è rivelata il più grande bluff della storia del Comites della Circoscrizione Consolare di Toronto. Il suo falso buonismo lo ha condannato senza appello.
Se agli inizi diceva di aver messo in piedi una lista civica, a elezioni avvenute sventolava alle agenzie di stampa che il Canada aveva votato a sinistra. Questi sono fatti incontestabili ed inappellabili. Tre candidati: Tony Porretta, Mimmo Rizzo e Paolo Canciani (Antonio Caruso della lista UICM è un uomo legato alla Democrazia Cristiana), non sono mai stati di sinistra.
Lo hanno sostenuto da sempre e il buon Bucchino da esperto in politica avrebbe dovuto saperlo. Andato in frantumi il suo progetto politico, oggi se la prende con il nuovo presidente Gino Cucchi (Presidente del Consiglio di amministrazione del Comitato Nazionale UDC Canada), accusandolo di inesperienza comunitaria.
Noi dell’UDC non desideriamo essere difensori di nessuno, abbiamo scelto Cucchi per la sua trentennale esperienza della comunità a cui dovrà rispondere.
Gino Cucchi non deve prendere lezioni da nessuno e tanto meno dalla sinistra capeggiata da Gino Bucchino e friends.
Il signor Cucchi ha tutta la nostra stima e siamo certi anche quella del suo esecutivo. L'UDC Canada gli ha affiancato Sam Ciccolini (Chairman di Villa Colombo Nord), uomo stimato e apprezzato non solo dalla comunità italiana ma soprattutto da quella canadese.
Il suo vice, Mimmo Rizzo, sostenuto prima da Bucchino e poi scaricato, perché non faceva gli interessi del suo partito, negli ultimi mesi ha dimostrato una grande sensibilità e profonda conoscenza dei problemi e esigenze della nostra comunità.
Il Bucchino, accusa il neo presidente di non essere all’altezza di interloquire con il Consolato, Ambasciata, Ministero e assisi internazionali. Desideriamo ricordare all’amico Gino che Cucchi, arrivato a Toronto negli anni ’50 come tanti nostri connazionali affrontando mille difficoltà è diventato un grande imprenditore di successo.
Il tempo dedicato ai grandi eventi comunitari non si conta. Basti ricordare la Giornata Mondiale della Gioventù, il monumento ai caduti di St.Clair, la serata a favore dell’Africa (organizzata proprio per Bucchino) la Festa della Libertà con oltre 5.000 presenze e altre centinaia di manifestazioni a scopo benefico.
Il prossimo appuntamento, la Festa della Repubblica Italiana del 2 giungo prossimo, per la prima volta sarà realizzata dal Comites insieme al Consolato Generale di Toronto e, neanche a farlo apposta, il, coordinamento è stato affidato al neo presidente Gino Cucchi.
Comprendiamo la rabbia di Gino Bucchino. Il suo castello politico di carta pesta in Canada fa acqua da tutte le parti. Sfogarsi contro il neo presidente del Comites di Toronto, non gli giova e non gli fa onore.
Vittorio Coco
 
L’opinione di Franco Santellocco
SIAMO SICURI CHE SIANO QUALITÁ DA BUTTARE?
 
(Italia Estera) - E’ apparso di recente a cura del Consigliere CGIE Bucchino un articolo che ha suscitato in noi molte perplessitá.
In esso si fa riferimento alla elezione del Presidente di un Comites avvenuta di recente in Canada.
Noi pensavamo che i problemi degli italiani all’estero dovessero essere affrontati in uno sforzo di realismo e concretezza da tutte le componenti di un Comites, senza ambizioni personali da soddisfare, unitariamente, perché siamo convinti che essi non siano di destra o sinistra, ma soltanto problemi da risolvere.
Scopriamo invece che sono necessari “programmi e pensieri condivisi” e che “sarebbe stata buona regola per tutti continuare a farvi riferimento, mantenendo quindi intatti quelli che sono dei sacrosanti doveri che vanno al di sopra della libertà individuale.”
Siamo giunti alla enunciazione della “teoria del cervello all’ammasso” o della libertà sotto tutela, tanto care ad una certa parte politica nostrana e che nonostante la caduta del muro pare siano dure a morire, ma che speravamo non si diffondessero fra i connazionali all’estero, in particolare fra quelli residenti in Paesi in cui l’amore per la democrazia e la libertà é profondo e radicato.
Quello che stupisce ancor più é l’ulteriore sviluppo del pensiero dell’amico estensore dell’articolo, laddove afferma che “il nuovo Presidente, è ottima persona, ha manifestato con fatti concreti il suo spirito di servizio nei confronti della comunità in mille attività. Insomma la sua serietà è fuori discussione. Ma bastano serietà, dedizione, spirito di servizio?”
Evidentemente no, secondo l’autore, forse serve una tessera di partito : ci si dica ora quale tessera é necessaria per curare gli interessi degli italiani all’estero, visto che “serietà, dedizione e spirito di servizio” sono merce da buttare.
Si può comprendere la delusione provata nel veder sfuggire alla propria parte un incarico di alta visibilità (con tornate elettorali prossime) a beneficio, a quanto riconosciuto dallo stesso autore, di una persona per bene; però vorremmo augurarci che ciascuno, in un sussulto di onestà intellettuale, autolimiti la propria impudenza, soprattutto quando essa é affidata alla stampa.
Non conosciamo il personaggio della cui elezione ci si lamenta, ma l’augurio che ci sentiamo di fare è che ai vertici di tutti gli Organismi rappresentativi degli italiani all’estero ci siano persone le cui qualità siano quelle descritte dal Consigliere Bucchino, anche se le loro idee politiche non collimano con le nostre.
 
 



 
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