09 mag 2005 | Premio GEI a Vittorio Merloni |
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NEW YORK - GEI sta per Gruppo Esponenti Italiani, un club di New York che riunisce tutti i top managers delle imprese e banche italiane che operano negli Stati Uniti. GEI è stato creato trenta anni fa da Lucio Caputo, mitico personaggio della vita che conta nella capitale finanziaria americana. (Lucio Caputo è uno dei pochi sopravissuti all’attacco terroristico delle Torri Gemelle). Nel grande salone del Pierre Hotel, nel cuore di Manhattan, quest’anno il GEI ha voluto consegnare il suo premio annuale per l’eccellenza professionale al dr. Vittorio Merloni. Merloni nato a Fabriano è stato per quattro anni presidente della Confindustria dal 1981 al 1984. Suo padre si è inventato nell’immediato secondo dopo guerra una impresa che produceva bombole per il gas liquido. Il salto alla fabbricazione di fornelli, stufe, e, più tardi, frigoriferi è stato breve e seguito dai figli tra i quali Vittorio si è distinto per il talento imprenditoriale e la capacità di ‘annusare’ per tempo i cambiamenti del mercato. Oggi la Fineldo, presieduta da Vittorio Merloni, controlla il gruppo Indesit ed altre marche note in tutto il mondo. Merloni ha stabilimenti oltre che in Italia, in Polonia, Regno Unito, Russia. Recentemente ha stretto un accordo con la Cina. Indesit, la capogruppo, è governata da un Ceo esterno, come ha detto Merloni al gala lunch del GEI. “Abbiamo voluto distinguere nettamente le responsabilità degli azionisti da quelle del management.” “Noi siamo una grande azienda europea, ha aggiunto l’ex presidente di Confindustria, con una solida anima italiana.” In un mondo nel quale anche nel settore dei ‘white goods’ la competizione delle nazioni emergenti si va facendo sempre più agguerrita, la politica del gruppo presieduto dal Dr. Merloni è la ‘strategia delle alleanze’. Quanto all’Italia ed alle evidenti difficoltà in cui versa l’economia nazionale, Vittorio Merloni ha detto ai duecento ospiti intervenuti al Pierre Hotel per festeggiarlo: “Come imprenditore sono sempre stato e sono ottimista. Altrimenti come potrei essere un imprenditore? E sono convinto che il mio Paese troverà presto il modo per riprendere la strada dello sviluppo perchè le risorse umane e professionali che si trovano in Italia sono sempre state e sono una garanzia di successo.”
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