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03 mag 2005Primo incontro in Vaticano di Benedetto XVI con il Presidente Ciampi

ROMA -(Italia Estera) -  Il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e la signora Franca, con il tradizionale velo di pizzo nero, sono stati ricevuti in visita ufficiale da Papa Benedetto XVI. Il presidente è giunto nel palazzo apostolico con un corteo di dodici macchine, circondato da dieci corazzieri in motocicletta. Nel cortile di San Damaso, Ciampi è stato accolto dal Prefetto della Casa pontificia monsignor James Hardey e i membri della Casa pontificia. E’ il primo colloquio ufficiale per Papa Ratzinger. E Ciampi è il primo capo di stato straniero in visita al nuovo Pontefice. Una ulteriore dimostrazione degli ottimi rapporti esistenti tra l’Italia e la Santa Sede. Ad accompagnare il Presidente il ministro degli Esteri Gianfranco Fini .
Il Papa ha accolto nella sala del Tronetto il presidente Ciampi andandogli incontro con una calorosa stretta di mano, alle 11 in punto.
''Si e' trattato di un incontro molto cordiale, che ha permesso uno scambio di idee sui rapporti bilaterali tra Italia e Santa Sede - ha dichiarato il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls- nel corso dell'incontro, sono stati trattati alcuni temi riguardanti la situazione europea''.
Ciampi è stato accolto a braccia aperte da Papa Ratzinger. ''Signor presidente, benvenuto! Grazie per la sua visita''. ''Grazie a Lei, che mi ha dato questo onore''. ''Lei conosce già questi ambienti, prego...'', ha esclamato Joseph Ratzinger, cedendo il passo al capo dello Stato sulla soglia della porta della Biblioteca, dove era giunto per accoglierlo.
 
Il presidente Ciampi ha presentato quindi a Benedetto XVI la moglie Franca e insieme si sono intrattenuti a colloquio privato. ''La vedo bene, Santità!'', ha subito esclamato la signora Ciampi sorridendo al Pontefice, che ha ricambiato i complimenti. ''Siamo coetanei'', ha fatto sapere il capo dello Stato al Pontefice. ''Loro li portano bene - si è rivolto alla coppia presidenziale il Papa - è un dono di Dio''.
Si sono quindi seduti uno di fronte all'altro, nella biblioteca privata pontificia, allo scrittoio sul quale era collocato il crocifisso in bronzo e un orologio,  in un clima cordiale e di simpatia. Il colloquio è durato venti minuti. Sono stati diversi i temi toccati, tra cui spicca il prossimo referendum sulla procreazione assistita. Un accenno è stato riservato al predecessore di Papa Ratzinger, il Santo Padre infatti ha detto: "La vostra amicizia è stata un segno per il mondo". Si riferiva agli ottimi rapporti tra Ciampi e Wojtyla. I due si incontrarono tredici volte, la prima quando Ciampi era ancora presidente del Consiglio, nel '93; l'ultima volta il 16 gennaio scorso, nel corso di una cena ufficiale.
 
Lo scambio dei doni ha fornito poi l'occasione per un ulteriore scambio di battute. Ciampi ha donato a Joseph Ratzinger un calice d'argento e rame dorati ornato con smalti policromi, raro esemplare di oreficeria quattrocentesca. L'oggetto sacro, di provenienza dei principi Borghese, fu consacrato nel 1841 dal cardinale Spinola e donato nel 1866 da monsignor Marinelli a Papa Pio IX. ''E' parte della storia delle relazioni che si sono intrecciate fra l'Italia e la Santa Sede -ha commentato Ciampi- ora torna in Vaticano''. Benedetto XVI ha contraccambiato, donando al presidente della Repubblica una statua in legno alta 40 centimetri, raffigurante la Madonna di Ortisei, di fattura moderna. Per la consorte, invece, un rosario: ''Che privilegio! -ha esclamato la signora Franca- il primo rosario di un nuovo Papa...''.
Al termine della cerimonia di scambio dei doni, il presidente della Repubblica si è congedato invitando ufficialmente al Quirinale il nuovo Pontefice. ''Quando verrà al Quirinale -ha esclamato sorridendo la signora Franca Ciampi, al momento di congedarsi dal Papa- sarà un po' come tornare a casa sua...'', nell'antica dimora dei Papi.
L'invito è stato subito accolto da Benedetto XVI che si recherà in visita ufficiale al Quirinale il prossimo 24 giugno, giorno nel quale si festeggia San Giovanni: una festa molto sentita, soprattutto a Roma, che al santo vede dedicata la Basilica Lateranense, cattedrale di Roma e del mondo.
Nel cortile di San Damaso, era schierata una formazione della Guardia svizzera e la banda vaticana che hanno porto il saluto al capo dello Stato italiano. La coppia presidenziale ha salutato i gentiluomini ed è quindi risalita sull'automobile per uscire dal Vaticano. Non prima, però, di essere ricevuta dal segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano.



 
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