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09 mag 2005Stampa italiana all’estero: Il Parlamento italiano non accolse le richieste del CGIE

ROMA - (Italia Estera) - Contributi a favore della stampa italiana all’estero: una questione che sembra non interessare il Parlamento. Ma forse si è ancora in tempo per un ripensamento dal momento che il provvedimento di riforma della legge sull’editoria è ancora in discussione al Senato, come fa rilevare una nota del Comites di Montreal.

Quando la Commissione Cultura della Camera aveva all’esame il provvedimento di riforma (“Editoria e diffusione della stampa quotidiana e periodica”,C. 4163) ignorò una proposta del CGIE in materia. Infatti nella sua ultima Assemblea Plenaria, a marzo, il CGIE aveva approvato all’unanimità un Ordine del Giorno presentato dal Consigliere del Canada Giovanni Rapanà. Nell’Ordine del Giorno il CGIE sollecitava l’intervento urgente del Ministro degli Esteri e del Ministro per gli Italiani nel Mondo “affinché le nuove misure comprendano anche la stampa italiana all’estero, i cui contributi sono rimasti immutati dall’anno 2000 ad oggi”. Contributi che “sono assolutamente inadeguati a garantire i livelli qualitativi e quantitativi di un’informazione essenziale a garantire una corretta e completa applicazione della legge sul voto per corrispondenza nella Circoscrizione Estero e la promozione di un adeguato e pluralistico dibattito tra i cittadini interessati”. Contestualmente il CGIE chiedeva anche un provvedimento normativo “che assimili il sistema Radio televisivo in lingua italiana all’estero a quello delle Radio TV locali in Italia, anche per quanto riguarda le provvidenze di sostegno” e un  analogo intervento “anche per gli Organi di informazione telematici”.

Il provvedimento di riforma della legge 416 sull’editoria, come dicevamo, in quei giorni era proprio in Commissione Cultura della Camera, dove si stavano discutendo emendamenti ed in particolare l'aumento dei contributi ai giornali dei partiti politici. La riforma della normativa sull'editoria prevede un adeguamento delle misure di sostegno pubblico e un sostanziale incremento dei contributi pubblici agli organi di informazione di partiti e movimenti politici”. Ed è al Presidente della Commissione Ferdinando Adornato (FI), come ricorda il Comites di Montreal, che il Segretario Generale del CGIE Franco Narducci si rivolse facendogli presente, che, “sarebbe bastato un piccolo emendamento per ottenere subito una parte importante delle richieste contenute nell'Ordine del Giorno. Queste le parole da aggiungere dopo l'art. 5: “A decorrere dal 1 gennaio 2004 l'importo di 4 miliardi di lire, previsto per i contributi di cui all'articolo 26 primo comma della Legge 5.8.1981 N. 416 e successive modificazioni, è aumentata a 4 milioni di euro”.

Ma “alla VII Commissione Cultura della Camera questa richiesta è stata ignorata”, constata il Comites di Montreal. Che tuttavia non dispera: “Forse si fa in tempo per correre ai ripari, essendo ancora in discussione al Senato. Al Governo la parola”,conclude il Comites di Montreal.

 




 
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